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CortometraggiTrascrizione
00:00da un'istituzione finanziaria e bancaria come questa, insomma, ha molte più difficoltà.
00:05Qui, fra il paese di Castagneto, che giustamente ha il nome di Carducci,
00:11innamorato di quel viale di Bolgheri con quello che rappresenta uno dei patrimoni del nostro paese.
00:19All'ombra della torre della Gerardesca, che guardo là, quando fecero il patto con Firenze
00:26per unirsi in quello che era la prospettiva della costruzione in Toscana,
00:29era la fonte di maggiori possedimenti che c'era in tutta la Toscana meridionale.
00:36Qua, insomma, dove c'è storia, c'è cultura, c'è produzione, c'è il fascino del turismo dato dal mare bellissimo,
00:44ecco, il coniugarsi e legarsi a una banca di prossimità così autorevole
00:49che sta diventando forte nella festa del socio, ovvero nell'incontro con i cittadini
00:56che questa banca riesce a rendere protagonisti, 2500 persone passeranno da questa sera,
01:03è insomma un bel miracolo di Toscana, di una Toscana diffusa, come correttamente ci diceva
01:09Cristiano Meoni, ma di una Toscana autentica e vera, di cui io mi sento orgoglioso,
01:16come appunto mi sento orgoglioso nel quadro di questa comunità del ruolo, dell'autorevolezza,
01:22delle competenze che la banca Castagneto ha 115 anni dalla sua Costituzione,
01:29in crescita riesce a esercitare.
01:32E quindi viva Castagneto, viva la Toscana, viva questa banca di credito cooperativo
01:38che è davvero orgoglio vostro, di questa comunità, ma lo è di tutta la nostra regione, di tutta la Toscana.
01:46Grazie a scoperta, in un mondo sempre più globalizzato, della dimensione fisica,
01:53la dimensione del contatto, cioè io quando prima mi sono messo anche a distribuire i giornali,
02:00orgogliosamente direttore del Tirreno, e ho incontrato tanti nostri lettori,
02:04mi sento orgoglioso di questo mio ruolo, cioè il contatto fisico con le persone.
02:08Ricordava Gianni adesso che spesso una banca, adesso vai sul sito, devi mettere una password,
02:16insomma non c'è più il contatto umano.
02:19Ecco, voi avete una storia incredibile, noi l'abbiamo ripercorsa nel nostro inserto,
02:23andando a rovistare nei vostri archivi, nati il 20 marzo 1910,
02:30per opera tra l'altro di un parroco, mi credo, forse dai fondatori,
02:36però poi banca universale, trasversale, democristiani, comunisti, socialisti, tutti, no?
02:43E questo credo sia proprio il valore, la vicinanza al territorio e la capacità di interpretare tutte le sensibilità.
02:49Mi sbaglio?
02:50No, non si sbaglia.
02:51Anzi, innanzitutto volevo ringraziare per la presenza il governatore, la nostra Sandra Scarpellini,
02:57perché comunque ci rendo un onore a questa serata, che è una serata per noi molto particolare.
03:03Il ringraziamento principale va chiaramente a tutti coloro che sono qui stasera,
03:06perché poi sono loro, come diceva giustamente lei, il fondamento di questa realtà.
03:11Cioè la realtà è nata nel 1910 da un manipolo di persone che mai si sarebbero forse immaginate un evento come oggi,
03:20o meglio, l'avrebbero sicuramente sperato, ma con quelle logiche di quel periodo, chiaramente era molto difficile.
03:26Sicuramente era un contesto storico diverso, un contesto che forse si poteva pensare in una città
03:32come, diciamo, l'idea di pensiero, come un sviluppo, perché in un piccolo centro nel Castagneto
03:38pensare a nascere la banca nel 1910 è un'impresa sicuramente ardua da quel punto di vista,
03:44ma evidentemente questo manipolo di persone ha visto giusto.
03:47Erano persone determinate, persone che avevano comunque voglia di fare, ma più che altro, come dico io,
03:54volevano fare qualcosa per gli altri, perché comunque si sono messi in testa un'idea che era un'idea cooperativa,
04:01quindi un'idea dove tutto sommato si lavora per un risultato, ma quel risultato non è l'utile o il guadagno
04:08come risultato finale, perché l'utile o il guadagno è il mezzo per raggiungere poi il fine,
04:14e il fine è riversare sul territorio quello che di bello c'è.
04:18Riprendo un po' le parole che ha detto anche Sandra, nel momento in cui ci diceva che la banca ha delle radici profonde,
04:23ma ha delle fronde alte, delle fronde che svettono a un certo punto di vista.
04:27Io ho fatto una similitudine nell'articolo del vostro inserto, paragonando questo viaggio immaginario del fondatore,
04:34Don Celestino, a un incontro surreale, a oggi passando dalla banca, dove poteva entrare,
04:40entrare e intrattenersi con il direttore, con i collaboratori, e quindi mi sono immaginato
04:45cosa avrebbe pensato di fronte a quella che era la logica di oggi, rispetto a quella che lui aveva visto a quei tempi.
04:52Beh, sicuramente si sarebbe spaventato.