Giubileo a Siena, gli auguri del Vescovo per gli operai Beko

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00:00La nostra famiglia era Gesù adolescente e non potevo non pensare appunto a quella fascia d'età che caratterizzano anche tantissimi i nostri ragazzi e che comunque è anche molto problematica, per cui ragazzi, genitori.

00:15Il primo messaggio, il Vangelo, non io, cioè io ho provato solo a raccontare il Vangelo e ad applicarlo un po'.

00:21Ma poi c'era tutto il grande tema del Jubileo del Giuglielo della Speranza che oggi abbiamo aperto e che quindi ci invita non solo a camminare insieme, perché questo ormai l'abbiamo sentito detto e lo vedremo chissà per quanto tempo, speriamo,

00:37ma proprio ad affrontare i problemi uno ad uno e a provare insieme a risolverli, non ultimi questi problemi legati purtroppo all'occupazione che qui anche nel nostro territorio si sta toccando abbastanza con mano e concretamente la crisi.

00:53I lavoratori sono venuti loro a trovarmi la vigilia di Natale, mi hanno anche regalato la pettorina che poi insomma si è vista un po' anche sui giornali e allora abbiamo detto, sempre così volontariamente perché ho detto che i vaghi la sentite di venire, di venire anche insieme, come volete, se volete venire sparsi, se volete venire in gruppo.

01:13Allora hanno chiesto, hanno scelto questa formula, perché? Qual è il punto? Non dobbiamo far decadere, non dobbiamo abbassare la guardia da questa crisi, non sappiamo come andrà a finire, però noi li chiamo al fatto che battendo il ferro costantemente insieme qualcosa possa svuoversi e poi le trattative, tutto quello che c'è da fare si è fatto e si dovrà continuare a fare e spero, mi auguro, sempre in accordo con le istituzioni, con quelle proposte poi a certi tipi di dialoghi e di incontri.

01:44Che la speranza non delude, no?

01:48Assolutamente no, come dice San Paolo e come il Papa ha voluto riprendere, la speranza non delude, ma la speranza va coltivata come tutte le virtù, come tutte le cose che riguardano il Vangelo, da sole, perché Dio fa questa scelta strana, discutibile, ma sua, non fa mai niente da solo, sceglie sempre di fare qualcosa insieme a noi e quindi dobbiamo esserci, dobbiamo collaborare altrimenti non si parte.

02:13L'augurio è questo, ma io penso che ce la faremo.

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