Biennale Danza, oppressione e rinascita: Oona Doherty a Venezia

  • anno scorso
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00:00 Una coreografia corale di impianto classico molto elegante accompagnata dal concerto per
00:19 pianoforte numero due di Sergei Rachmaninov che a un certo punto però viene sconvolta
00:24 da degli spari. E' la prima parte dello spettacolo "Nevi
00:35 blu" che la coreografa londinese Rona Doherty ha portato in prima nazionale per l'Italia
00:39 alla Biennale Danza di Venezia dove nel 2021 le era stato attribuito il leone d'argento.
00:44 Questo nuovo lavoro si articola su due momenti, il primo tragico connecchi dai campi concentrazionari
00:49 del '900 e delle sue dittature totalitarie, il secondo importato invece a una rinascita
00:55 che passa anche attraverso una sorta di immersione nello spazio profondo, in quel blu del cielo
01:00 e delle stelle che forse conferisce la forza di riscattare anche gli orrori della storia.
01:04 Le parole chiave per Doherty sono, nel caso di quest'opera, crisi e redenzione e se è
01:17 disturbante vedere come l'unisono del balletto sia fatto vittima di una violenza cieca, invisibile
01:22 e inesorabile nella parte intitolata "The Oppression", è altrettanto strano, ma in
01:26 senso positivo e liberatorio, assistere, da qualche parte in un mondo che immaginiamo
01:30 più lontano, alla resurrezione degli stessi corpi dei ballerini a cui la coreografa offre
01:35 la possibilità di agire, un tentativo di libertà e un nuovo futuro.
01:39 La seconda parte è intitolata "Submission into Love" e culmina con un assolo che apparelmente
01:55 è la misura stessa della speranza presente in "Navy Blue", come un abbraccio poetico.
01:59 Sulla scena, i 12 performer, provenienti da tutta Europa, sembrano essere il simbolo
02:08 di un'umanità fragile e in un certo senso impotente, schiacciata dalla violenza del
02:12 potere.
02:13 I loro passi sono a un certo punto terrorizzati, ma non possono far altro che continuare a
02:17 danzare e qui, probabilmente, lo spettacolo costruisce la propria forza, la propria credibilità.
02:23 Partendo da questa impossibilità di uscire dal circolo ermeneutico, se così possiamo
02:27 dire, della danza, getta le basi per la rinascita e il medium, in questo caso, è parte decisiva
02:33 del messaggio.
02:34 [Applausi]
02:54 [Musica]

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