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  • 7 mesi fa
Per tre giorni, dal 17 al 19 marzo, le lezioni dell'università di spostano delle aule alle piazze. È la protesta organizzata da Assemblea Precaria Universitaria Pisa e il movimento studentesco contro i tagli agli Atenei e contro la riforma Bernini. «Vogliamo riportare l’università pubblica al centro della nostra città per ribadire la sua importanza e far sapere all’intera cittadinanza pisana che l'università è sotto attacco» spiegano i precari.«Da un lato, viene ulteriormente ridotto il finanziamento all’università pubblica. In un contesto di già grave sottofinanziamento, dal governo sono arrivati, nell’ultima manovra finanziaria, 800 milioni di tagli per i prossimi tre anni. A Pisa, questo si è tradotto immediatamente nel blocco delle assunzioni, nei tagli ai servizi svolti dal personale esternalizzato (come biblioteche, pulizie, portierato) e al numero di borse di dottorato. I tagli porteranno anche a un ulteriore aumento delle tasse universitarie e a una sensibile riduzione del diritto allo studio, rendendo l'università pubblica sempre più inaccessibile». Altro «attacco» secondo i precari è costituito dal ddl 1.240, la cosiddetta Riforma Bernini sul precariato, attualmente in attesa di arrivare in Parlamento: «Scarica i tagli sui diritti di chi l’università la manda avanti: ricercatrici, ricercatori e docenti precari, che sono il 40% del personale accademico».Dopo varie proteste e manifestazione prima della mobilitazione nazionale del 20 marzo i precari di Pisa hanno deciso di organizzare lezioni all'aperto, in piazza Cavalieri e in largo Ciro Menotti, tenute da oltre 30 docenti dell’Università di Pisa (sia precari sia strutturati).«Portiamo in piazza la didattica e la ricerca perché crediamo nel suo valore e perché è giunto il momento di invertire un processo trentennale di smantellamento dell’università, sempre più dipendente da finanziamenti privati, che non corrispondono all’interesse generale. Un processo che comporta

l’ulteriore svuotamento dei nostri atenei, con migliaia di precarie e precari che continueranno ad emigrare. E con studenti e studentesse che, di fronte a costi sempre più esorbitanti, saranno costretti a scegliere un’istruzione telematica. Crediamo che questa lotta non riguardi solo la comunità accademica. Il ridimensionamento e la privatizzazione dell’università negano il suo servizio alla società tutta, rendendola un luogo per elites che fa gli interessi solo di pochi. Con le lezioni in piazza, vogliamo portare l’attenzione sulla privatizzazione e precarietà su cui si basano i nostri atenei e rimettere al centro il ruolo della ricerca pubblica e le condizioni di lavoro di chi ogni giorno la porta avanti».

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Trascrizione
00:00Nei giorni di oggi, domani e dopo domani, Ass. Precario Universitario e Appuntamento Studentesco di Precario all'Università organizzano diverse lezioni interne.
00:09Dobbiamo riportare l'Università pubblica al centro della nostra città per ribadire la sua importanza e per sapere all'intera cittadinanza che l'Università è sottoposta.
00:18L'attacco in corso all'Università pubblica può essere osservato su almeno due aspetti.
00:23Il paglio dei finanziamenti e una riforma del precariato della risposta.
00:27Da un lato viene ulteriormente ridotto il finanziamento all'Università pubblica.
00:31In un contesto di già grave sottofinanziamento, dal governo sono arrivati, nell'ultima manovra finanziaria, 800 milioni di tagli per i prossimi tre anni.
00:39A Pisa, questo si è già tradotto nel blocco delle assunzioni nei tagli ai servizi svolti dal personale esternalizzato e al numero delle borse di dottoressa.
00:47I tagli porteranno anche a un ulteriore aumento delle tasse universitarie e a una sensibile riduzione del diritto allo studio,
00:53rendendo l'Università pubblica sempre più inaccessibile.
00:57Il secondo fronte dell'attacco riguarda l'ennesima riforma del precariato universitario.
01:01Il DDL 1240 arresta Bernini, attualmente in attesa di arrivare in Parlamento, scarica i tagli sui diritti di chi l'Università la manda avanti,
01:10ricercatrici e ricercatori e docenti proprietari, che sono al momento il 40% del personale accadente.
01:16Da decenni l'Università pubblica si regge sullo sfruttamento di persone costrette a saltare di contratto annuale in contratto annuale,
01:22cambiando città di continuo e senza ferie, malattie o alcune piscine.
01:26Ci preoccupa sapere che la CREWI, la Conferenza dei lettori delle Università italiane,
01:30sia più volte espressa favorevolmente a questa riforma, che introduce nuove figure precarie,
01:35senza contratti digni e dosi, né garanzie di inserimento ad un orden.
01:39Di fronte a questo scenario, la comunità studentesca e precaria dell'Università si è mobilitata a partire dallo sforzo pubblico.
01:46Ricordiamo che queste stesse strade e piazze sono state popolate da migliaia di studenti,
01:50lavoratori e lavoratrici universitarie, durante lo sciopero generale dello scorso 29 novembre.
01:55E ricordiamo l'Assemblea Nazionale dell'Assemblea Precaria Universitaria,
01:59che ha riunito a febbraio a Bologna più di 400 ricercatori e ricercatrici da tutta Italia.
02:04È là che ci siamo dati appuntamento per un marzo di mobilitazioni,
02:07che ha visto nelle scorse settimane assemblè i numerosi dipartimenti veduti nei tisani.
02:12Le lezioni in piazza sono parte di questa mobilitazione,
02:15che culminerà in un appuntamento nazionale sui territori il prossimo giovedì 29 novembre.
02:19Con questo ciclo di lezioni in piazza,
02:21oltre 30 docenti dell'Università di Pisa, sia precari che strutturati,
02:25hanno risposto al nostro appello e deciso di prendere posizione
02:28contro l'attacco del governo all'università pubblica
02:31e di manifestare in piazza la loro contrarietà,
02:33portando fuori dalle aule e nelle strade le loro normali lezioni.
02:39Portiamo in piazza la didattica e la ricerca, perché fidiamo nel loro valore
02:42e perché è giunto il momento di invertire un processo trentennale di smantellamento dell'università,
02:47tanto che dipendenti da finanziamenti privati, che non corrispondono all'interesse generale.
02:51Un processo che comporta l'ulteriore svuotamento dei nostri penei,
02:54con migliaia di precarie e precarie che continueranno a dimigrare,
02:58con una comunità studentessa che, di fronte a quasi sempre più esfertitanti,
03:02sarà costretta a scegliere un'istruzione telematica.
03:04Crediamo che questa lotta non riguardi soltanto la comunità accademica.
03:08Il ridimensionamento e la privatizzazione dell'università negano il suo servizio alla società sviluppata,
03:13prendendola a luogo per il risveglio, che fa gli interessi solo di corto.
03:17Con le lezioni in piazza vogliamo portare l'attenzione sulla privatizzazione e precarietà,
03:22su cui si basano i nostri penei, e rimettere al centro il comodo da ricerca di vita
03:26e l'equilibrio di lavoro che ogni giorno la porta avanti.
03:29L'università è parte fondamentale del fisco sociale e dell'economia di vita.
03:33Abbiamo già sperimentato durante la pandemia lo svuotamento della città
03:36causato dalla didattica a distanza, e senza un'università pubblica in salute
03:40il fisco si svuoterà, questa volta per lungo termine.
03:43Noi non ci stiamo, e continueremo a popolare e difendere convintamente l'università pubblica.
03:48Vogliamo veri contratti di lavoro, a partire dal dottorato.
03:51Vogliamo la stabilizzazione delle migliaia di precari e precarie.
03:54Vogliamo piani di raccoltamento regolari e adeguatamente finanziati per le generazioni a venire.
03:59Vogliamo condizioni di lavoro di lungo solde e stabili per chiunque lavori in università.
04:03Vogliamo il refinanzamento del sistema universitario pubblico e del diritto allo studio universitario.
04:08Chiediamo a chi vive, studia o lavora a Cusa di unirsi alla nostra lotta
04:12e scendere in piazza con noi per rivendicare la giusta dignità
04:15per il lavoro di ricerca svolto dalle precari e dai precari dell'università
04:18e per il lavoro essenziale svolto attualmente dal personale esternalizzato, senza potere.
04:23Con queste fine giornate di lezioni in piazza, costruiamo una grande alleanza trasversale
04:28per la giornata di mobilitazione del 20 marzo,
04:31in cui tutte le componenti della comunità accademica si mobiliteranno insieme
04:34contro il refinanzamento dell'università pubblica,
04:36contro la riforma del preruolo
04:38e per un'università libera dal logico di prefitto e di guerra.
04:42Giovedì ci vediamo in piazza dei Cavalieri alle ore 10 per una manifestazione pubblica.
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