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  • 6/18/2025
In questo numero: Malattie rare, riconoscere precocemente l’amiloidosi cardiaca per poterla trattare Piazza di Siena torna a vibrare per la 21ª volta con il Carosello dei giovani cavalieri del San Raffaele di Viterbo Plasmaderivati, Kedrion tra ricerca, equità e nuove tecnologie E ancora 1 giovane su 4 e 1 adulto su 3 non usa il preservativo. Per rapporti sicuri Durex lancia a Milano ‘Nude sensation’ Tumore del seno, campagna ‘Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della prevenzione’, in un mese raggiunte 400 poliziotte Iaria (Arnas di Palermo): “Con le terapie long acting cambiamento epocale per prevenzione e cura Hiv” Cancro del polmone, nuova strategia rende operabili anche casi avanzati A seguire la 5° puntata della Serie “Libertà visiva. Un nuovo modo di vedere il mondo” dal titolo: Lenti Icl offrono soluzione affidabile per il trattamento dei difetti visivi

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00:00In questo numero, malattierare e riconoscere precocemente l'ammiloidosi cardiaca per poterla
00:16trattare. Piazza di Siena torna a vibrare per la ventunesima volta con il carosello dei giovani
00:21cavalieri della San Raffaele di Viterbo, plasma derivati Cedrion tra ricerche, equità e nuove
00:27tecnologie. E ancora, un giovane su quattro e un adulto su tre non usa il preservativo.
00:32Per rapporti sicuri, Durex lancia a Milano Nude Sensation. Tumore del seno, campagna Care
00:38for Caring 2.0, ambasciatrici della prevenzione, in un mese raggiunte 400 poliziotte. Iaria
00:45dell'Arnas di Palermo, con le terapie long acting, cambiamento epocale per prevenzione e cura
00:51HEV. Cancro polmone, nuova strategia a regno operabili, anche casi avanzati. A seguire la
00:58quinta puntata della serie Libertà Visiva, un nuovo modo di vedere il mondo dal titolo
01:02Lenti e CL offrono soluzioni affidabili per il trattamento dei difetti visivi.
01:12Causata dall'accumulo di proteine filamentose, chiamate fibrille amiloidi, in vari organi e
01:18tessuti e in particolare nel cuore, l'amiloidosi cardiaca è una malattia rara, progressiva e
01:23degenerativa che, se non diagnosticata e trattata per tempo, può compromettere seriamente la
01:28funzione del muscolo cardiaco, impattando la qualità della vita dei pazienti. Se ne è
01:33parlato in occasione dell'incontro con la stampa organizzato da Bayer a Milano e intitolato
01:38Amiloidosi cardiaca, quando il cuore nasconde una malattia rara.
01:42Il cuore è coinvolto in diverse forme. Le più comuni sono quelle da catene leggere, in cui
01:47sono proprio questi frammenti di anticorpi che causano i depositi, e la forma da transtiretina,
01:53una molecola prodotta dal fegato che può dare amiloidosi sia in forme ereditarie che in forme
01:58invece in cui la proteina non è mutata e che sono più spesso legate all'età.
02:04Per poter intervenire rapidamente, la diagnosi precoce è cruciale, tuttavia non è semplice
02:09identificare l'amiloidosi. I suoi sintomi spesso mimano quelli di patologie più comuni.
02:15Il paziente può arrivare o con un quadro di scompenso cardiaco, più frequentemente
02:20di scompenso cardiaco con frazione di azione, cioè funzione preservata e quindi i sintomi
02:26sono l'affanno di respiro, la dispnea, sono anche la possibilità di avere del cardiopalmo,
02:33quindi delle aritmie. Infatti nella amiloidosi frequentemente si può sviluppare la fibrillazione
02:39natriale. Può anche esserci la presenza di una ipotensione, cioè una riduzione dei valori
02:46pressori, oppure può riferire sintomatologia associata a dolore toracico, questa è più
02:54rara però può associarsi a quello che può essere chiamata angina, però in realtà è
03:00legata all'alterazione del microcircolo che accompagna l'amiloidosi.
03:04Nella amiloidosi cardiaca è fondamentale la presa in carico multidisciplinare del paziente.
03:10Il coinvolgimento multiorgano pone la necessità di fare una visita neurologica semestrale,
03:15oltre che la visita cardiologica, raramente nelle forme ereditarie la visita oculistica o
03:21la visita gastroenterologica, quindi dobbiamo avere degli specialisti che siano dedicati e
03:26formati alla gestione di questo tipo di paziente che lavorino in rete.
03:29Tre, gli approcci terapeutici possibili, la riduzione della sintesi epatica di transtiretina,
03:35la stabilizzazione del tetramero di transtiretina, in modo che non si sfaldi, e la rimozione dell'amiloide
03:40dai tessuti, opzione però non ancora disponibile.
03:43Le terapie per le amiloidosi hanno tutte un obiettivo per il momento, visto che non siamo
03:49ancora capaci di colpire i depositi, cioè togliere la disponibilità della molecola che,
03:55come vi ho detto, forma i depositi. Questo riusciamo a farlo veramente in modo efficace
04:01adesso, nelle due forme di amiloidosi più comuni. Togliere la disponibilità della molecola
04:07può dire impedirne la produzione e può dire stabilizzarla. E nel campo dell'amiloidosi
04:13transtiretina ci sono degli stabilizzatori, delle piccole molecole che si prendono per bocca,
04:17che sono molto efficaci. E questo noi, ancora a livello sperimentale però, stiamo cercando
04:24di trasferirlo anche nella amiloidosi da catene leggere, quindi non siamo più disarmati.
04:29E questo paradossalmente rende il nostro compito più difficile, perché adesso non abbiamo
04:33scuse, dobbiamo trovarla la malattia.
04:35Per la ventunesima volta il calosello del San Raffaele di Viterbo torna in scena sullo
04:44storico vale di Piazza di Siena e lo fa in occasione del 92esimo concorso ippico internazionale
04:49di Roma Master d'Inzeo, confermandosi molto più di una semplice esibizione equestre.
04:54Anno dopo anno l'appuntamento è diventato un simbolo di forza, determinazione e speranza,
04:58e i giovani cavalieri del San Raffaele rappresentano l'essenza di un progetto che punta a superare
05:02i limiti e a ridefinire i confini dell'inclusione. Traguardo importante, sottolinea Pier Giorgio
05:07Guidorsi, direttore sanitario del centro di riabilitazione San Raffaele di Viterbo, di
05:11un percorso fatto di successi, crescita e soprattutto di integrazione.
05:15Siamo ancora qui, il nostro motto è sempre stato socializzazione, integrazione ed inclusione.
05:22Anche quest'anno abbiamo cercato di essere il più vicino possibile a questi tre punti
05:28per noi di grande importanza, un'importanza estrema per quanto riguarda il nostro concetto
05:35di riabilitazione. Infatti sono tre concetti che si adattano ad un gruppo notevole di persone,
05:42sono circa 95 persone, di cui non tutti ovviamente sono qui, ma tutti comunque possono partecipare
05:48in qualche modo in questo aspetto riabilitativo per noi, come dicevo, estremamente importante.
05:54L'equitazione, disciplina nobile e affascinante, diventa così uno strumento straordinario per
05:58abbattere barriere e costruire punti, unendo sportivi con diverse abilità in un unico grande
06:03abbraccio. Con questo carosello il San Raffaele di Viterbo, struttura accreditata con il sistema
06:07sanitario nazionale, continua a scrivere la sua storia fatta di sport e solidarietà, un galoppo
06:12alla volta, verso un futuro dove ogni traguardo è possibile. E lo fa con un tocco di rosso, quello
06:17della fushacca che portano in vita i ragazzi e di un calesse dello stesso colore, simboli
06:22della passione e della determinazione, che hanno accompagnato l'esibizione. Ma il vero
06:26cuore pulsante del carosello resta l'integrazione tra ragazzi normodotati e ragazzi con diverse
06:31abilità, un binomio che rappresenta non solo l'essenza dello sport, ma anche quella di
06:34una società che abbatte le barriere e costruisce legami. Perché come spiega il giovanissimo
06:39Jacopo Sanfilippo, che dice di andare a cavallo da 6-8 anni, questo animale rappresenta per
06:43lui una forma di liberazione, ma non solo.
06:45Alcune volte ansia perché dipende quello che fa il cavallo, altre volte ti mette proprio
06:52tranquillità. San Raffaele ho imparato come andare a cavallo, ho imparato che il cavallo
06:59è una cosa molto bella da frequentare e è bello.
07:05In sella le differenze si annullano e rimane solo l'armonia tra cavallo e cavaliere, tra
07:09sogno e realtà. È in questo incontro che risiede la vera forza del carosello, per dimostrare
07:14che l'inclusione non è solo un obiettivo, ma una realtà concreta che si vive e si celebra
07:18ogni anno a Piazza di Siena e che diventa molto più di una performance equestre. È un viaggio
07:22nell'armonia tra cavallo e cavaliere, un balletto sincronizzato che racconta di rispetto reciproco,
07:27fiducia e connessione, ma è anche e soprattutto una testimonianza tangibile di come lo sport
07:32possa diventare veicolo di inclusione sociale, come dice Gaia Scotti, ragazza del San Raffaele,
07:36che racconta di andare a cavallo da circa 6 anni, ma è nel carosello da 2, sia dal punto
07:40di vista formativo, sia perché offre loro la possibilità di crescere non solo come
07:44atleti, ma anche come individui, consapevoli del valore della solidarietà e del supporto
07:49reciproco. Per me il cavallo è maggiormente gioia e libertà, a volte anche un po' di
07:54timore di sbagliare, però soprattutto la libertà, perché la libertà che hai quando sali
07:59in sella non la proverai mai da nessuna parte nella tua vita e in nessun altro momento.
08:10Accesso tempestivo alle terapie, ruolo chiave dei plasma derivati, impatto della digitalizzazione
08:18e dell'intelligenza artificiale nei modelli di cura, costruzione di partnership efficaci
08:23e nuove frontiere della ricerca nelle malattie rare e ultra rare. Sono stati questi i temi
08:28al centro dell'evento Science Meets Humanity, il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove
08:33terapie, promosso a Milano da Cedrion Biofarma con il patrocinio gratuito della SIF, la società
08:39italiana di farmacologia. Un incontro pensato per radunare al tavolo rappresentanti delle
08:43istituzioni, della comunità scientifica accademica e delle associazioni di pazienti in un confronto
08:49sulla complessa filiera biofarmaceutica a fronte del crescente impiego di sostanze di origine
08:53umana, tra cui il plasma.
08:55Come principale ostacolo ovviamente si parla sempre e soprattutto del payback, che è una
09:00manovra iniqua che noi pensiamo che debba essere tolta e anche velocemente. Solo il 60%
09:06del plasma è autosufficiente, è ricavato a livello europeo, mentre invece un 40% deriva
09:12ancora da plasma che deve essere importato dagli Stati Uniti e in Italia è più o meno
09:16un paziente su tre, deve contare sulla disponibilità di plasma derivati che derivano da plasma importato.
09:23Quindi da parte nostra noi pensiamo che il payback è una manovra che debba essere eliminata
09:28e riconoscere la specificità del nostro settore. Oltre a questo parlerei anche di una riduzione
09:35della burocrazia e tempi certi. Il nostro è un settore, il settore della salute in generale,
09:41non solo il nostro dei plasma derivati, ma quello della farmaceutica, dell'healthcare in generale,
09:47è un settore che ha bisogno di tempi certi e di stabilità.
09:51Per favorire lo sviluppo della filiera dei plasma derivati, secondo Farmindustria è necessario
09:56aumentare la raccolta del plasma e affinare i processi industriali, ma è anche ambito
10:01in cui il payback gioca un ruolo cruciale.
10:03Farmindustria di fatto si appresta a discutere una nuova governance.
10:10Il plasma derivato, l'esclusione del plasma derivato dal sistema di payback, quindi dal tetto
10:14di spesa, mantenendo la spesa invariata della spesa diretta, del tetto della diretta, quindi
10:23sostanzialmente scorporando completamente gli emoderivati dal sistema del payback e dal sistema
10:29di spesa, è uno dei punti importanti che sta portando avanti Farmindustria nella negoziazione.
10:38L'Agenzia Italiana del Farmaco ha firmato una riforma definendo nuovi criteri dell'innovatività
10:42che cambieranno per i pazienti l'accesso ai farmaci innovativi.
10:46L'Italia ha la fortuna di avere un fondo Farmaci Innovativi, oltretutto che è stato
10:52aumentato da questo governo a 1 miliardo e 300 milioni di euro.
10:56Questo dà la possibilità ai pazienti di poter avere un accesso precoce a nuove tecnologie.
11:02Si sta lavorando per definire i criteri, entro l'estate saranno pronti per dare la possibilità
11:08di dare già subito accesso a nuove terapie ai pazienti italiani.
11:12Un giovane su quattro non utilizza il preservativo quando ha un rapporto, considerandolo un ostacolo
11:23al piacere. Lo rileva l'edizione 2024 dell'osservatorio Giovani e Sessualità realizzato da Durex
11:29in collaborazione con Scuola.net. Un dato che dovrebbe far riflettere anche alla luce del
11:34vivace dibattito sul tema dell'educazione dei giovani ai rapporti affettivi che interessa
11:38opinione pubblica e istituzioni. In questo contesto la comunicazione e l'ascolto delle
11:43nuove generazioni sono fondamentali per far loro comprendere l'importanza di avere rapporti
11:47sicuri. Durex, come brand leader nella categoria del benessere sessuale, è impegnata da sempre
11:53nella promozione della cultura della sessualità che sia libera, protetta e consapevole. Da anni
11:59infatti siamo attivi su vari fronti per incoraggiare una sessualità basata sulla protezione e sulla
12:06consapevolezza della scelta. È un ambito molto delicato perché purtroppo la percezione del rischio
12:13è spesso sottovalutata, soprattutto dai giovani. Molti giovani oggi si sentono imbarazzo quando
12:19devono usare preservativo, pensano che interrompa il momento e riduca le sensazioni. Ma queste
12:25convinzioni sono spesso il risultato di una insufficiente educazione affettiva e sessuale e
12:32anche della scarsa consapevolezza, quindi, dei rischi che comporta il avere rapporto non
12:38protetto. Infatti solo il 7% dei giovani oggi chiede informazioni ai propri genitori per quanto
12:46riguarda ambiti affettivi sessuali, mentre la stragrande maggioranza si affida ad internet e
12:52quindi tutto ciò che è possibile trovare. Le fake news ci sono, informazioni errate e fuorvianti. E
12:59purtroppo il risultato di tutto questo è che meno di un giovane su due, il 44%, utilizza
13:05abitualmente il preservativo, così facendo esponendosi a molte problematiche, tra cui
13:11anche la contrazione di infezioni sessualmente trasmissimili. Usare il preservativo quando si
13:16hanno rapporti significa non solo protezione individuale del partner, ma anche rispetto,
13:21sicurezza e libertà, senza per questo rinunciare ad una connessione profonda e all'atmosfera.
13:26È dalla volontà di diffondere questa consapevolezza e dall'ascolto delle esigenze delle nuove
13:31generazioni che nasce Nude Sensation. I nuovi preservativi Durex Nude Sensation rappresentano
13:38un vero e proprio passo in avanti nella tecnologia dei preservativi. Sono fatti nitrile, un materiale
13:44che li rende ultra sottili e aderenti, che permette una maggior trasmissione del calore corporeo,
13:51di fatto riducendo quindi la sensazione di barriera e permettendo rapporti più intimi.
13:57Noi sappiamo dai nostri studi, dai nostri dati di mercato, che una delle principali barriere
14:01all'utilizzo del preservativo è la riduzione della sensazione e quindi crediamo fortemente
14:06che grazie a questo prodotto rivoluzionario potremo promuovere un uso più consapevole e
14:12diffuso dei preservativi. La novità del portafoglio Durex è stata lanciata a Milano con una
14:18serata evento che ha visto protagonisti idoli della generazione Z, come la cantautrice Gaia,
14:23un momento di condivisione che ha avuto al centro l'importanza della corretta informazione
14:27e comunicazione sui rapporti protetti e quindi sicuri tra i giovani.
14:31Abbiamo voluto coinvolgere una persona che fosse una vera e propria portavoce delle nuove
14:36generazioni. Abbiamo scelto la cantautrice Gaia. Gaia già in passato è stata protagonista
14:42di un talk che trattava temi sessuali ed intimità tra i giovani. E per Durex stessa
14:49non è la prima volta che ci approcciamo alla musica. La musica alla fine offre un linguaggio
14:53universale che permette di raggiungere i nostri giovani in maniera autentica e significativa
14:59e unendo le due cose quindi speriamo di riuscire a promuovere un dialogo aperto su questi temi
15:04così fondamentali ma così delicati.
15:12Diffondere la cultura della prevenzione e della cura della salute femminile. È questo
15:17l'obiettivo della campagna di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore
15:22al seno Care for Caring 2.0, ambasciatrici della prevenzione. Grazie a oltre 100 ore di
15:28prestazioni fornite dal personale medico specializzato in chirurgia senologica e radiologia che ha reso
15:34possibile l'esecuzione di altrettanti screening di primo livello per la prevenzione del tumore
15:39al seno, in circa un mese dall'avvio il progetto Care for Caring 2.0 ha già raggiunto circa
15:45400 donne. Sono i primi risultati della campagna illustrati alla Camera dei Deputati nel corso
15:50di un evento promosso dall'onorevole Anna Rita Patriarca. Sono state coinvolte 400 poliziotte
15:59della Polizia di Stato, un esperimento che ha coinvolto alcune scuole di polizia per cui
16:04parliamo di un'età dai 20 ai 40 anni, quindi un'età inferiore rispetto a quella prevista
16:11per gli screening gratuiti che sono stati estesi da questo governo. È un esperimento importante
16:18che si rinnova e che si ripete, che dimostra l'attenzione della Polizia di Stato per certe
16:24tematiche, dimostra quanto sia importante la cultura della prevenzione per alcune patologie e dimostra
16:32anche un'attenzione per tutto quello che è il mondo femminile e anche questo oggi è un segnale importante.
16:38Ideata e coordinata da Ladies First e promossa dalla Polizia di Stato, la campagna è rivolta
16:43alle future agenti di polizia, informazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.
16:49Le donne poliziotto andando nelle scuole sono un numero abbastanza elevato perché ovviamente
16:55nei concorsi pubblici la percentuale femminile è molto alta, l'adesione è stata altissima,
17:00quindi questa è una conferma che abbiamo avuto e la cosa di rilievo che c'è stata è che conferma
17:05un dato già dell'anno scorso che laddove c'era pure una familiarità per problematiche di tumore
17:10al seno o altre, moltissime, più del 30% delle persone non avevano comunque affrontato
17:16il problema o avuto un controllo di screening, per cui offrire questa possibilità ci è sembrata
17:22una cosa importante.
17:23La cultura della prevenzione, secondo Clementina Moschella, dirigente generale medico della Polizia
17:28di Stato, non deve essere solo un'occasione presente durante la campagna di screening, ma
17:33deve essere un concetto strutturato all'interno della propria quotidianità.
17:37La diagnosi precoce per noi rappresenta l'ottimale cura e i dati lo dimostrano perché l'87%
17:47delle donne con diagnosi precoce hanno avuto una risoluzione buona della malattia, al contrario
17:56di quando invece si scopre una malattia in stato avanzato. Per cui noi dobbiamo cercare di diffondere
18:04questo e siccome che il 4K l'anno scorso ha avuto un ottimo successo, riproporla col fine
18:09di farla diventare una cultura, è secondo me il goal, il target che noi dobbiamo raggiungere.
18:18Il progetto è stato altresì realizzato col supporto non condizionante dell'azienda
18:23AstraZeneca che ha ribadito l'importanza dell'educazione alla prevenzione.
18:27Ci piace essere qui oggi insieme alla Polizia di Stato per sostenere l'importanza della prevenzione
18:33dello screening per le donne, quindi il valore che le donne hanno nella nostra società, in questo
18:39caso donne che operano nella Polizia di Stato e che tutti i giorni si prendono cura della sicurezza
18:44dei cittadini, ma vogliamo proprio investire queste donne in un ruolo altrettanto importante,
18:50diventare ambasciatrici per la prevenzione del tumore al seno.
18:57Le terapie long acting stanno rivoluzionando il trattamento dell'HIV, offrendo una soluzione
19:08innovativa e più sostenibile per le persone che convivono con questa patologia.
19:12A illustrarne i vantaggi è la dottoressa Chiara Iaria, direttore dell'UOC di malattie
19:17infettive e tropicali dell'Arnas Civico di Palermo.
19:20È una terapia vantaggiosa perché permette al paziente di non dover assumere ogni giorno
19:29la classica compressa, quindi di non avere problemi di dimenticare.
19:35Comunque anche da un punto di vista psicologico il paziente si sente più libero, quindi è sicuramente
19:41una terapia più maneggevole, più facile e anche più vantaggiosa perché il paziente
19:46non fa un'iniezione e poi per due mesi non ha necessità di fare terapie, per cui è come
19:57se il paziente non facesse quasi nessuna terapia.
20:01L'HIV oggi può essere considerata come una patologia cronica e come tale richiede una gestione
20:07a lungo termine. In questo scenario la terapia long acting rappresenta un supporto prezioso,
20:14non soltanto perché favorisce l'aderenza terapeutica, ma anche perché risponde a un'esigenza
20:19espressa dai pazienti.
20:20C'è un bisogno, il paziente a volte ci propone lui stesso il cambio di terapia, quindi ci sono
20:29diciamo due opzioni. Una è quella proprio della richiesta da parte del paziente che è
20:36interessato, che ci chiede perché comunque ha voglia proprio di sentirsi più libero, di
20:43avere una terapia sicuramente più facile, però altrettanto efficace e l'altra è quella
20:50proprio di proporlo anche noi stessi, quindi noi comunque tendiamo a informare sempre il
20:55paziente sulla possibilità di una nuova terapia.
20:58L'efficacia del long acting non si limita solo al benessere individuale, esse rappresentano
21:04anche un potente strumento di sanità pubblica.
21:06Queste terapie long acting permettono di mantenere azzerata la carica virale, quindi
21:13evitare di trasmettere comunque il virus e quindi questo è importante anche proprio
21:17per il pardon di questa infezione, di questa malattia, quindi una strategia anche importante
21:23da un punto di vista proprio di salute, di impatto sulla salute globale.
21:29Inoltre l'uso delle terapie long acting si estende anche alla prevenzione con la cosiddetta
21:34PREP, profilassi preesposizione.
21:37Il long acting è in fase di approvazione per l'Italia, in altri paesi è già approvato
21:47per la profilassi preesposizione ed è sicuramente importante perché è una strategia di prevenzione
21:55perché anche lì l'aderenza è importante, anche in una persona che chiaramente aumentando
22:02l'aderenza si riduce il rischio di contrarre il virus, di contrarre l'infezione, quindi
22:09è sicuramente una strategia preventiva che ha una maggiore copertura rispetto magari
22:16a una PREP convenzionale, una PREP classica che è quella approvata attualmente con le compresse,
22:23quindi con la terapia orale ed è una terapia che dà maggiori garanzie.
22:35Nuove speranze per la cura del tumore del polmone avanzato.
22:38Uno studio italo-americano pubblicato su JAMA Oncology, realizzato con il coordinamento
22:42dell'IFO, Istituto Nazionale dei Tumori Regine Elena di Roma, propone un approccio terapeutico
22:46innovativo per i pazienti affetti da carcinoma pulmonare in una piccole cellule in stadio
22:50pre-avanzato non operabili. Ma qual è l'unità emersa da questa ricerca? A spiegarlo è Federico
22:56Cappuzzo, direttore dell'Unità di Oncologia Medica 2 dell'Istituto Regine Elena, IRCS
23:00di Roma, coordinatore dello studio.
23:02L'esperienza che abbiamo appena pubblicato in collaborazione anche con due centri americani,
23:08l'Università di Harvard e il Memorial Sloan Kettering di New York, rappresenta una importante
23:16novità direi per i pazienti oncologici, pazienti con tumore al polmone in particolar modo, perché
23:23quei pazienti che hanno una malattia ancora non metastatica, ma in cui è stato escluso
23:30l'intervento chirurgico, oggi hanno anche la possibilità di ricevere la chemioimmunoterapia
23:36con lo scopo di ridurre il più possibile la malattia e portare la malattia all'intervento
23:42chirurgico alla resecabilità. Questa è una novità perché il trattamento standard
23:46ancora oggi non è questo, ma il trattamento standard è ancora la chemioradioterapia
23:52seguita da immunoterapia. Tuttavia molti pazienti quando vengono in visita chiedono specificamente
23:58della possibilità di essere operati e questo approccio, che è un approccio decisamente
24:03complesso per tutte le procedure ovviamente che è necessita, dà al paziente la possibilità
24:08di poter puntare ancora all'intervento chirurgico che la maggior parte delle persone vede ancora
24:14come l'obiettivo più importante, il traguardo più importante da raggiungere per il controllo
24:19della propria malattia. Più nello specifico, la ricerca ha incluso 112 casi clinici. Il 75%
24:25dei pazienti è stato sottoposto a chirurgia, con un tasso di risposta completa del 29% e risposta
24:31significativa del 42,2%. Quelli trattati poi hanno ottenuto una sopravvivenza libera della
24:36malattia superiore a 52 mesi. Risultati resi possibili dal lavoro multidisciplinare che ha
24:41coinvolto diverse realtà romane oltre a quelle statunitensi, orientato, come sottolinea Cappuzzo,
24:46ad una medicina di precisione. Questo studio proprio mostra come oggi per trattare una patologia
24:52neoplastica, nel caso specifico un tumore al polmone, è necessaria la collaborazione di più
24:56professionisti, quindi la multidisciplinarità è al centro sicuramente di qualunque programma che poi
25:03deve essere erogato al paziente. Nel caso specifico noi abbiamo collaborato con il Sant'Andrea
25:10per quel che riguarda l'aspetto chirurgico, con il Policlinico Gemelli per quel che riguarda la
25:15pneumologia interventistica e con il Campus Biomedico per gli aspetti di radioterapia, oltre
25:20ovviamente alla collaborazione con i centri americani. Questo è essenziale perché avere dei professionisti
25:27che veramente hanno particolare dedizione al trattamento di questa patologia è essenziale per
25:34poi poter indirizzare in maniera corretta il programma di cura del paziente.
25:38E qual è stato lo svolto dell'Istituto Regina Elena in tutto questo?
25:42Lo studio è partito da Regina Elena. Questo tipo di esperienza è partita da noi quando già nel 2021
25:49abbiamo visto i primi dati di chemioimmunoterapia data prima dell'intervento chirurgico. È stato
25:55quello il momento in cui abbiamo iniziato a trattare a offrire questo tipo di approccio
26:00terapeutico ai nostri pazienti in maniera molto selezionata nella fase iniziale, in maniera più
26:06estensiva nelle fasi quando ormai l'approccio terapeutico aveva mostrato di essere particolarmente
26:12efficace. Gli altri centri hanno anche loro ben presto compreso ovviamente la potenzialità
26:19terapeutica che può essere offerta al paziente. Nel nostro paese abbiamo ancora dei limiti perché
26:26appunto formalmente nei pazienti non resecabili questo tipo di approccio terapeutico non rappresenta
26:32lo standard di cura.
26:33Sicurezza e affidabilità della procedura sono le preoccupazioni più ricorrenti quando
26:47si valuta un intervento per correggere un difetto visivo. Con oltre 30 anni di utilizzo clinico,
26:52più di 3 milioni di impianti effettuati e l'approvazione da parte dell'FDA e dell'Agenzia
26:56federale statunitense, ad oggi le lenti intraoculari ICL impiantate attraverso una procedura additiva
27:02e minimamente invasiva rappresentano una soluzione affidabile per il trattamento dei difetti
27:07visivi.
27:08Faccio questo tipo di chirurgia da tanti anni, quasi 30. È una chirurgia che nel passato
27:14era poco conosciuta e adesso sta diventando sempre più conosciuta. Metto queste lenti
27:20intraoculari perché mi hanno dato molta garanzia nel tempo. Il fatto che l'azienda abbia lavorato
27:27bene nel modificare sempre di più, nel migliorare la qualità del prodotto, il disegno,
27:32la forma, il diametro. È molto importante per noi chirurghi sapere che il prodotto dura
27:38nell'occhio per tanto tempo e non dà nessun ecoveniente, nessun effetto secondario. Quindi
27:44quando io faccio questa chirurgia sono molto tranquillo, molto tranquillo per il mio paziente.
27:49Le lenti ICL le mettiamo nei miopi quasi sempre, nei miopi forti sicuramente, nei miopi medi
27:56molto spesso, delle volte anche nei miopi più leggeri. È una lente che sta guadagnando sempre
28:01più spazio rispetto alla chirurgia refrattiva perché comunque non modifica i tessuti, non
28:06cambia la situazione dell'occhio, anzi è anche reversibile qualora il paziente non fosse
28:11contento ma nella mia esperienza fino a non mi è mai successo. Queste lenti danno molta
28:16soddisfazione ai pazienti oltre ad essere molto sicure.
28:20Giacomo, studente specializzando in medicina, ha deciso di optare per l'impianto delle lenti
28:24ICL sotto consiglio dello zio, operato con la stessa procedura già da molti anni.
28:29Lui è sempre rimasto molto contento, non ha più dovuto portare gli occhiali e me ne ha
28:33parlato molto bene, me l'ha consigliato caldamente di farlo. Porto gli occhiali da tutta la vita,
28:40praticamente da quando ho otto anni e avevo una forte forte miopia, avevo meno dieci e mezzo
28:45di miopia per cui ho pensato adesso che la miopia sia stabilizzata negli ultimi tre anni
28:51di fare intervento per poter definitivamente togliere gli occhiali. Mi sono rivolto al
28:57dottor Buratto che mi ha spiegato che nella stragrande maggioranza dei casi l'intervento
29:03appunto è risolutivo nel senso che porta poi a una buona visione alla fine dell'intervento.
29:09L'intervento è andato molto bene nel senso pensavo durasse di più, invece è durato
29:13cinque minuti ed era tutto fatto. Chiara, giovanissima paziente di 25 anni, è stata operata
29:19il 20 maggio e il suo risponso a meno di un mese dall'intervento è più che positivo.
29:23L'intervento è stato tranquillissimo e io ero molto miope e quindi mi è stato consigliato di
29:30ricorrere a questa procedura piuttosto che il laser perché mi avrebbe appunto sottiato molto
29:37l'occhio, invece questa procedura mi ha consentito di mantenere comunque intatto il mio occhio e diciamo
29:42già dal giorno dopo io vedevo benissimo, non ho sentito dolore. Confrontandomi anche con amici
29:49magari che avevano fatto il laser mi dicevano che il loro post operatorio è stato comunque
29:53abbastanza fastidioso, il mio assolutamente no, già insomma dormivo tranquillamente.
29:59Pomeriggio dopo l'operazione già insomma sono uscita con gli occhiali da sole tranquillamente
30:05e adesso è un sogno nel senso che mi alzo, ci vedo, non devo più mettere i lenti a contatto,
30:12poi io avevo la cattivissima abitudine di avere i lenti a contatto tutto il giorno,
30:15dalla mattina alla sera e non avevo un bel rapporto con gli occhiali e quindi diciamo
30:21dal consiglio.
30:45Grazie a tutti.
30:51Grazie a tutti.

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