- 16/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Per una strategia di sicurezza nazionale - Saluti di Fontana - Presente Mattarella
Alle ore 17, presso la Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la Conferenza di presentazione del Rapporto "Per una strategia di sicurezza nazionale". Saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ha introdotto Luciano Violante, Presidente Futuri Probabili-Associazione per la Formazione del Capitale Umano. Intervienuto Guido Crosetto, Ministro della Difesa. Lectio magistralis di Giovanna Iannantuoni, Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), Rettrice Università degli Studi di Milano-Bicocca. Presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. (16.06.25)
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Alle ore 17, presso la Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la Conferenza di presentazione del Rapporto "Per una strategia di sicurezza nazionale". Saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ha introdotto Luciano Violante, Presidente Futuri Probabili-Associazione per la Formazione del Capitale Umano. Intervienuto Guido Crosetto, Ministro della Difesa. Lectio magistralis di Giovanna Iannantuoni, Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), Rettrice Università degli Studi di Milano-Bicocca. Presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. (16.06.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie.
00:30Fa ingresso in sala della Regina il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Presidente della Camera dei Deputati.
01:00Grazie.
01:30Buonasera, buonasera a tutti. Il mio saluto va al Presidente della Repubblica, che ringrazio per essere qui, al Ministro della Difesa, vedo anche il Ministro degli Interni e il Sottosegretario, vi ringrazio per essere qui, al Presidente dell'Associazione Futuri Probabili, al Presidente della Conferenza dei Rettori dell'Università italiane e a tutte le autorità e gli ospiti.
01:57La Camera dei Deputati è lieta di ospitare la presentazione del rapporto per una strategia di sicurezza nazionale, curato dall'Associazione Futuri Probabili.
02:12Ringrazio i componenti del gruppo di lavoro che hanno redatto questo documento su un tema di grande importanza.
02:20Definire una linea d'azione in grado di assicurare la tutela degli interessi nazionali è una priorità.
02:29La loro difesa richiede un'analisi approfondita per affrontare le principali minacce della nostra sicurezza.
02:38Occorre un approccio che prenda in considerazione le diverse aree strategiche in una prospettiva complessiva.
02:47Mi riferisco alle aree economica e sociale, dell'energia e dell'ambiente, della sicurezza cibernetica e della protezione delle infrastrutture critiche.
02:58Una simile visione è indispensabile per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, per gestire le crisi attuali, per prevenire, mitigare e risolvere quelle future.
03:13Penso ai conflitti in Medio Oriente, in Ucraina e in alcune regioni dell'Africa e dell'Asia.
03:22Penso inoltre alle tensioni geopolitiche che, provocando insicurezza energetica, alimentare e pressione migratoria, sono cause di instabilità.
03:33Anche in ambito tecnologico, le implicazioni ancora sconosciute sull'uso dell'intelligenza artificiale e la crescente interconnessione digitale
03:45impongono l'adozione di misure all'avanguardia per fronteggiare insidie non convenzionali e sempre più sofisticate.
03:53Faccio riferimento in particolare all'esigenza di contrastare gli attacchi cibernetici per proteggere le reti e i sistemi informatici.
04:01Come ha rilevato il gruppo di lavoro sulla cybersicurezza del G7, occorre inoltre incrementare la nostra capacità di risposta contro organizzazioni criminali e stati ostili.
04:15Ed è essenziale individuare strategie che garantiscano la sicurezza del Paese e dei cittadini sia all'interno sia all'esterno dei nostri confini.
04:26L'attenzione del nostro Paese deve continuare a essere rivolta al Mediterraneo.
04:33È necessario dunque promuovere e favorire in ogni sede momenti di confronto fra istituzioni, imprese e cittadini.
04:42Solo attraverso uno sforzo congiunto potremmo sviluppare politiche sempre più efficaci che rafforzino la nostra posizione in settori di rilevanza strategica.
04:52Sono certo che da questo incontro emergeranno spunti di riflessione utili per approfondire questioni così significative per il futuro di tutti noi.
05:03Auguro buon lavoro a tutti coloro che contribuiscono con impegno e competenza alla sicurezza dell'Italia e delle nostre comunità.
05:12Vi ringrazio.
05:23Signor Presidente della Repubblica, signor Secretario Presidenziale del Consiglio, signore e signori amici,
05:31anche coloro che stanno seguendo questa iniziativa nella Sala della Lupa perché per ragioni di capienza stanno seguendo sugli schermi.
05:39Innanzitutto voglio dirvi questo, Futuri Probabili si occupa da molto tempo di povertà educativa, di adolescenti, eccetera.
05:49Abbiamo lavorato per circa due anni incontrando circa mille ragazzi dalla provincia di Taranto alla provincia di Bergamo,
06:00adolescenti, per sentirli sulla loro vita, il rapporto con il digitale e il loro futuro.
06:06Questo lavoro è stato preso, è stato scelto per l'expo di Osaka ed è lì esposto e ora verrà proiettato un breve clip, un minuto e mezzo,
06:17che però viene sottrato dal tempo che mi aspetta per parlare, quindi voglio tranquillizzarvi da questo punto di vista.
06:23Allora prego di mandare in onda.
06:25Gli adulti pensano che quello che pensano i bambini sia semplice, ma in realtà guardando nella testa dei bambini ho capito che gli adulti vivono in un modo di pensare più piatto.
06:39Futuri Probabili è stata una delle prime installazioni che abbiamo deciso di portare qui al Padiglione Italia.
06:46Padiglione che parla al futuro, con queste immagini di ragazzi che però sono più grandi di noi, sono più alti di noi e quindi bisogna starli a sentire.
06:57Un'installazione in grado di ribaltare quell'approccio, se vogliamo, anche di sottovalutazione.
07:04Bello che siano qua all'expo di Osaka perché così tutti possono ascoltare la loro voce.
07:10Io l'ho trovato da subito questo progetto anche commovente. A volte siamo noi che spieghiamo ai giovani quello che devono pensare o come prepararsi per la loro vita, per i prossimi decenni, ma in realtà loro hanno già le idee abbastanza chiare.
07:27E dicono cose anche più intelligenti di molti adulti.
07:29E credo che abbiamo trovato qualcosa di che quello.
07:32Mi ha parlato con mia figlia e credo che tutto si sta cambiando così veloce.
07:37Tutti a tutti usano i smartphones e tutti in social media.
07:42E' stato molto educativo per capire le problemi a questo momento.
07:46E' stato sempre un po' sperimento, perché significa che la prossima generazione è importante il futuro.
07:52E tu fai anche più care?
07:53E' m'agrivo?
07:54E' sì.
07:55E'essere di farlo.
07:55Scriviti per il futuro.
07:58Grazie.
08:28L'Italia, per molte ragioni politiche e pratiche, tra le quali la tradizionale breve durata dei governi, non ha avuto sinora un documento di questo tipo. Quindi questo è il primo rapporto per una strategia di sicurezza nazionale.
08:46Ringrazio a tutte le 18 personalità, studiosi e dirigenti di grandi aziende che hanno contribuito con loro competenze e con grande disponibilità alle indicazioni di punti chiave. I loro nomi sono riportati a pagina 7 del documento. Ringrazio a Danila Prea, vicepresidente esecutivo di Futuri Probabili, per il lavoro di redazione nel testo definitivo.
09:07Un contributo particolarmente rilevante ci è pervenuto dal ministro Crosetto, che due anni fa ha richiamato la nostra attenzione, tra l'altro, sull'importanza crescente che avrebbero assunto le materie prime critiche. È stato un buon profeta.
09:21Il rapporto si colloca in una fase di grande incertezza internazionale. Il governatore della Banca d'Italia, nelle sue considerazioni finali 30 maggio scorso, ha osservato
09:33Al posto del sistema multilaterale, che cercava di risolvere i problemi in base a regole condivise, si sta imponendo un ordine multipolare in cui aumenta il peso dei rapporti di forza. Si è gradualmente indebolito il consenso intorno a un assetto fondato su regole condivise, sull'apertura dei mercati e sulla cooperazione multilaterale.
09:55Quanto accade oggi in Ucraina, Gaza, Tel Aviv, Teheran, conferma le preoccupazioni.
10:02Sul piano economico sta crescendo il peso dei paesi BRICS rispetto ai paesi del G7. In base alle valutazioni del Fondo Monetario Internazionale, il blocco BRICS supera il G7 in quattro parametri critici.
10:14In termini di PIL misurato sulla parità del potere di acquisto, il blocco detiene una quota del 35,6% rispetto al 30,3% dei paesi del G7.
10:26Dopo la recente inclusione degli emeati arabi uniti, il gruppo controlla il 41% della produzione mondiale di petrolio rispetto al 29% del G7.
10:35I BRICS rappresentano oggi il 44% della crescita economica globale rispetto al 20% del G7, rappresentano infine il 45% della popolazione mondiale superiore al 30% del G7.
10:50Questi paesi chiedono un nuovo assetto degli organismi internazionali, ONU, Banca Mondiale e Fondo Monetario, che tenga conto del cambiamento d'epoca e del loro attuale peso politico ed economico.
11:01L'Unione Africana, all'accanto suo, ha aperto un conflitto contro le BICC americane del Rating, Fitch, Stanley Capos e Modes, che adotterebbero criteri di valutazione troppo filo-occidentali e ignorerebbero le questioni africane perché scarsamente presenti sul campo.
11:19Conseguentemente l'Unione Africana sta lavorando all'istituzione di una propria agenzia di Rating.
11:24Siamo in una fase di passaggio. Dominano l'incertezza e lo spesamento.
11:28Non a caso il documento britannico sulla strategia nazionale per la sicurezza si chiama Una forte Britannia nell'età dell'incertezza.
11:37Sono diventati inadeguati i caratteri dell'epoca precedente, ma non si sono ancora consolidati nuovi caratteri.
11:44Si manifestano timori e speranze.
11:45Di qui l'opportunità di un rapporto come questo, che propone ai decisori politici quelle che ci sono sembrate le priorità del nostro Paese.
11:55Energia, agricoltura di precisione, materie prime critiche, dissesto idrogeologico, mediterraneo, spazio, africa, tecnologie digitali.
12:03Il rapporto, riferendosi al potere digitale e al potere politico, mette in luce un capitolo inedito della classica separazione dei poteri.
12:14Il potere digitale ha le informazioni, mentre il potere politico ha detto le regole.
12:21Se non c'è separazione, è facile che si giunga ad uno scambio.
12:25Il potere politico toglie o alleggerisce le regole sull'acquisizione, custodia e consegna dei dati,
12:31mentre il potere digitale mette le informazioni a disposizione del potere politico.
12:35Andremo in conto ad una democrazia della sorveglianza.
12:40In una girarchia delle priorità, scrive in conclusione il rapporto,
12:43il primo posto è occupato dalla formazione del capitale umano.
12:47Nessuna innovazione strategica può essere compiuta senza giovani generazioni
12:50che abbiano un'adeguata preparazione.
12:54Emerge una singolare nostra contraddizione.
12:57Un numero considerevole di giovani italiani laureati nelle nostre università
13:01si trova a esercitare in diverse parti del mondo responsabilità di grande rilievo
13:06nei campi più vari, dalla medicina, alla fisica, all'economia,
13:10in organizzazioni e seduti prestigiosi.
13:14Il fenomeno dimostra che abbiamo le strutture per l'alta formazione dei giovani,
13:18ma non abbiamo ancora il contesto necessario per trattenerli.
13:21Pertanto investiamo risorse rilevanti per formare giovani intelligenze
13:25che andranno poi ad investire le competenze acquisite nel nostro Paese
13:29in luoghi che non hanno concorso in alcun modo alla loro formazione.
13:34Un progetto per la sicurezza nazionale deve inserire tra le priorità
13:37per la formazione del capitale umano politiche dirette a trattenere
13:41queste intelligenze nel nostro Paese.
13:44Bisogna far leva sulle nostre tante positività.
13:47Per queste ragioni abbiamo chiesto alla professoressa Giovanna Giannontoni,
13:51rettrice dell'Università di Milano, Bicocca e Presidente della Cruy,
13:54di tenere una lezione magistraria sul tema.
13:57Le siamo particolarmente grati.
13:59Futuri Probabili lavora intensamente sul tema della formazione del capitale umano,
14:04che comprende anche il superamento della povertà educativa.
14:07Su questi temi operiamo insieme alla Fondazione della CDP
14:11con l'intento di far rete con tutti coloro che sono impegnati sul campo.
14:15Per parte sua, Futuri Probabili si impegna a presentare
14:18un'edizione biennale del rapporto
14:21al fine di fornire responsabili politici
14:23materiali sempre aggiornati, sperabilmente utili per le loro decisioni.
14:27Grazie.
14:28Signor Presidente della Repubblica,
14:48rivolgo a lei il mio più referente saluto e il sincero ringraziamento,
14:53perché la sua presenza conferisce autorevolezza a questo momento di riflessione strategica
14:58e richiama ciascuno di noi alla responsabilità collettiva di contribuire alla sicurezza della Repubblica.
15:03Signor Presidente della Camera,
15:05Onorevole Fontana,
15:07grazie per aver voluto ospitare questo momento di confronto.
15:10Presidente Violante,
15:12rimangono presidenti anche dopo,
15:14quindi desidero esprimere un sincero ringraziamento per l'impegno e la visione
15:19che hanno guidato la redazione di questo rapporto
15:21per una strategia di sicurezza nazionale.
15:23Professoressa Iannantuoni,
15:25la ringrazio per essere qua.
15:27Ringrazio tutti i presenti,
15:28i rappresentanti delle istituzioni,
15:30le autorità civili, militari, religiose e accademiche.
15:34Significa definire una strategia di sicurezza nazionale
15:37significa definire la propria visione del mondo,
15:40il proprio posizionamento a livello internazionale,
15:42gli strumenti da mettere in campo per proteggere e promuovere il benessere dei propri cittadini.
15:47La stesura di una nuova strategia di sicurezza nazionale
15:50rappresenta uno degli atti più rilevanti che un sistema Paese possa compiere.
15:55La sicurezza nazionale è il fondamento e il presupposto di ogni libertà,
16:00della prosperità e della coesione sociale.
16:02Nel nostro primo intervento,
16:06qua alla Camera, in un'altra sala,
16:08avevamo cercato di delineare un percorso metodologico
16:12attraverso cui giungere alla stesura della strategia di sicurezza nazionale.
16:17Avevo proposto un ragionamento su alcune direttrici.
16:20Intanto la strategia di sicurezza nazionale è un documento tecnico
16:26a supporto di scelte di natura politica,
16:30che si ispira a principi che vanno ben oltre il mandato di un singolo governo,
16:34ben oltre la durata di una singola legislatura.
16:36Poi ha come obiettivi, un obiettivo semplice,
16:41che è difficile allo stesso tempo.
16:43Il conseguimento e la tutela della prosperità materiale e morale di tutti i cittadini.
16:52Ognuno di noi può contribuire e ognuno deve poter contribuire concretamente
16:57al conseguimento di un adeguato livello di prosperità del Paese
17:00e deve essere messo nelle migliori condizioni per poterlo fare.
17:06Assicurare che ciò sia possibile
17:07costituisce per tutte le istituzioni
17:10il principale e il principale interesse strategico nazionale.
17:15Per perseguire il proprio interesse
17:16ogni Paese si immerge in un ambiente competitivo,
17:20spesso conflittuale,
17:22in cui non tutti seguono le medesime regole come vediamo adesso
17:25o, ancora più importante, in pochi condividono gli stessi valori.
17:30Gli attuali conflitti ne sono un esempio eclatante.
17:34Pertanto, lo scopo della strategia è quello di delineare un piano di azione
17:37basato sull'impiego coordinato degli strumenti di potere nazionale,
17:41politico e diplomatico, informativo, militare, economico, civile, legale,
17:45legislativo, per conseguire appieno due obiettivi.
17:50La libertà d'azione,
17:54nel pieno rispetto dei principi costituzionali,
17:57nei domini e nelle dimensioni in cui si sviluppano
18:00le dinamiche globale.
18:02Noi dobbiamo avere una presenza,
18:03una libertà di azione
18:04in tutti quelli che
18:07prima abbiamo deniato come futuri domini,
18:10da quello cyber a quello informatico,
18:12da quello elettronico a quello culturale,
18:15da quello spaziale a quello subacqueo.
18:17E contestualmente
18:19il contenimento,
18:20la mitigazione e, se necessario,
18:22il contrasto
18:23degli effetti deleteri di fenomeni esterni
18:26sulla stabilità e crescita
18:27della prosperità nazionale.
18:29Avevamo allora
18:30provato a definire
18:32anche le tre dimensioni
18:33della prosperità nazionale,
18:35veri e propri pilastri
18:36dell'interesse nazionale.
18:39Il livello di prosperità
18:40non è immutabile nel tempo.
18:42Non è un risultato
18:43che una volta raggiunto
18:44si consolida.
18:45Può progredire e crescere
18:46oppure involvere
18:48in quanto strettamente correlato
18:50alle variabilità di tre parametri.
18:52l'efficacia dei processi di governo
18:54di un Paese,
18:56il livello di coesione sociale
18:57e il livello di benessere.
18:59Inteso quale capacità
19:00di una nazione
19:01di garantire
19:02un adeguato livello
19:03di soddisfacimento
19:05dei bisogni
19:05ad ognuno dei suoi cittadini.
19:08L'Italia,
19:09attraverso la stesura
19:10della propria strategia
19:11di sicurezza nazionale,
19:12dovrebbe necessariamente
19:14occuparsi dei rischi
19:15originati dalle forze
19:16e dai fenomeni
19:16che dall'esterno
19:17potrebbero generare un danno
19:19o una variazione
19:20in senso negativo
19:21su almeno una delle tre
19:22dimensioni della prosperità.
19:25Pertanto,
19:26la strategia
19:27di sicurezza nazionale
19:28deve essere intesa
19:29come un piano di azione
19:30quantitativamente misurabile,
19:33non qualcosa di aleatorio,
19:35basato sulle azioni
19:36più efficaci
19:37per mitigare
19:37in modo predittivo
19:39i rischi emergenti
19:40dalle principali condizioni
19:42di instabilità.
19:43Il proposito
19:44che avevamo voluto tracciare
19:46era quindi
19:46quello della stesura
19:47di un documento
19:48di carattere prevalentemente
19:49tecnico, così è stato,
19:51un percorso metodologico
19:53lungo il quale
19:53poter costruire
19:54delle visioni politiche.
19:56Ma questo percorso
19:57affinché abbia
19:58realmente efficacia
20:01deve alimentarsi
20:02con considerazioni
20:03più profonde.
20:05Signor Presidente,
20:06la sua autorevole presenza
20:07ci permette
20:09di affrontare
20:09il tema
20:10della stesura
20:11della strategia
20:12di sicurezza nazionale
20:13sia da un punto di vista
20:14anche da un punto di vista
20:15diverso.
20:16Perché un documento
20:17di tale portata
20:18è di fatto
20:19una specie
20:20di indagine
20:20fenomenologica
20:23sul nostro essere
20:24nazione.
20:26È un tentativo
20:26di cogliere
20:27la continuità
20:28e la discontinuità
20:29di ciò che siamo
20:29diventati
20:30attraverso le esperienze
20:32che abbiamo vissute.
20:33Si tratta
20:34di un vero e proprio
20:34percorso analitico
20:36profondo
20:36lungo il quale
20:37dobbiamo interrogarci
20:38sulla nostra unicità
20:40e tipicità
20:40come sistema
20:41paese
20:42nel mondo
20:43e sulla nostra
20:44relazione con il passato
20:45ciò che è stato
20:46sul presente
20:47e ciò che siamo
20:48e sul futuro
20:49ciò che vogliamo essere
20:50vorremmo essere.
20:53È un atto
20:54attraverso cui
20:55prenderci cura
20:57di noi stessi
20:59assumendoci
21:01una vera e propria
21:02responsabilità
21:03ontologica
21:04verso ciò che
21:05vogliamo
21:05e possiamo divenire.
21:07È un momento
21:08catartico
21:09in cui ci chiediamo
21:11chi siamo
21:11stati attraverso
21:12le pagine
21:13indelebili
21:14della nostra storia
21:15e come queste
21:16esperienze passate
21:17ci abbiano
21:18pian piano
21:18trasformati
21:19quale sia
21:20il nostro
21:21corredo genetico
21:22dal punto di vista
21:22culturale
21:23economico
21:23sociale
21:24e di posizionamento
21:25geopolitico
21:26oggi
21:26come siamo oggi
21:28nel contesto
21:29in cui viviamo
21:29e cosa vogliamo essere
21:30in termini
21:31di lascito
21:32per le future
21:32generazioni
21:33cosa vogliamo
21:34costruire
21:34nei decenni
21:35a venire
21:35e la sincera
21:37volontà
21:38da parte
21:38di un sistema
21:39paese
21:39di tracciare
21:40in modo
21:41strutturato
21:42una rotta
21:43in grado
21:43di guidarci
21:44attraverso
21:45gli oceani
21:46della complessità
21:46dove i centri
21:47di gravità
21:47sono molteplici
21:49in continuo movimento
21:50come vediamo
21:51e dove ogni roccia
21:52tracciata
21:53deve avere
21:54come meta finale
21:54un luogo
21:55dove vengano
21:57però preservati
21:58i valori fondanti
21:59del nostro paese
22:00del nostro essere
22:01Italia
22:02e nel contempo
22:04cresca in modo
22:05omogeneo
22:06e costante
22:06il benessere
22:07della nostra comunità
22:08nazionale
22:09attraverso
22:11la strategia
22:11di sicurezza
22:12nazionale
22:12dobbiamo
22:12coltivare
22:13il terreno
22:14su cui
22:14possano
22:15crescere
22:15alberi
22:16di cui
22:16nessuno
22:17di noi
22:17vedrà
22:18l'ombra
22:18in tal senso
22:20non possiamo
22:22che guardare
22:22la nostra
22:23Costituzione
22:23quale strumento
22:26che può
22:27garantire
22:28la piena coerenza
22:29delle nostre azioni
22:30perché essa
22:32attiene
22:32a ciò che siamo
22:33e vogliamo essere
22:34sempre
22:35a qualunque costo
22:37non semplicemente
22:38con ciò che vogliamo
22:39fare in risposta
22:40a situazioni
22:41e solitizzazioni
22:42contingenti
22:43per questo
22:44le riflessioni
22:45che dovranno
22:45orientare il documento
22:47non potranno
22:48prescindere
22:48dai principi
22:49cardine
22:50della nostra
22:50identità nazionale
22:52è proprio questa
22:53la connessione
22:54tra la visione
22:55strategica
22:55e valori condivisi
22:57che un documento
22:58tecnico
22:59attraverso cui
23:01un documento
23:02tecnico
23:02si eleva
23:03a strumento
23:03politico
23:04capace di
23:05incarnare
23:06e proiettare
23:06nel mondo
23:07ciò che l'Italia è
23:08e ciò che intende
23:09continuare a rappresentare
23:11cioè un attore
23:12credibile
23:12responsabile
23:14e guidata
23:14da una visione etica
23:15del proprio ruolo
23:17nel contesto globale
23:18per questo è importante
23:19il lavoro che abbiamo fatto
23:20che avete fatto
23:21e per questo è importante
23:23che da questo lavoro
23:24parta qualcosa
23:25che ci aiuti
23:26tutti insieme
23:26a fare un percorso
23:28di questo tipo
23:28grazie
23:29buon pomeriggio
23:51presidente della Repubblica
23:53presidente della Camera
23:54Ministro
23:55Presidente Violante
23:57Ministri
23:57autorità
23:58tutte
23:58per me ovviamente
23:59è un grande piacere
24:01anche un onore
24:02essere qua
24:02a rappresentare
24:03appunto
24:04gli 85
24:05Atenei italiani
24:06tutti gli Atenei italiani
24:07e i 2 milioni
24:09di studentesse
24:09e studenti
24:10che appunto
24:11li popolano
24:12per raccontarvi
24:13come appunto
24:15formare il capitale umano
24:17e cosa vuol dire
24:18costruire
24:19perché futuro probabile
24:20voglio dire
24:21comporta ovviamente
24:22che a questa probabilità
24:23diamo contezza
24:24diamo contenuto
24:25diamo forza
24:26e raccontiamo
24:28ai nostri giovani
24:29quello che deve essere
24:31può essere
24:32la loro vita
24:33io credo che noi
24:34come dire
24:35docenti
24:36ma anche noi genitori
24:37noi cittadini e cittadine
24:38abbiamo un dovere
24:40ma anche
24:41un motivo di grande orgoglio
24:43e cioè individuare
24:44nei nostri figli
24:45nei bambini
24:46quella scintilla
24:48di passione
24:49di talento
24:50che dobbiamo guidare
24:52che dobbiamo accompagnare
24:54affinché
24:54questa passione
24:56questo talento
24:56questo voler cambiare
24:58migliorare
24:59il mondo
24:59che ci circonda
25:01che è proprio
25:01di ciascun bambino
25:02di ciascuna bambina
25:03perché se chiediamo
25:04a un bambino
25:05un bambino
25:05qual è il suo sogno
25:06il suo sogno
25:07è meraviglioso
25:08di migliorare
25:09di migliorare
25:09il mondo
25:10che ci circonda
25:11di curare le persone
25:12di insegnare
25:13di fare l'astronauta
25:14ecco
25:15dobbiamo avere
25:16la consapevolezza
25:17che accompagnare
25:18negli anni
25:19queste bambine
25:21e questi bambini
25:21a realizzare
25:22se stessi
25:23è un compito
25:24che attiene
25:25a tutti
25:25non solo
25:26agli insegnanti
25:27o ai professioni
25:28universitari
25:28ma ognuno di noi
25:30qui in questa sala
25:31deve essersi
25:32devi sentirsi rivestito
25:34di questo compito
25:34e di questa grande
25:35responsabilità
25:36vedete
25:38per me
25:39parlare
25:40di università
25:41ovviamente
25:42la mia passione
25:43il mio orgoglio
25:44e
25:45come dire
25:46quello che io voglio
25:46rappresentare sempre
25:48è il fatto che
25:48l'università italiana
25:49non è
25:50quella istituzione
25:52statica
25:53antica
25:54un po'
25:55stantia
25:55che si può pensare
25:57noi invece siamo
25:58il futuro
25:59perché rappresentiamo
26:00il futuro
26:01dei nostri giovani
26:02e di questo futuro
26:04probabile
26:04anzi possibile
26:05anzi
26:06su cui bisogna
26:07lavorare
26:07per farlo diventare
26:08certo
26:09e migliore
26:10di questo
26:11vi voglio parlare
26:12oggi pomeriggio
26:13io inizierei
26:15con due punti
26:16molto importanti
26:17che hanno dato
26:17il Nobel
26:18prima nel 18
26:19e poi nel 24
26:20a Paul Romer
26:22e a Darren Assemoglu
26:23che proprio raccontano
26:25come il ruolo
26:27della formazione
26:28ma anche della ricerca
26:29e dell'innovazione
26:31siano appunto
26:32dei semi
26:33come diceva prima
26:33appunto il ministro
26:34dei semi
26:35che dobbiamo piantare
26:36per aspettare
26:37che crescano
26:38diventano
26:38non soltanto alberi
26:40ma come chiama
26:40Darren Assemoglu
26:42proprio nella sua
26:43Alexio
26:44per il suo
26:44promio Nobel
26:45che comportino
26:46benessere
26:47per tutti
26:48dove il benessere
26:49è qualcosa
26:50di molto di più
26:51semplicemente
26:53del PIL
26:53del prodotto
26:54interno lordo
26:55infatti
26:55il benessere
26:56delle nazioni
26:57riguarda
26:58la democrazia
26:59delle nazioni
27:00la forza
27:00delle istituzioni
27:01le pari opportunità
27:03la coesione sociale
27:05queste sono misure
27:06che oggi
27:07io anche sono
27:08un economista
27:08noi economisti
27:10diamo
27:10come obiettivo
27:12proprio perché
27:13la ricchezza
27:14veramente da sola
27:15non indica
27:16e questo lo sappiamo
27:17molto bene
27:17il benessere
27:19la libertà
27:19e la coesione sociale
27:20delle nazioni
27:22ovviamente
27:22il capitale umano
27:23è cruciale
27:24se si parla
27:25di ricerca
27:26di innovazione
27:26o di futuro
27:28perché lavorare
27:29sul capitale umano
27:30dà la possibilità
27:31a ciascuna ragazza
27:33a ciascun ragazzo
27:34di un paese
27:35di costruire
27:36quell'autonomia critica
27:37che porta
27:38ad essere liberi
27:39liberi cioè
27:40di scegliere
27:41questo ovviamente
27:43comporta un ruolo
27:44assolutamente centrale
27:45di tutta
27:46l'educazione
27:47la formazione scolastica
27:49e ovviamente
27:49di quella universitaria
27:51perché dico questo
27:52vedete
27:53noi insegniamo
27:55ai nostri ragazzi
27:55in università
27:56che
27:57la crescita economica
27:59questo lo facciamo
27:59veramente tutti
28:00in tutto il mondo occidentale
28:01dove insegniamo
28:02le materie economiche
28:03la crescita
28:04diciamo
28:05di un paese
28:06deriva da due motori
28:07da un lato
28:08quello appunto
28:09del capitale umano
28:10della formazione
28:11e dall'altro
28:11l'innovazione tecnologica
28:13ecco
28:13l'innovazione tecnologica
28:15viene proprio
28:15dalla ricerca
28:16dalla ricerca scientifica
28:17che viene messa
28:18non soltanto
28:19a disposizione
28:19ma viene formata
28:21assieme
28:21al mondo privato
28:23industriale
28:23per portare
28:24innovazione tecnologica
28:25per portare
28:26maggiore competitività
28:27alle nostre imprese
28:28ecco
28:29questi due motori
28:30cioè la formazione
28:31del capitale umano
28:32e la ricerca
28:33che porta
28:33all'innovazione
28:34avvengono
28:36nelle mura
28:37dei nostri atenei
28:38e questo è qualcosa
28:39che deve renderci
28:40orgogliosi
28:41ma anche responsabili
28:42di portare
28:43questo a frutto
28:45per il nostro paese
28:46non solo
28:47ovviamente
28:48quando uno mi chiede
28:50ma
28:50perché fare
28:51l'università
28:52no?
28:52perché qualcuno
28:53insomma
28:54incautamente
28:55mi fa questa domanda
28:56ecco
28:57vedete
28:57fare l'università
28:58seguire degli studi
29:00universitari
29:01studiare in generale
29:02formare se stesso
29:03e investire su se stessi
29:05porta a quella
29:06costruzione
29:07della coscienza critica
29:09cioè dell'autonomia
29:10di giudizio
29:11che
29:11noi
29:12davvero
29:13è il regalo
29:14più grande
29:15che vogliamo fare
29:15ai nostri ragazzi
29:16io appunto
29:17sono mamma
29:18di una bambina
29:19che fa la seconda media
29:20se penso
29:20al regalo più grande
29:22che posso dare a Chiara
29:23è la libertà di scelta
29:24il fatto che lei
29:25possa avere
29:26scienza e coscienza
29:27di se stessa
29:28e del mondo
29:29che la circonda
29:30per prendere
29:31le migliori decisioni
29:32per sé
29:33ma anche
29:33per il bene pubblico
29:35ma anche
29:35per gli altri
29:36questa coscienza critica
29:37non si può formare
29:39se non attraverso
29:40lo studio
29:41la formazione
29:42proprio l'investimento
29:44su se stessi
29:46non solo
29:46riguarda
29:47il singolo
29:48o la singola
29:49studentessa
29:50ma ovviamente
29:50la garanzia
29:51di coesione sociale
29:52perché se noi
29:53guardiamo
29:53alle disuguaglianze
29:55non c'è
29:55il miglior modo
29:57di combattere
29:58le disuguaglianze
29:59non soltanto
30:00economiche
30:00e sociali
30:01ma anche
30:02di genere
30:02che come dire
30:04colpiscono
30:05tutti i paesi
30:05e in particolare
30:06il nostro
30:07ecco
30:07questa coesione sociale
30:09deriva
30:09dalla formazione
30:10dall'innalzamento
30:11dei livelli educativi
30:12e vi farò vedere
30:14come
30:14le università italiane
30:16ma ve lo anticipo
30:17perché ovviamente
30:17voglio stare nei tempi
30:18siano
30:19un'istituzione
30:20come dire
30:22molto interessante
30:24per il nostro paese
30:25perché costituiscono
30:26un ascensore sociale
30:27io non so
30:28quanti di voi
30:29sanno
30:29che metà
30:30dei nostri
30:31studenti
30:32sono i primi
30:33laureati
30:33delle loro famiglie
30:34ce non hanno
30:35né la mamma
30:36né il papà
30:36laureato
30:37e questa proporzione
30:38per le studentesse
30:39arriva al 67%
30:41cioè le nostre
30:42studentesse
30:43hanno fatto
30:44un percorso
30:45incredibile
30:46un investimento
30:47significativo
30:48fatto da loro
30:49e dalle loro
30:49famiglie
30:50e
30:50Istat
30:51ci garantisce
30:53che se si ha
30:54un livello
30:54educativo
30:55terziario
30:55cioè appunto
30:56una formazione
30:57universitaria
30:58ancora di più
30:58un dottorato
30:59i livelli
31:00di retribuzione
31:01economica
31:01sono più alti
31:03quindi
31:03l'ascensore sociale
31:05la realizzazione
31:06di sé
31:07il passaggio
31:08diciamo
31:09sociale ed economico
31:10che vi assicuro
31:11non è semplice
31:12nessuna democrazia
31:14in nessun paese
31:14avviene
31:15attraverso
31:16la formazione
31:17quindi noi
31:18dobbiamo
31:19raccontarci
31:20queste cose
31:20perché dobbiamo
31:21spingere
31:21sempre più studenti
31:23e studentesse
31:23a credere
31:24in se stessi
31:25a credere
31:26nel proprio talento
31:27e a credere
31:27nel fatto
31:28che ognuno
31:28di loro
31:29ha un posto
31:29nel nostro paese
31:30per cambiarlo
31:31e per migliorarlo
31:33ovviamente
31:34tutti abbiamo letto
31:35il rapporto Draghi
31:36ovviamente
31:36non voglio andare
31:37nel dettaglio
31:38ma tutti noi
31:39sappiamo
31:39che
31:40l'Unione Europea
31:41e qua di nuovo
31:42mi ritrovo molto
31:43in quello che il Ministro
31:44prima ci ha raccontato
31:45cioè
31:45la cosiddetta
31:47ovviamente
31:47lo dico da economista
31:48ma insomma
31:49la perdita di competitività
31:50che le imprese europee
31:52e anche quelle italiane
31:53stanno vivendo
31:54ormai da quasi 20 anni
31:56è un dato di fatto
31:58noi abbiamo perso
31:59competitività
31:59tant'è che si parla
32:00di technology gap
32:01io voglio ricordare
32:03un numero
32:04non voglio dare
32:05tanti numeri
32:06ma uno
32:06ve lo voglio dare
32:07per farvi capire
32:08la differenza
32:09di livello
32:09di investimento
32:10negli Stati Uniti
32:11se voi considerate
32:12le quattro
32:12product companies
32:13che si occupano
32:14di intelligenza artificiale
32:16alfabeto
32:16Peneia
32:17insomma
32:17non le cito
32:17ma non hanno bisogno
32:18ovviamente
32:19di mia pubblicità
32:20ma insomma
32:20le quattro
32:20big company
32:21bene
32:22dal primo gennaio
32:23al 12 febbraio
32:24sono stata proprio a controllare
32:25come dire
32:25precisamente
32:26ecco questo dato
32:27dal primo gennaio
32:28al 12 di febbraio
32:30investono in R&D
32:31ricerca e sviluppo
32:32quanto il nostro paese
32:33fa in un anno e mezzo
32:35voi capite
32:37che la differenza
32:38è
32:39come dire
32:39clamorosa
32:40e ovviamente
32:41l'innovazione
32:42in questi anni
32:43è stata molto guidata
32:44dagli investimenti
32:45in intelligenza artificiale
32:46perché sono un cambiamento
32:47epocale
32:49nella conduzione
32:50della vita industriale
32:52della vita lavorativa
32:52della vita sociale
32:53della vita negli ospedali
32:55in tutto
32:56quello che attiene
32:57alla vita quotidiana
32:58dei paesi
32:58e proprio per questo
33:01non è quindi un caso
33:02che per esempio
33:03nei cluster di innovazione
33:04non abbiamo
33:06un cluster europeo
33:07tra i primi 10
33:08e che in generale
33:10l'investimento pubblico
33:11e privato
33:11quindi se sommiamo
33:12l'investimento pubblico
33:13privato
33:14in innovazione
33:14abbiamo
33:16un investimento
33:17molto basso
33:17già a livello europeo
33:18rispetto
33:19ai due big players
33:20internazionali
33:21che sono Cina
33:21e Stati Uniti
33:22quindi se noi
33:23ci vogliamo davvero
33:24riferire
33:24ad una politica
33:25di sicurezza nazionale
33:27che ci garantisca
33:28una competitività
33:29come paese
33:30ma anche ovviamente
33:31come continente
33:33come Europa
33:33noi questi numeri
33:35dobbiamo
33:35come dire
33:36esserne consapevoli
33:37e davvero
33:38comprenderli
33:39a pieno
33:40proprio nella
33:41dichiarazione di Barsala
33:42del marzo del 2025
33:44è stato sottolineato
33:45come l'Europa
33:47ciascun paese europeo
33:48dovrebbe arrivare
33:48almeno al 3%
33:49nell'investimento
33:51su ricerca e sviluppo
33:53e quindi nel sistema
33:54terziario
33:55di politiche
33:55diciamo
33:56universitarie
33:58ora
33:59io
34:00diciamo
34:00questo veramente
34:01sono dati
34:02su cui voglio
34:02sorvolare
34:03ovviamente l'Italia
34:04ha un ritardo
34:05ma insomma
34:06il Presidente della Repubblica
34:08che ha invitato
34:08i nostri anni accademici
34:10voglio dire
34:10questi dati
34:11li conosce a memoria
34:12perché come dire
34:12li citiamo
34:14tutte le volte
34:14nei nostri anni accademici
34:16ovviamente
34:16tradizionalmente
34:17nella nostra Repubblica
34:19il nostro Paese
34:20come dire
34:21guadagna
34:22questo fanalino
34:22di coda
34:23come livello
34:23di investimento
34:24nel sistema
34:25universitario
34:25quindi è qualcosa
34:26di storico
34:27che ereditiamo
34:29per me è molto importante
34:30proprio come
34:31Presidente
34:32della Crui
34:33comprendere
34:33cosa siamo riusciti a fare
34:35con queste poche risorse
34:36soltanto
34:37comprenderlo io
34:38ma condividerlo
34:39e condividere con voi
34:40cosa possiamo fare
34:42per il futuro
34:43e da dove partire
34:44per disegnare
34:45dei futuri probabili
34:46che siano
34:46di maggiore progresso
34:49e di maggiore benessere
34:50per i nostri cittadini
34:51e le nostre cittadine
34:52vedete
34:54noi
34:54ve lo racconto in parole
34:57anche se abbiamo
34:58l'ultimo posto
34:59come livello di investimento
35:01nelle università
35:01se voi andate a guardare
35:03la classifica
35:04degli scienziati
35:05che sono nel top 2%
35:07delle pubblicazioni
35:08quindi i migliori scienziati
35:09a livello internazionale
35:10sarete tutti orgogliosi
35:12di sapere
35:12che l'Italia
35:13a seconda dei field
35:14va dal quarto
35:15al sesto posto
35:16quindi
35:16come dire
35:17con quel poco
35:18che abbiamo
35:18facciamo cose meravigliose
35:19perché evidentemente
35:20il nostro sistema
35:21educativo e formativo
35:23questo anche
35:23ce lo dobbiamo raccontare
35:24è solido
35:25io che ho fatto
35:26tutta la mia carriera
35:27all'estero
35:28vi assicuro
35:29che nei PhD
35:30noi eravamo i più bravi
35:31noi italiani
35:32perché abbiamo
35:32quell'approccio
35:33metodologico
35:34serio
35:35e siamo anche
35:36come dire
35:36un po' dei trascinatori
35:37che ci rende diversi
35:40da chi ha fatto
35:41altre forme di formazione
35:42quindi attenzione
35:43quando si parla
35:44di riforma
35:44del sistema educativo
35:45a mantenere
35:46quelle basi solide
35:47che a volte
35:49vengono criticate
35:50ma che invece
35:51ci garantiscono
35:52che siamo in grado
35:53di imparare
35:54ad imparare
35:55quindi non sappiamo
35:56semplicemente
35:58come dire
35:59il tema
36:00che stiamo studiando
36:01ma abbiamo
36:01la conoscenza
36:03per imparare
36:04cose nuove
36:05abbiamo
36:05il metodo
36:06per apprendere
36:07e questo è
36:08quell'autonomia critica
36:09di cui parlavo
36:10all'inizio
36:11ovviamente
36:12gli spettri
36:14del nostro paese
36:15li conosciamo tutti
36:16ne parliamo tantissimi
36:17e cioè
36:18l'inverno demografico
36:19ovviamente
36:20l'inverno demografico
36:21ci spaventa
36:21ci deve spaventare
36:23perché ovviamente
36:24ho nominato
36:25prima chiara
36:26se permettete
36:26la riuso di nuovo
36:27lei ha 12 anni
36:28quando andrà
36:29all'università
36:29ci saranno già
36:30300 mila
36:31lavoratori di meno
36:32quando andrà a lavorare
36:33ce ne sarà
36:34un milione di meno
36:35ho fatto più o meno
36:35i conti con l'istat
36:36e chiara
36:37non potrà mantenere
36:38la sua mamma
36:39perché non mi potrà
36:40pagare la pensione
36:41e spero che comunque
36:42mi darà da mangiare
36:43lo stesso
36:44ma insomma
36:44abbiamo un trend
36:46il nostro inverno demografico
36:48che ci deve
36:49porre in estrema
36:50attenzione
36:51come reagire
36:52all'inverno demografico
36:54ovviamente
36:54non è pensabile
36:55ora generare
36:5618 anni
36:57o 15 anni
36:58quindi al massimo
36:59possiamo invertirlo
37:00tra anni
37:01questo inverno demografico
37:02quello che possiamo fare
37:03è migliorare
37:04ancora di più
37:05il capitale umano
37:05perché ce ne sarà
37:06di meno
37:07per garantire
37:08il livello
37:08di produzione
37:10e di qualità
37:11della nostra offerta
37:13produttiva
37:13quindi con meno
37:15dobbiamo fare
37:15altrettanto
37:16quindi investire
37:17sul capitale umano
37:18se già ora
37:19è una priorità
37:20lo sarà ancora di più
37:21nei prossimi anni
37:22e ovviamente
37:23bisogna fare
37:24degli investimenti
37:25sul ricambio
37:26generazionale
37:27abbiamo bisogno
37:28di più
37:28giovani ricercatori
37:29abbiamo bisogno
37:30di dare
37:31la speranza
37:32per esempio
37:33ai 16.000
37:34giovani ricercatori
37:35dottorandi
37:35assegnisti
37:37ricercatori di tipo A
37:37che abbiamo coinvolto
37:39nei progetti
37:39del Next Generation EU
37:40per dire
37:41rimanete in Italia
37:42a spendere
37:43il vostro sapere
37:45a spendere
37:45la vostra passione
37:47per la ricerca
37:47questo
37:49diciamo
37:50è un motivo
37:50di orgoglio
37:51che però
37:51vi voglio far vedere
37:52infatti
37:52noi siamo molto pochi
37:53come numero di ricercatore
37:54però vedete che se andiamo a vedere
37:56il numero di pubblicazioni
37:57pro capiti
37:58ancora di più
37:59se andiamo a vedere
37:59queste pubblicazioni
38:00nel top 5%
38:02vedete che il nostro paese
38:04fa tipo il triplo della Francia
38:06il doppio della Germania
38:07insomma
38:07siamo produttivi
38:08siamo bravi
38:09siamo bravi
38:10e io
38:11questo lo voglio dire
38:11ad attavoce
38:12siamo bravi
38:13abbiamo pochi dottorandi
38:15con il PNRR
38:17abbiamo invertito
38:18la tendenza
38:18abbiamo ora tanti dottorandi
38:20il punto è
38:21di questi 15.000
38:23che vi ho citato prima
38:24che sono come i vostri figli
38:25hanno dai 25
38:26ai 30 anni
38:28più della metà
38:28sono donne
38:29questo vi farà piacere saperlo
38:30cosa ne facciamo?
38:33cosa ne facciamo?
38:34li regaliamo
38:34all'estero?
38:36gli diciamo
38:37abbiamo scherzato
38:38tu sei esperto
38:39di AI
38:39e ora
38:40te ne vai
38:41non so
38:42da qualche parte?
38:44ecco
38:45io credo che su questo
38:46si gioca una partita importante
38:47anche per la sicurezza nazionale
38:49perché ovviamente
38:49in questi progetti
38:50del PNRR
38:51sono su questo
38:52Smart City
38:53intelligenza artificiale
38:54nuove tecnologie
38:55applicate alla salute
38:56sulla salute
38:57abbiamo lavorato
38:58moltissimo
38:58ci sono dei progetti
38:59fantastici
39:00e abbiamo dei giovani
39:02ricercatori
39:02che ne sanno più
39:03di qualsiasi altra persona
39:05al mondo
39:05dobbiamo tenerli
39:06accanto a noi
39:07trasferimento tecnologico
39:09è un tema
39:10molto importante
39:11su cui siamo indietro
39:12e su cui come CRU
39:13stiamo lavorando
39:13moltissimo
39:14a luglio
39:15per la prima volta
39:16la CRU
39:16andrà
39:17in Confindustria
39:18per lavorare
39:19in maniera permanente
39:20con le imprese
39:21perché a me piace
39:22parlare di innovazione
39:23cioè le università
39:25e le industrie
39:26insieme
39:27devono innovare
39:28insieme
39:29e per fare questo
39:31dobbiamo costruire
39:31un ponte di fiducia
39:33per cui
39:34nelle università
39:35ci devono essere le imprese
39:36nelle imprese
39:36ci devono essere le università
39:38vedete
39:38venendo da una lunga esperienza
39:40anglosassone
39:40dove questa distanza
39:41non esiste
39:42la cosa che più
39:44su cui più
39:44sto veramente lavorando
39:46da quando sono
39:46rietrata in Italia
39:47prima come rettore di Bicocca
39:49ora come presidente CRU
39:50è davvero questa
39:51far capire
39:51ad entrambe le parti
39:53che dobbiamo avere fiducia
39:54gli uni negli altri
39:55per costruire insieme
39:57un futuro diverso
39:58di prosperità
39:59come appunto
39:59abbiamo detto
40:00sin dall'inizio
40:01un punto sui laureati
40:02sapete che appunto
40:03tutti ci rimproverono
40:04nel fatto che abbiamo
40:05meno laureati
40:06della media europea
40:07negli ultimi dieci anni
40:08il numero di laureati
40:09nel nostro paese
40:10è passato dal 20%
40:12al 30%
40:13quindi abbiamo aumentato
40:15significativamente
40:16il numero dei laureati
40:17come?
40:18con investimenti
40:19significativamente
40:20sostanziosi
40:21sull'orientamento
40:22sulle attività di orientamento
40:23io credo che non dobbiamo
40:25orientare i ragazzi
40:26quando sono al terzo
40:27o al quarto anno
40:28delle superiori
40:29dobbiamo orientarli
40:30quando iniziano all'asilo
40:31e far iniziare
40:32a vedere
40:33alle bambine
40:34e ai bambini
40:34cos'è un esperimento
40:35scientifico
40:36cosa vuol dire
40:37falsificabilità
40:38della scienza
40:39perché se un bambino
40:40o una bambina
40:41impara
40:41cos'è un esperimento
40:43che può fallire
40:44che può andare bene
40:45che deve essere
40:46falsificabile
40:46noi abbiamo fatto
40:47un cittadino
40:48una cittadina migliore
40:49che saprà prendere
40:50le proprie decisioni
40:51in maniera più consapevole
40:52vi ho detto
40:54dell'ascensore sociale
40:55questo è veramente
40:56un tema
40:56al quale tengo moltissimo
40:58perché è un tema
40:59che davvero
41:00ci qualifica
41:01rispetto ad altri paesi
41:02sapete
41:02io ho insegnato
41:03negli Stati Uniti
41:04in Inghilterra
41:04che sono democrazie
41:06incredibili
41:06fantastiche
41:07ma piuttosto bloccate
41:09nella loro
41:09diciamo
41:10distinzione
41:11di classi sociali
41:12in Italia
41:13non è così
41:13e questa è una cosa
41:14che dobbiamo
41:14come dire
41:15che si vede bene
41:16quando si viene
41:17poi da fuori
41:18siamo tutti insieme
41:19le scuole pubbliche
41:21siamo tutti insieme
41:22e l'università
41:23rappresenta davvero
41:25lo strumento
41:26per innalzare
41:28se stessi
41:29le proprie famiglie
41:29e soprattutto
41:30per poter avere
41:31un impatto
41:32sul paese
41:33perché questo è il sogno
41:34di ognuno
41:35di ogni ragazzo
41:36o di ogni ragazza
41:38a livello demografico
41:39sono scenari
41:40talmente disastrosi
41:42che voglio dire
41:43tutti condividiamo
41:44e conosciamo
41:45però è bene
41:46che nella strategia
41:47anche di sicurezza nazionale
41:49ma anche nella strategia
41:50di crescita universitaria
41:51questo sia un faro
41:53sia un punto
41:53importantissimo
41:54dobbiamo aumentare
41:56il numero di ragazzi
41:57che studia
41:58dobbiamo aumentare
41:59ovviamente
42:00anche il numero di ragazzi
42:01che da fuori
42:01viene a studiare da noi
42:03ma anche
42:03di ragazzi italiani
42:05che studia
42:05per esempio
42:06lavorando
42:06anche sulle seconde generazioni
42:08io vi racconto
42:10questo dato
42:10che veramente
42:11mi ha molto colpito
42:12io appunto
42:13sono arrettrice di Milano
42:14a Milano
42:15ma questo è vero
42:16in ogni grande metropoli
42:17tra classi elementari
42:19e medie
42:19quasi il 50%
42:21dei bambini
42:21non ha un passaporto italiano
42:23e di questi
42:23studia all'università
42:24il 3%
42:25pochissimi
42:27quindi
42:28accanto all'internazionalizzazione
42:30diamo un'opportunità
42:31a questi ragazzi
42:32cerchiamo di
42:33come dire
42:34ovviamente ci vogliono
42:35intermediari
42:36culturali
42:37è complessa
42:38la strategia
42:39ma ovviamente
42:40far comprendere
42:41a questi ragazzi
42:41e alle loro famiglie
42:42che lavorare
42:43sul talento
42:44dei loro figli
42:45è qualcosa che può cambiare
42:46la vita
42:46a loro
42:47e alle loro famiglie
42:48avendo abitato molto all'estero
42:50ben in mente
42:51cosa è stato
42:52per gli italiani
42:53andare fuori
42:53ecco
42:54questa opportunità
42:55può cambiare
42:56anche il volto
42:57delle nostre metropoli
42:58delle nostre città
42:59ovviamente puntare
43:00sulla multidisciplinarietà
43:02è fondamentale
43:03perché
43:03il futuro
43:04non è più
43:05imparare
43:06una materia
43:07in maniera verticale
43:08come quando noi
43:09abbiamo fatto
43:09l'università
43:10il futuro è diverso
43:11pensate all'AI
43:12all'intelligenza artificiale
43:14l'intelligenza artificiale
43:15se io chiedessi
43:16ad uno scienziato
43:17ma cos'è
43:17uno
43:17ovviamente l'informatico
43:19ti dice che informatica
43:20lo statistico
43:20che statistica
43:21il matematico
43:22che matematica
43:22il fisico
43:23ovviamente fisica
43:24ma anche psicologia
43:26ma anche filosofia
43:27ma anche ovviamente
43:29la materia giuridica
43:30quindi è tutto
43:32quindi se vogliamo andare
43:33a lavorare
43:34sulle nuove frontiere
43:35delle tecnologie
43:36noi abbiamo bisogno
43:38di un approccio multidisciplinare
43:40e vi assicuro
43:40che su questo
43:41l'Italia
43:42e quindi di nuovo
43:43mi rivolgo al Ministro
43:44noi su questo
43:45siamo i primi al mondo
43:46perché l'approccio multidisciplinare
43:48olistico
43:48come dire
43:49lo abbiamo creato noi
43:50da Leonardo in poi
43:51noi ce l'abbiamo nel DNA
43:52questo approccio
43:53questa curiosità
43:54di
43:54come dire
43:55avere
43:57dialoghi
43:59tra materie
43:59questo è quello
44:00che ci caratterizza
44:01come paese
44:02secondo me
44:02ecco io
44:05voglio chiudere
44:05proprio parlando
44:06delle università
44:07e dell'Europa
44:08citando
44:09una
44:10una
44:11una citazione
44:13appunto
44:13di Umberto Eco
44:14in Alexio Magistralis
44:15che diceva appunto
44:16che
44:16sapete tutti
44:18che l'università
44:19nasce in Italia
44:20l'alma laurea
44:20di tutti gli atenei
44:21è l'università
44:22di Bologna
44:22e proprio
44:23la nascita
44:25delle università
44:26è il primo nucleo
44:27dell'identità europea
44:28proprio perché
44:29si accoglievano
44:30ricercatori
44:30da ovunque venissero
44:32scienziati
44:33indipendentemente
44:34se venivano
44:35da Bologna
44:35da Parma
44:36o da Roma
44:37si accoglieva
44:38chi voleva
44:39lavorare
44:40su quelle discipline
44:41su quei temi
44:43cioè il cuore
44:44dell'università
44:45è l'Europa
44:46e l'Europa
44:46è l'università
44:47quindi
44:48i futuri probabili
44:49caro presidente
44:50Violante
44:51io sono
44:52certa
44:53che se tutti
44:54coloro che hanno
44:55a cuore
44:57e che amano
44:57il nostro paese
44:58fanno la loro parte
45:00le università
45:01le istituzioni
45:02il mondo privato
45:03il mondo industriale
45:04i cittadini
45:05e le cittadine
45:06con per esempio
45:07progetti di scienza
45:08partecipata
45:09ecco se questi
45:10quattro players
45:11se questi quattro
45:12attori
45:13della società
45:14insieme
45:15pensano
45:16a come migliorare
45:17il nostro paese
45:17a come cambiarlo
45:19a come innestare
45:20un processo virtuoso
45:22di crescita
45:23basato sulla scienza
45:25ecco il nostro paese
45:26ha un futuro
45:27più che solido
45:28e più che positivo
45:29e quindi questo
45:31è quello che mi auguro
45:31per il futuro
45:32grazie
45:32bene signori
45:45grazie
45:45grazie Giovanna
45:46per questa lezione
45:47signor Presidente
45:48ringraziamo
45:49per la sua presenza
45:50è un grande onore
45:51per noi
45:52averla qui
45:53grazie a tutti quanti voi
45:54ci vediamo
45:55nel 2027
45:56allora
45:56per le porte
45:57grazie
46:27grazie a tutti
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