Presentato Rapporto su legalità e responsabilità del gioco in Italia

  • 8 mesi fa
Roma, 4 ott. (askanews) - Presentato, nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica, il secondo rapporto di ricerca sul settore del gioco in Italia, nato dalla collaborazione tra la Luiss Business School e Ipsos. Il report analizza il settore del gioco pubblico in Italia, focalizzandosi sugli aspetti relativi alla sostenibilità, alla responsabilità e alla legalità. Obiettivo: comprendere i fenomeni in atto e identificare gli elementi in grado di anticipare gli scenari futuri a beneficio dei policy maker, delle imprese e dei giocatori.Spiega Alberto Pozzolo, Osservatorio Mercati Regolati - Luiss Business School: "Il punto principale è il riconoscere che il settore del gioco è un settore maturo nel quale ci sono operatori che hanno caratteristiche di imprenditori industriali, che hanno un peso rilevante dal punto di vista economico e fiscale e poi ci sono giocatori che nella stragrande maggioranza dei casi sono perfettamente consapevoli di quello che stanno facendo e lo fanno perché si divertono, come qualunque altro tipo di attività ricreativa".L'analisi fornisce la fotografia di un settore interessato dai recenti cambiamenti economici e sociali. L'industria del gioco, nel 2022, si caratterizza per un'occupazione diffusa su tutto il territorio nazionale e un fatturato complessivo di 9,1 miliardi di euro.Il report mostra che la grande maggioranza dei giocatori agisce in modo pienamente consapevole, animato principalmente da spirito ricreativo, in cerca di distrazioni, attratto dall'incertezza dell'esito o dalla possibilità di una grande vincita. Soltanto una piccola percentuale di giocatori (il 4%) appare meno consapevole e considera il gioco come un modo rapido per fare soldi, o ritiene che continuando a giocare sia eventualmente possibile recuperare le perdite subìte.Capitolo rilevante quello relativo alla lotta all'illegalità. Si stima infatti che l'importo speso giocando illegalmente sia stato pari a circa 1,9 miliardi di euro. "Quello che abbiamo visto - ha aggiunto Alberto Pozzolo - è che una parte di questi giocatori non sembra essere pienamente consapevole delle conseguenze del giocatore illegalmente, sia per l'indotto che la criminalità può derivare da questo sia per le perdite fiscali".Quali le indicazioni per migliorare il settore? "Il punto vendita - ha spiegato Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Leader - Ipsos - probabilmente deve essere messo maggiormente al centro, in primis perché rappresenta il volto esterno di questo settore ed è chiaramente anche il punto di maggiore contatto con il resto della popolazione italiana e dei giocatori quindi. Dal mio punto di vista è particolarmente interessante il fatto che gli esercenti vogliono essere parte attiva di questo settore anche perché questo permette anche di avere una connotazione più positiva anche da un punto di vista territoriale e locale".

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