- 16/05/2025
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti e tutte, allora noi proseguiamo entrando sempre più nel vivo di queste grandi tematiche che stiamo affrontando e ci occupiamo adesso di leadership al femminile, esperienze di successo tra produzione agroalimentare, cultura di impresa e strumenti di crescita economica.
00:19Quindi sarà un bel momento per legare tante cose che secondo me sono emerse in tutti gli interventi precedenti parlando quindi sia di aspetti finanziari ma anche di esperienza diretta di donne che in questo ambito lavorano e che studiano.
00:36Adesso vado a introdurre le ospiti che facciamo parlare soprattutto loro. Allora partirei da Cecilia Bavera che è responsabile direzione territoriale Emilia Est Romagna Biper qui con noi eccola benvenuta e proseguiamo con Silvia Carpio che è una professionista che poi è anche coordinatrice della rete regionale delle donne dell'ortofrutta e ci racconterà qualche cosa di più di questo
01:04e poi proseguo con Sara Bosi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari della nostra Università di Bologna. Benvenuta.
01:15Ecco allora io comincio intanto a passare qualche... ah no gli microfoni li avete? Ne volete prendere un altro? Ecco non sono mai abbastanza.
01:24E allora dicevo facciamo un dialogo un po' più voce poi una chiacchierata fra tutti questi ambiti perché abbiamo per l'appunto alcune di voi che di questo settore insomma sono protagonisti
01:34e l'esperienza di Cecilia ovviamente che insomma che ci racconterà invece il suo ambito più specifico. Facciamo un primo giro di interventi e poi vi chiedo qualche cosa di più insomma su quello di cui vi occupate.
01:51Ecco io partirei proprio per l'appunto da Cecilia quindi come si costruisce questa leadership al femminile? Parliamo oggi un po' di testimonianze, raccontiamo proprio qualche storia.
02:02in un ambito come il suo. Grazie. Allora sicuramente l'ambito economico non è protagonista di una grande leadership femminile
02:12ma credo che sia bello anche cercare di contaminare quello che è il mondo dell'economia, il mondo della banca, il mondo dell'imprenditoria giovanile e femminile.
02:22Quindi un po' da sempre ho cercato di essere protagonista mettendo a terra quelle che sono un po' le logiche del fare,
02:29del fare insieme, del trasmettere anche la capacità di fare un po' cordata, di fare figliera giusto per stare nei termini dell'agribusiness.
02:41E mi piace ricordare quanto le donne possano essere concrete, determinate e dall'altra parte anche un po' fantasiose nell'essere coerenti con quello che poi ci viene chiesto all'interno del mondo.
02:52Quindi credo che essere leadership al femminile voglia dire conciliare quelli che sono gli impegni.
02:59Nel mio caso specifico non nascondo che gestisco ovviamente anche quello che è l'impegno familiare.
03:07Lavoro a Bologna con la famiglia che vive in Lombardia.
03:10Quindi si governano fin da sempre questi equilibri che poi ci portano ad essere anche un po' una testimonianza attiva nel trascinare anche dalla nostra parte quelli che sono le ragazze più giovani
03:21e nel trasmettere quella che è la voglia del come e del cosa.
03:25Perché poi di fronte a questi stimoli si riesce davvero ad arrivare oltre a quelle che sono le difficoltà anche un po' del quando.
03:34Se si ha la concretezza, il desiderio di essere efficaci nella quotidianità con il come e con le idee si riesce poi ad avviare quelli che sono anche i progetti di imprenditoria.
03:48E credo poi di aver incontrato nel corso della mia carriera professionale tantissime donne imprenditrici che sono state anche delle leadership, delle visionarie
04:00che hanno un po' trasmesso quelle che sono un po' le capacità di essere parte di un mondo dove si deve convivere ovviamente con tutti quelli che sono i modelli che ci vengono richiesti.
04:10Grazie allora di questa sintesi di questa vita divisa spesso fra più fronti perché questo è bene ricordarlo.
04:24Allora passerei la parola adesso a Silvia Carpio che ha un'esperienza professionale devo dire molto interessante perché ha affrontato,
04:34insomma si è trovato a lavorare in diversi ambiti prima di approdare qui in un'azienda al mondo dell'ortofrutta, insomma.
04:43Siamo nel Ferrarese, nel gruppo Mazzoni.
04:47Ecco allora io le chiederei come mai dopo varie esperienze professionali ha deciso di fermarsi proprio in questo?
04:53Ci racconta un po' la sua esperienza.
04:55Grazie Letizia, io ringrazio innanzitutto gli organizzatori perché è un evento bellissimo
05:03e se mi consentite vorrei dare un consiglio per il futuro perché credo che questo ne avrei parlato dopo ma mi sento di doverlo dire adesso.
05:15Uno dei mali del nostro settore è la mancata comunicazione.
05:22Noi siamo bravissimi, prima abbiamo ascoltato delle illustre persone, ricercatori, imprenditori, le istituzioni.
05:32Siamo molto bravi a raccontarcela tra di noi ma manchiamo di comunicazione, comunicazione verso l'esterno,
05:40una comunicazione ottimista, di valorizzazione e questo purtroppo è la causa della mancata cultura del cittadino italiano,
05:50di quanto è importante il nostro settore, di quanto pesa sull'economia del Paese
05:57e questo è uno dei motivi per i quali, e ne abbiamo parlato tanto prima, mancano le risorse umane.
06:04Non mancano solo i giovani, mancano in generale.
06:07In ogni step della filiera noi facciamo fatica a trovare delle risorse umane che si possano impegnare a valorizzare il 4% del pilo italiano
06:21perché è questo quello che vale la nostra ortofrutta.
06:25Per quanto riguarda me ho poco da raccontare, nel senso che io sono una donna, lavoratrice, sono mamma,
06:31mi sono trovata 16 anni fa nella condizione di aver perso un lavoro
06:37e nel territorio ferrarese, essendo una provincia abbastanza piccola ma molto sviluppata a livello proprio dell'ortofrutta, dell'agricoltura,
06:48ho avuto questa bellissima chance di entrare in un gruppo che vive per la terza generazione nel settore,
06:56è un'azienda non locale, Mazzoni è una famiglia ma con una lungimiranza
07:05che gli ha consentito di avere tuttora un risvolto, una conoscenza a livello internazionale.
07:18Io all'interno di questa azienda mi occupo di internazionalizzazione e soprattutto coordino e gestisco per il gruppo i prodotti a marchio
07:29perché anche nel nostro settore esistono delle referenze che portano e che vengono valorizzate attraverso il brand.
07:39Questo tipo di attività è molto entusiasmante, molto coinvolgente, mi prende molto tempo perché ovviamente significa viaggiare
07:53perché sono, come ho detto prima, sono progetti internazionali che ti mettono e ti consentono di confrontarti quotidianamente
08:01con altri areali e bacini di produzione, quindi altre esperienze, altre criticità o le stesse criticità, quindi trovare delle soluzioni
08:10di tipo commerciale, produttivo, insieme.
08:17Che cosa ha di più questo lavoro rispetto alla mancanza dell'ortofrutta nostra in generale se parliamo della produzione italiana?
08:28Questi progetti sono sostenibili, riescono a dare sostenibilità alla filiera, quindi alla produzione, alla distribuzione
08:40grazie alla progettualità e soprattutto all'aggregazione, aggregazione che come ho detto prima è la cultura
08:51e anche di interscambiare le conoscenze.
08:55Che cosa è una delle forze maggiori di questi progetti?
09:00Non voglio citarli per non fare pubblicità, non so se li posso raccontare, quindi preferisco non fare nomi.
09:06È proprio la comunicazione e il marketing.
09:10Quindi questo, quello che importo sempre in azienda è che purtroppo, e ho iniziato il mio discorso così,
09:22che la comunicazione e il marketing sono fondamentali per sviluppare e favorire la conoscenza dei prodotti
09:33direttamente al consumatore. Quindi direi che al momento ho raccontato più o meno quello che faccio, la mia esperienza.
09:43Sono molti spunti che sarebbero anche da approfondire, in effetti. Vediamo quanto tempo ci resta.
09:49Passerei la parola allora a Sara Bosi, che è un po' il terzo pilastro della chiacchierata che stiamo facendo.
09:59Quindi abbiamo visto che lo studio, la ricerca, l'università, insomma, c'entrano parecchio con l'agricoltura.
10:06Questo è stato un tema già molto affrontato stamattina.
10:09Sì, c'entrano senz'altro. Grazie intanto per l'invito.
10:15Stamattina mi sono ritrovata a ripercorrere alcune tappe della mia vita, nel senso che si è parlato tanto di biotecnologie.
10:25Io mi sono laureata in questo Ateneo vent'anni fa proprio in biotecnologie.
10:30Ai miei tempi, quando mi sono laureata, purtroppo, era ancora forse un ambito molto avanzato,
10:38ma poco conosciuto. Ho avuto la fortuna di intercettare durante l'esperienza di tesi
10:46alcuni personaggi, tipo il professor Dinelli, con cui ho fatto la tesi e con cui ho lavorato per diverso tempo
10:56e lavoro ancora oggi, perché mi hanno fatto appassionare al tema della ricerca.
11:03Facendo biotecnologie era una delle tematiche che potevo approfondire, però sicuramente mettere le mani in pasta
11:12è stato per me molto interessante, soprattutto accorgersi di quanto poteva essere sorprendente
11:23e anche poter studiare questi meccanismi e anche rimanere affascinati a volte dalla perfezione che uno scopre.
11:34Sono molto d'accordo con alcune delle tematiche che sono emerse dalle relatrici prima di me.
11:39Anche il contesto universitario è un contesto complesso e anche, soprattutto per le donne, complicato da conciliare con una vita familiare.
11:53Anch'io sono mamma e quindi a volte è complesso poter pensare di gestire tutte le tematiche contemporaneamente.
12:04Penso che sicuramente per poter rimanere all'interno di un contesto lavorativo di questo tempo
12:11sia necessario essere appassionati a quello che si fa, perché a volte la fatica che viene richiesta,
12:20il fatto di continuamente essere sotto esame, tra virgolette, è sicuramente tanta
12:26e quindi o uno è appassionato a questo lavoro oppure difficilmente può attendere anche tempi molto lunghi
12:41per poter arrivare ad una posizione lavorativa che sia in un qualche modo definitiva.
12:46Penso però che la presenza delle donne sia sicuramente un valore aggiunto.
12:53Questa capacità di fare squadra penso che sia un valore che è nel DNA delle donne, non solo chiaramente,
13:04però penso che la possibilità anche di far vedere i nostri studenti o di far conoscere i nostri tesisti,
13:12i ragazzi che lavorano con noi e che comunque anche loro affrontano le tematiche di una difficoltà,
13:18di un precariato, di una carriera lunga, sia un'opportunità che deve innanzitutto fondare su una passione
13:30e un lavoro ben fatto per poter essere proseguibile.
13:33Grazie, grazie mille anche di questo punto di vista.
13:38Allora andiamo un po' velocemente con un secondo giro,
13:41allora io da cui ripartirei forse da Silvia Carpio per raccontarci qualcosina brevemente
13:48della rete delle donne dell'ortofrutta di cui abbiamo anche credo un filmato.
13:53Sì, la mia presenza qui oggi ha una duplice valenza, rappresentare la Silvia come lavoratrice
14:02ma anche come membro coordinatrice dell'Associazione Nazionale Le Donne dell'ortofrutta,
14:08un'associazione che abbiamo fondato proprio qui a Bologna otto anni fa con un pool di circa 30 donne,
14:15oggi ne contiamo 150, inizialmente eravamo solo donne, poi proprio per abbattere qualsiasi tipo di barriera di genere
14:27oggi chiunque del settore dell'ortofrutta può associarsi alla nostra associazione.
14:37L'obiettivo dell'associazione è proprio quello di creare un network, una squadra di professioniste esperte del settore
14:46dal marketing al vivaio, la produzione, qualsiasi punto della filiera
14:50e con l'obiettivo anche di comunicare, di formare, quindi comunicare tra di noi
14:59ma comunicare come ho già detto prima verso l'esterno, verso il cittadino,
15:03lo abbiamo fatto attraverso dei convegni aperti al pubblico, partecipazione alle fiere,
15:10abbiamo anche realizzato un docufilm che è stato passato in alcune rassegne cinematografiche
15:17proprio per raccontare quello che è il nostro mondo e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle nostre attività.
15:26Però se volete io posso chiedere ai tecnici di raccontare il tutto tramite un piccolo video.
15:56Grazie a tutti.
16:26Grazie a tutti.
16:56Grazie a tutti.
17:26Grazie a tutti.
17:56Grazie a tutti.
17:58Grazie a tutti.
18:00Io ringrazio allora adesso, visto che i minuti stanno ai mesci volando via, allora ritorno da Cici.
18:10Volevo chiedere questo, ma per quello che è la sua esperienza, quindi come fa una donna veramente ad avviare un'impresa oggi?
18:18Quali sono gli strumenti, le possibilità? Si è parlato di un numero di imprenditrici anche in questo settore crescente, ma come si fa?
18:26Allora, la prima cosa che credo sia corretta è quella di avere un'idea.
18:30E dall'altra parte dobbiamo ricordarci che ci sono proprio bandi per l'imprenditoria femminile.
18:35Quello di quest'anno ha un accesso fino al 3 di giugno, quindi fino al pomeriggio del 3 di giugno si può trovare la possibilità di accedere al bando dell'imprenditoria femminile.
18:47Sul sito di Invitaglia ci sono tutte le informazioni di cosa stiamo parlando, di finanziamenti che danno la possibilità di finanziare anche in situazioni di disoccupazione,
18:58quindi anche nel caso di donne che non abbiano un impiego fino addirittura al 90%, con un tetto massimo di 50 mila euro o addirittura se il progetto supera i 100 mila euro,
19:10anche con un tetto superiore che arriva fino ai 100 mila euro, con obiettivamente un intervento significativo che può arrivare al 90, all'80 o al 50% di quello che è il progetto.
19:23Quindi la prima regola base che vale per tutti, io dico per gli uomini e anche per le donne, è quello di avere l'idea e di avere il desiderio e la concretezza di volerlo realizzare,
19:33perché essere imprenditrici e essere imprenditori vuol dire un po' questo. Dall'altra parte ci sono ovviamente questi strumenti che rendono il tutto più sostenibile
19:43e poi il ruolo della banca è quello anche di comprendere, di valorizzare i progetti più importanti ed essere a fianco delle imprese, degli imprenditori, dei territori,
19:52anche valorizzando quelli che sono gli ulteriori strumenti di credito, di filiera che abbiamo accennato anche prima.
19:59Sicuramente i bandi in questo momento ci danno un apporto importantissimo anche perché sono accessibili anche alle più giovani.
20:08Questo dell'imprenditoria femminile credo che sia davvero da tenere in considerazione e anche da promuovere all'interno di un contesto come questo.
20:18Grazie mille. Allora, ci è rimasto proprio un minuto per un ultimo passaggio con Sara Bosi.
20:28Allora, se dovessimo pensare quindi quali sono gli ambiti adesso proprio di ricerca della nostra università più attuali, più urgenti, più che sta seguendo, insomma, lei,
20:40o comunque che avranno magari una traduzione pratica proprio in questo prossimo futuro?
20:46Ma senz'altro, come abbiamo sentito anche prima, il tema del cambiamento climatico è un tema che ci sta interessando moltissimo,
20:56non solo dal punto di vista appunto dello studio delle tecnologie, dell'identificazione di nuove varietà,
21:02ma anche pensare come poter sfruttare magari culture che non sono tipicamente le culture dei nostri areali,
21:11ma aprirsi anche a materiali genetici nuovi, ecco. Credo che in tutto questo, così come il tema anche della resilienza,
21:21della sostenibilità di cui si è tanto parlato, credo che in tutto questo la grande opportunità sia creare comunque,
21:27come dicevamo, delle filiere che possano supportare poi questa innovazione, perché senza di questo qualunque innovazione
21:35farebbe fatica a essere attuata e attuabile.
21:40Grazie mille, grazie al tempo è finito, alle nostre ospiti per i punti di vista che ci hanno portato.
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