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Intervista al Ct della nazionale di Rugby Gonzalo Quesada
Trascrizione
00:00Allora, mister Chesara, un bagno di folla a Palermo col futuro del rugby, visto che ci sono tanti bambini, quanto è importante per il movimento italiano?
00:09Tantissimo, la mia presenza non è solo per fare finta, ma davvero perché tutta la federazione c'è una vera intenzione e obiettivo di vedere come aiutare il sud dell'Italia a sviluppare un po' più il rugby, avere un po' più di bambini,
00:25quindi non è la mia prima visita, sono andato già a tante regioni, soprattutto nel sud, sappiamo che la grande sfida sono gli impianti che mancano in campi di rugby club,
00:40che la cosa più importante è difficile, il rugby si sviluppa almeno come altri sport, ma è molto importante avere un club che è un posto di pertenenza,
00:49Manca la casa, ecco!
00:51Socialmente, tra il clubhouse, il campo, dove ci ritroviamo, i ragazzi per giocare, i bambini per crescere, i genitori, gli allenatori per condividere un momento,
01:01per avere uno spazio che diventa il nostro posto di referenza, di pertenenza, e così si creano un po' i legami che abbiamo bisogno,
01:12perché dopo questi club si sviluppano, quindi oggi per me era, come tutti questi ultimi tempi, tutto quello che posso fare per tutto il movimento lo faccio,
01:24io, la mia missione principale è la nazionale, per il corto termine, ma so che ti voglio davvero aiutare come posso,
01:32la piccola cosa che posso fare, tutto il tempo che posso è accompagnare tutto il movimento a tutti i livelli,
01:40e so quali sono le sfide, non vengo da un paese dove le cose sono facili, ho visto le due, perché vengo d'Argentina,
01:49dove anche i club si sviluppano soli, le comuni non sono qua per aiutare.
01:54C'è molta similitudine tra le regioni del sud e l'Argentina.
01:58Sempre sono un gruppo di pazzi che prendono in mano questo, che senza tanto aiuto delle comuni,
02:06e provano.
02:07Una missione, ecco.
02:10E vengo anche dalla Francia, dove dopo 25 anni in Francia, dove tutto è più strutturato,
02:15il rugby è un sport molto importante nel paese, ci sono tanti aiuti, quindi,
02:22nelle due casi si vede che non dobbiamo cercarsi alibi,
02:27spingere per avere gli implanti, una volta che abbiamo gli implanti e il rugby cresce, è sempre così.
02:33La nazionale sta spingendo il rugby, anche a livello di Giovanni e tutti questi bambini,
02:39effettivamente qui in Sicilia è tanto successo.
02:42Lei pensa che riusciamo a spingere ancora di più con successi del rugby?
02:48Sì, diciamo che oggi la nazionale italiana fa sfide grandissime perché gioca contro squadre di altissimo livello,
02:58dove sono tantissimi giocatori professionali, con infrastrutture incredibili,
03:03quindi sono sempre sfide molto più grandi.
03:06Ma noi con la nazionale abbiamo scelto un proposito, un'identità, una cultura di lavoro,
03:13e questo proposito è quello di ispirare quelli che ci seguono
03:18e per me questa è la missione della nazionale, aiutare non solo con i risultati,
03:25ma anche con la performance, con lo spirito, con il carattere che mettono in campo,
03:29ispirare per aiutare i genitori a spingere per avere più dei bambini che hanno voglia di giocare al rugby.
03:37Oggi tra Skinner che gioca, che fa quello che fa in tennis o altri sport,
03:44sempre i ragazzi guardano dove possono ispirare.
03:49Hanno gli esempi, hanno gli esempi.
03:51Quindi la nostra nazionale per il loro comportamento in campo possono ispirare,
03:57e credo che la missione più grande che abbiamo oggi con la nazionale è quella.
04:01giornate come oggi sono, è vedere tutto perché in me vedo tutta la voglia di condividere con la nazionale un momento
04:13e questo è un momento molto importante, credo, molto bello.
04:18Prospettive per l'Italia nei prossimi campagni estivi.
04:23Credo che adesso siamo arrivati a un punto che parliamo tanto con la federazione
04:28perché non abbiamo i budget per davvero competere contro le grandi squadre,
04:34quindi con i budget che abbiamo, con le condizioni che abbiamo,
04:39cerchiamo come fare per fare un passo di più.
04:42Oggi è difficile, abbiamo un gruppo redotto di giocatori che sono in Italia,
04:47tantissimi che sono fuori d'Italia, questo rende la preparazione molto difficile.
04:55Abbiamo un bello posto dove allenarsi, prepararsi dentro del CONI a Roma,
05:00ma dobbiamo ancora vedere come lo avviciniamo di quelle che sono le condizioni di preparazione
05:07di altre nazioni per non allontanarsi tanto.
05:11Oggi lavoriamo con tutta la federazione, c'è una vera squadra all'interno
05:16per il stesso modo che io vengo ad aiutare tutto il movimento anche nel studio d'Italia,
05:22vedere come facciamo per mettere la nostra nazionale in condizione di continuare a crescere
05:27perché adesso siamo arrivati a un punto che se non possiamo aiutare un po'
05:32nelle condizioni di preparazione sarà difficile,
05:36dobbiamo cercare come fare per avere più dei giocatori che rimangono in Italia
05:40per averli con noi e non averli tanto tempo a disposizione.
05:45Non c'è una grande competitività?
05:48No, la competizione va bene, le due franchigie lavorano benissimo,
05:53il Serie Elite è un buon campionato anche,
05:56ma oggi quando giochi in Irlanda tutti i giocatori sono in Irlanda,
05:59Francia tutti i giocatori sono in Francia,
06:01l'Unterra è lo stesso, quindi loro sono a disposizione tutto l'anno,
06:05fanno raduno su raduno su raduno per preparare queste partite,
06:09quindi hanno un tempo insieme in centri di allenamento di altissimo livello
06:15e fanno che tutto questo tempo in condizione ideale fa che noi avviciniamo.
06:21Diciamo che avere queste condizioni, quindi avere una squadra con tanti giocatori
06:27che giocano allo stesso campionato aiuterebbe a ravvicinarsi?
06:31Sì, il Serie Elite deve avere più di tempo a lavorare insieme,
06:34ma noi ci adattiamo, non ci sono alibi,
06:37sono solo sfide che dobbiamo trovare noi come fare
06:39per tenere un po' la distanza e senza lasciare...
06:44salire il gradino, riuscire a farlo!
06:45Grazie!

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