Per Berlusconi "covo di comunisti", ora Stampa Estera attende Meloni

  • 2 mesi fa
Roma, 19 mar. (askanews) - La storia cambia e Palazzo Grazioli cambia storia. Cosa penserà Silvio Berlusconi a vedere quel "covo di comunisti", come aveva definito l'Associazione della Stampa Estera nel lontano 1993, trasferiti in massa nella sua ex residenza romana in via del Plebiscito 102. Esma Cakir, presidente della storica associazione di corrispondenti stranieri in Italia, che tante volte aveva provato, invano, a re-invitarlo: "Unico che non veniva era Berlusconi, durante le mie presidenze lui era molto offeso con i giornalisti stranieri, per le notizie riportate riguardo la sua vita privata"."Come diceva anche Giorgia Meloni durante la cena dei corrispondenti che abbiamo fatto: adesso Berlusconi cosa penserà da lassù a vedere tutti questi giornalisti che lui chiamava comunisti?", ha proseguito. Quando si entra nel piano nobile, oggi inaugurato alla presenza di Sergio Mattarella, si pensa subito alla stanza che ospitava il "lettone di Putin", che poi era un "letto di Stalin", tengono a precisare i colleghi russi.Gianfranco Nitti, giornalista del Consiglio direttivo dell'Associazione: "So che ci sono molte leggende su queste cose... Ma sinceramente devo dire che come consiglio direttivo, uno degli impegni è a non indicare questa sede come sede di qualcuno prima. Questa è la nostra sede attuale", ha spiegato ad askanews.Gustav Hofer, collega di Arte, ricorda: "Ironia della storia, che proprio questo posto, dove c'era Berlusconi, qui dove tanti di noi aspettavano fuori, cercando di entrare, con l'immaginario delle feste, delle olgettine, ora siamo entrati noi".Dopo la cena dei corrispondenti a fine febbraio, c'è grande attesa per la conferenza stampa con Giorgia Meloni. Helen Dahens, giornalista della tv olandese Nos: "Anche noi della stampa estera abbiamo delle domande per lei, forse avendo questa nuova sede possiamo di nuovo invitarale e speriamo che lei venga", ha affermato Helene Dahens, giornalista della tv olandese Nos. "Ha promesso di venire, ha fatto un'apertura, quindi è già una buona cosa", spiega Cakir. "Abbiamo già il ministro Picheto-Fratin che farà una conferenza stampa a breve, ma la persona che più aspettiamo è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni", conclude Hofer.

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