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Trascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:30Salve a tutti, oggi vi vorrei parlare di un fenomeno in espansione, ossia il fenomeno
00:42dei baby killer. Questo fenomeno attraversa la nostra società con un incipit di evoluzione
00:51circa del 35%. Allora parliamo di azione criminale commessa per mano di un minore, cioè nell'età
01:04evolutiva. In questa fase e soprattutto in questa sede cercherò di dare una definizione
01:12specifica del fenomeno, ossia si definisce fenomeno omicidiario per mano di un minore
01:21quell'azione commessa nell'età evolutiva. Sappiamo che questo comportamento viene adottato
01:29nel momento in cui il minore attraversa una fase di sviluppo quali dai 14 fino ad arrivare
01:40alla maggiore età. Da un punto di vista giuridico sappiamo che per essere considerati perseguibili
01:50a livello giuridico è necessario che il minore abbia 14 anni in su. Quindi è fondamentale
02:00questa caratteristica a livello giuridico. Mentre se vogliamo analizzare gli aspetti criminologici
02:08che attraversano e che quindi si inseriscono in questa fattispecie ritroviamo un comportamento
02:17dedito appunto da parte del soggetto che decide di commettere un'azione omicidiaria quindi
02:28come una soglia di non ritorno. Mi viene posta spesso questa domanda dicendo che differenza c'è tra
02:37una persona che si comporta in maniera violenta e un'azione omicidiaria commessa soprattutto quando
02:47viene commessa da parte di un minore. Beh c'è una differenza. Allora l'azione violenta viene commessa
02:54quindi per mano di un soggetto che ha delle problematiche indubbiamente ma delle problematiche
03:04possono essere antisociali, possono essere relativi al passato dell'individuo in quanto magari soggetto
03:14a violenze e di conseguenza inizia così il periodo di devianza iniziale nei confronti della persona
03:24che decide di commettere delle violenze. Ma sostanzialmente chi compie l'azione omicidiaria decide di
03:35superare la soglia e di dedicarsi a un comportamento criminale che di conseguenza è un punto di non
03:47ritorno. Che fattori diciamo di rischio si possono appunto riscontrare oggi? Beh nell'ambito sociale
04:00bisogna fare attenzione ai comportamenti dei minori. Appunto parliamo in tenere età. Questo fenomeno si
04:11riscontra soprattutto valutando, studiando il contesto in cui si trova la persona, se studiando anche il
04:22pregresso del passato, quindi valutando se è un soggetto che è avuto o ha dei comportamenti
04:34violenti o qualcuno dei familiari ne ha commesso su di lui. Quindi non c'è una definizione o un
04:51allarme preciso che ci fa valutare il contesto, ma bisogna tenere in specifico riferimento l'azione, il
05:03comportamento, se eventualmente i ragazzi che cominciano ad comportarsi in maniera violenta
05:14diano un allarme inizialmente. Quindi attenzione come si comportano con i propri pari, attenzione come
05:26si comportano con i familiari. Io oggi vi vorrei parlare in sintesi di un comportamento accaduto
05:34tanti anni fa, un omicidio commesso appunto dai minori, sicuramente ricorderete di Erika e Omar,
05:42uccisero appunto il genitore e di conseguenza la madre della ragazza. Sostanzialmente questo
05:55comportamento antisociale, un comportamento quindi tendente a non contenere la rabbia adolescenziale,
06:10lì c'è stato un surplus di emozioni che hanno portato, emozioni negative, che hanno portato poi
06:19alla condotta criminale. Quindi è fondamentale valutare prima di ogni singola azione, valutare i
06:31fattori di rischio. I fattori di rischio sono appunto quelli sociali, i fattori di rischio sono quelli
06:37ambientali, cioè con chi si relaziona un minore e come si comporta nella società, come si comporta
06:47nella scuola, ci sono dei comportamenti che lo estraneano dalla quotidianità, tutti questi sono
06:58degli allarmi che non devono far pensare che un minore possa compiere un'azione diciamo così grave,
07:07però possono mettere in risalto delle criticità che possono essere curate alla base, nel senso
07:16parlando proprio del termine degli aspetti criminologici dell'azione. Quindi il ragazzo
07:29violento probabilmente ha un fattore di rischio pari a quello del ragazzo omicida. Hanno delle
07:43devianze entrambi ma la differenza è questa, cioè il ragazzo omicida decide di commettere un ulteriore
07:53passo e questo passo è una devianza e un'alienazione affettiva talmente grande che lo rende privo di
08:05emozioni privo di empatia al tal punto da quindi commettere un'azione nei confronti di un familiare, di un amico, di un
08:18conoscente, di una persona che non ha mai conosciuto. Quindi l'essenza di empatia porta poi a un comportamento
08:27deviante di questo tipo nell'ambito criminologico per cui è fondamentale quindi attribuire, comprendere
08:38le prime devianze, i primi sintomi, cogliere queste caratteristiche per poter valutare se poi la persona
08:48nell'ambito giuridico è capace di intendere, di volere nel momento in cui commette l'azione omicidiaria
08:55perché sappiamo che anche i minori ovviamente sono perseguibili a livello giuridico come dicevo prima
09:04dai 14 anni in su sempre valutando la capacità, quindi l'azione e la volontà al momento dell'azione omicidiaria
09:16cioè l'azione viene commessa con consapevolezza? Se sì allora questo comportamento deviante è stato maturato
09:26sviluppato dal minore e allora perseguibile a livello giuridico, altrimenti ci sono delle problematiche psitiche
09:34che ovviamente non danno la possibilità di attribuire l'azione volontaria, quindi di assumere il rischio della condotta
09:45e quindi da un punto di vista giuridico si apre uno scenario quindi di non punibilità
09:51poiché questa condotta appunto non può essere punita, quindi questa è una differenza sostanziale
10:02da un punto di vista giuridico e da un punto di vista criminologico occorre valutare la condotta del minore
10:13sia nella condotta sociale e sia nella condotta individuale per poter capire se ci sono appunto delle situazioni
10:25quindi da prevenire prima che succeda quindi il passo evolutivo purtroppo in negativo, quindi l'azione omicidiaria
10:34A casa di amici, il salotto di Radio Roma

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