Step: "La stampa fatica ancora a puntare il dito contro l'uomo violento"

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Transcript

00:00Stiamo analizzando come Università e come team di ricerca i dati di come la stampa rappresenta

00:08la violenza maschile alle donne dal 2017 ad oggi. L'Osservatorio Stef Ricerca e Informazione

00:13nasce un anno fa. I dati ci dicono, abbiamo presentato 50 mila dati, l'analisi è veramente

00:19su dati imponenti, ci dice che sta cambiando lentamente qualche cosa. La violenza maschile

00:25alle donne è il frutto di un diverso rapporto di potere tra uomini e donne, di una simmetria

00:31del potere. Tutto questo produce un certo tipo di cultura, di stereotipi e pregiudizi

00:36che noi poi abbiamo ritrovato sulla stampa. Sulla stampa si fa ancora fatica a puntare

00:41il dito sull'uomo violento, si continua a pensare ogni tanto, troviamo ancora parole

00:47come raptus o i suoi equivalenti funzionali, anche se c'è però un miglioramento rispetto

00:54alla prima fase dell'osservatorio. Io ritengo fondamentale la partecipazione degli uomini

01:00alla lotta per l'eliminazione della violenza di genere, perché se cambiamento culturale

01:06deve essere, il primo cambiamento culturale è capire che il tema della violenza di genere

01:11riguarda le donne come vittime, ma riguarda gli uomini come protagonisti, attori, come

01:18responsabili di quella violenza e quindi gli uomini si devono sentire chiamati in causa

01:24e devono partecipare a questo cambiamento culturale.