00:26A volte la perfezione del cinema occhieggia senza ansia in un metodo di costruzione dell'inquadratura in cui tutto sembra saturo di un significato senza che nessuno, apparentemente, vi abbia messo mano.
00:40E' un modo di descrivere l'arte del regista messicano 45 anni Michel Franco, che con questo film ha visto vincere alla mostra del cinema di Venezia il premio per la migliore interpretazione maschile, Peter Skargard, nei panni di un vedovo cinquantenne affetto da una forma di demenza che ha quasi completamente distrutto la sua memoria, soprattutto nella forma che trattiene il vissuto recente.
01:01Franco, nei cui film quasi semplici si immedge in una stratificazione di giocimenti plurimi di dolore, lo fa incontrare con Jessica Chastain, che ha alle spalle una tremenda vicenda di abusi sessuali e alcolismo sin da teenage.
01:16Nelle mani di autori senza uno sguardo di diamante, sarebbe inevitabile sprofondare nel kitsch del melodramma ricattatorio.
01:23E invece è incantevole come la regia senza muoversi, tenendosi sempre a una distanza di cortesia, riempiendo lo sfondo di sfocature, ambientando la vicenda in una New York minore,
01:34lasci che i due attori, splendidi, circunnaviglino con cautela ognuno la vita e le ferite dell'altro, restituendo così il dramma con il massimo di nitidezza e senza autoindulgenza,
01:47nonostante si finisca per scoprire qualcosa di ancora più doloroso, che è alla base dei silenzi della Chastain.
01:53Tuttavia, il film non si scompone mai.
01:56Ad ogni immagine e all'opera un bisturi impassibile, paziente, accorto e indispensabile, qua e là fiancheggiato dall'arcana nostalgia della musica dei Procularum.
02:07Una giovane figlia, Brooke Timber, ed una soccorrevole sorella della protagonista femminile, Meredith Weaver,
02:15assistono, come se l'aspettassero, ad una drammatica resa dei conti con la madre, Jessica Harper,
02:21un volto che i boomer sapranno connettere con del buon cinema americano degli anni settanta,