00:00Se consideriamo invece un arco di tempo maggiore, proprio oggi abbiamo incontrato con Cotarelli che abbiamo chiamato a gestire tutta la spending review, noi possiamo contare nell'arco di tre anni su recupero di 30 milioni di lire, l'obiettivo è 32.
00:18Tutti i soldi che vogliamo mettere soprattutto in quegli elementi che ci rendono poco competitivi, a partire dal numero fiscale.
00:28Non sembra un politico della prima Repubblica o della seconda, la mia risposta è americana e la domanda che le faccio è molto semplice.
00:56quindi i governi di destra e di sinistra, si prevede crescita e riduzione dell'espensazione. Quello che avviene è che la riduzione dell'espensazione non si atto come si dovrebbe,
01:08ma come si dovrebbe invece la crescita sempre da quella che si attende. Lei pensa che con questa instabilità , che peraltro ha complicato in certa misura il Presidente D'Italia, si è fatto un passo veramente diverso rispetto al passato?
01:24Allora, che si tratti di cifre, non effettivamente i sostanzialisti sono d'accordo, piacerebbe a tutti avere a disposizione maggiore risorsa, questa risorsa sono purtroppo limitata dal fatto che dobbiamo rispettare il fatto di stabilità in Europa.
01:47Che si siamo individuati, come ho detto prima, in un'elezione, credo giusto e che lo viseranno anche con il mondo dell'impegnatoria e del lavoro, questo è più o meno lo stesso fondo su cui invece dobbiamo essere d'accordo.
02:01E' vero che tante volte si sono fatte previsioni un po' eccessive, iniziate da ottimismo, questa è anche una caratteristica di chi dovrebbe lavorare, cerca di traguardare il futuro con un occhio ottimista.
02:45Mi pare però che abbiamo imboccato la strada giusta, teniamo presente che dobbiamo assolutamente recuperare risorse attraverso il taglio della spesa pubblica.
02:56E' una idea precisa su dove collocare queste risorse. Con cosa facciamo i conti?
03:04Credo che stesso non si ricorda il punto di partenza a cui si avvia la politica di questo governo avviato. Facciamo i conti con un calo di prodotto interno al numero di 10%, che per la parte manufatturiera cresce più parecchio di 8,5%, quindi 10% sono 25% di prodotto interno alla nostra capacità produttiva.
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