• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Grazie agli organizzatori perché è un posto bellissimo, grazie che l'avete voluto qui la
00:12IV Salona XV, volevo ricordare che comunque la IV Salona XV quando non è in giro per l'Italia
00:21è a un museo del presente di Giovanni e Paolo e io, insomma, invito tutti quanti voi a venire
00:31a vedere quel museo a Plermo perché è un luogo molto importante, è un luogo molto interessante,
00:39ne sono sicura, che dentro del museo comunque rilascerà qualcosa dentro, perché stiamo
00:47parlando di grandi uomini, uomini che hanno dato, non mi piace definire gli eroi perché non erano
00:58eroi, erano uomini che hanno fatto il proprio bene. Ecco, vedete, la parola dovete che ormai
01:10insomma è il disuso, il dovere che cos'è? Qualcosa che si mangia o che capisce uno fa il proprio dovere e
01:18allora io dico a voi, no, di fare il proprio dovere e ricordatevi che quei uomini hanno fatto il
01:27proprio dovere, sapete perché? Perché in quel giorno qualcuno il proprio dovere non l'ha fatto e poi non
01:36ha fatto il proprio dovere. E questo lo dovete sapere tutti, ecco perché vi diciamo sempre che è un luogo
01:45importante, voi dovete studiare perché studiare significa sapere, sapere come sono andate le
01:53cose, ma proprio per fare in modo che determinate cose non andano più, perché io ho dato in questi
02:02paesi, perché mio marito non ha fatto quelle scelte. Voi pensate, no, sto marito, cioè che voi siete talmente
02:13piccoli, non ce l'avate, quindi pensate che sia una cosa così lontana, no? E' vero sono passati 32 anni e
02:21noi stiamo parlando di un ragazzino, un ragazzino che ha 24 anni, già lui stava a Bergamo come
02:30poliziotto, decide di venire a Palermo perché voleva dare il suo contributo e quindi lì si innamora
02:39della figura di Giovanni Falcone e mette la sua vita a disposizione di quel grande magistrato,
02:49perché quel grande magistrato stava facendo un'annuncia di eccezione, ecco perché non vanno dimenticati determinati
03:00modi e noi dobbiamo sempre continuare insomma, perché la strage di Capascio non appartiene sulla fila
03:07Montilaro che non è la figura di Antonio, ma è la moglie di Antonio Montilaro perché io ho
03:14continuato, non nel lavoro di mio marito perché io non sono un poliziotto, però ho voluto continuare a
03:23parlare di memoria e di mia identità, proprio per far ricordare quei luoghi, perché se no sono morti per un
03:31giudizio, per un giudizio fatto. Un marito che ti sa di nata, un magistrato che ti sa di nata e tra parentesi Palermo era abituato
03:51alla morte, hanno ucciso il più grande investigatore della polizia di Stato, hanno ucciso 7 magistrati, 30, Presidente di
04:02Regione, perché? Perché a quei tempi la mafia e la vicaraggio erano in Stato e quindi quegli uomini che non sono
04:12degli altri, quegli uomini erano più grandi perché la mafia e la vicaraggio erano in guerra e loro sono scesi in guerra, quel giorno hanno
04:22perso la battaglia. Ragazzi ma la guerra la dobbiamo vincere voi, dobbiamo fare capire che loro non sono nessuno, perché loro
04:30distruggono solo il vostro futuro. Voi veramente volete questo? Voi veramente pensate che la mafia ci sta solamente a
04:40Palermo e Fuglia? Non c'è mafia, perché la cosa peggiore sono gli atteggiamenti mafiosi e la violenza. Allora io auguro a tutti
04:54quanti voi di avere quello che ho io, perché il mio marito mi ha lasciato una cosa meravigliosa, innanzitutto di essere una
05:08persona libera e di poter dire quello che voglio e di far venire a testa alta in questo mese. Io auguro a tutti voi la stessa cosa, perché
05:21voi non dovete passare la testa davanti a nessuno, ma questo lo potete fare solamente se sapete che cosa è successo e che cosa
05:32volete. Vedete quando parliamo di dovere, quando non riuscivamo a avere il dovere, facevamo Valenzia 8 a fare il proprio dovere, lo dovete fare anche voi
05:42un anno, perché non dovete donare? Perché noi siamo solamente dei grandi egoisti, perché andiamo a donare solo se riguarda noi, un amico
05:53si è fatto male, la mamma, un fratello e non pensiamo ai genitori, ai figli degli altri. Allora quant'è bello donare per una persona che non conosciamo?
06:09Mio marito Giovanni Calcone donò la vita per noi, per tutti quanti noi e siccome noi della nostra generazione non siamo stati bravi, non siamo stati
06:23indifferenti, non era un nostro problema, invece è un problema che riguarda tutti quanti noi e voi dovete essere migliori dei vostri genitori, dei vostri nonni,
06:36voi dovete andare a casa e andare a chiedere ai vostri genitori cosa stanno facendo il 23 maggio del 92, non dovete donare, perché nessuno ha dimenticato il primo momento.
06:52La strage riguarda tutta l'Italia, è chiaro che qui 500 kg di tritolo della bomba Kalashnikova entrate in casa mia e noi ne portiamo segnante osso,
07:08noi lo facciamo con orgoglio, lo facciamo con tanto orgoglio, il mio ragazzo ci ha insegnato che è l'orgoglio, io non avrei voluto un marito diverso, io non avrei voluto una vita diversa,
07:25perché sapete che nella vita non è quanto si campa ma è come si campa, con quale dignità si campa su questa terra e essere indifferenti o girarsi dall'altra parte si è responsabili,
07:39non pensate di essere diversi da certe persone, siete responsabili quando girate dall'altra parte, dovete farvi un esame di coscienza e dire ma io che cosa ho fatto,
07:52perché non sono stata attenta al mio compagno o alla mia compagna, perché c'è tanta violenza, voi dovete sempre dire la vostra parola, dovete scendere nella piazza e farvi sentire,
08:04sicuramente scendere nella piazza non significa scassare tutte le cose, perché voi siete scesi in piazza, io ho visto dei ragazzi che scendono in piazza gridando no alla mafia,
08:21però con le gambe nelle mani, e loro dicono dobbiamo capire che cosa stiamo facendo, perché la droga sicuramente arricchisce i criminali e quindi lo scendono in piazza gridando no alla mafia,
08:40ora vedete lì poi nasce l'indifferenza no, diciamo va bene date una canna, a parte che comunque come dicono sempre i miei amici se vi faccio una canna non potete donare, diciamolo e comunque dovete essere dei cittadini responsabili e io vi invito a tutti quanti a venire,
09:07a trovarci a Palermo e vedere quanto lavoro abbiamo fatto e quanto è cambiata quella città, quella città dove comunque era abituato a camminare a testa bassa, in quella città ci sono e potete venire a vedere le gambe della morte,
09:30perché i mafiosi pensavano bene di mettere le persone che torturano, metterle nel lascio e buttarle a mare, tutto questo in città sotto gli occhi di tutti e nessuno perdono, ecco tutto questo non c'è più, non c'è più e lo dobbiamo a quei luoghi,
09:53e io sono orgogliosa di essere stata anche Antonio Mottinaro e di essere la mamma di Giovanni e Caetano Mottinaro, grazie.

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