00:00Nel Lazio sono sempre di più le coppie che fanno ricorso alla procreazione
00:04medicalmente assistita.
00:06Secondo i dati del Ministero della Salute, il numero dei bambini nati
00:09grazie a queste tecniche è quasi raddoppiato in due anni. L'aumento è
00:13legato all'incremento del 63% nei cicli di trattamento rispetto al
00:182016. Il Lazio è seconda regione in Italia per il numero di procedure
00:22eseguite, rappresentando il 14,3% del totale nazionale, un dato
00:27che riflette la crescente richiesta di trattamenti e la qualità delle
00:31strutture disponibili. Attualmente sono operativi 36 centri specializzati, di
00:36cui 28 offrono tecniche avanzate, come la fecondazione in vitro e la donazione di
00:41gameti. Questo dato, che sembra un dato numerico, rinvia a dei cambiamenti
00:45profondi nella società italiana, ma ci sono due fattori che si legano e quindi
00:51determinano questo aumento. Il primo è il miglioramento delle tecniche mediche,
00:56della tecnologia medico-scientifica. Per esempio parlo del problema della
01:00crioconservazione degli ovuli, perché anche quello è un dato che sta crescendo.
01:05A ricorrere alla conservazione degli ovuli, sono giovani donne che però
01:10pensano in quella fase della loro vita, quando hanno degli ovuli particolarmente
01:14vitali e quindi con maggiori probabilità che l'impianto nell'utero possa poi avere
01:20successo, sentono però di non avere le condizioni sociali ed economiche
01:26per poter poi affrontare una gravidanza, portarla a termine e avere un bambino.
01:30Le principali strutture pubbliche includono l'ospedale Sandro Pertini,
01:34il Policlinico Umberto I e il San Filippo Neri. La presenza di gente all'avanguardia
01:38e l'elevata richiesta confermano il Lazio come uno dei principali poli per la
01:43fecondazione assistita in Italia.