Assobibe: settore cresce, ma problemi da Sugar tax e regole Ue

  • 11 mesi fa
Milano, 21 giu. (askanews) - Si è tenuta in Assolombarda a Milano l'Assemblea annuale di Assobibe, l'associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia. Occasione per fare il punto su un settore che è presente in Italia con circa 100 stabilimenti, tra multinazionali e piccole e medie imprese, per un totale di 84mila occupati e un valore di mercato di 5 miliardi di euro. Ogni euro di valore prodotto dalle imprese del comparto genera 5,4 euro lungo la filiera e per ciascun lavoratore nelle aziende di produzione si generano 14 posti di lavoro indiretti, con un export complessivo di 421 milioni di di euro. Ma qual è oggi lo stato di salute del comparto delle bevande analcoliche?"Ci sono luci e ombre - ha detto ad askanews il presidente di Assobibe, Giangiacomo Pierini - diciamo che le luci sono date dalla consapevolezza di rappresentare un settore che parte del Made in Italy, del nostro Paese che è associato a momenti di gioia e di condivisione, dello stare insieme, che sono poi anche tipici della cultura italiana, con prodotti della tradizione, con ingredienti che solo il nostro Paese è in grado di fornire. E ombre che sono legate al futuro del nostro comparto e più in generale anche per alcuni versi dell'industria alimentare, in particolare la Sugar tax che ci colpisce direttamente che dovrebbe entrare in vigore a gennaio del 2024, che speriamo questo governo finalmente cancelli, perché poi è composto da partiti che si sono sempre dichiarati contrarie a questa inutile tassazione, anche perché abbiamo nel frattempo, nella tassa del 2019, ridotto del 40% lo zucchero emesso sul mercato". Un altro aspetto delicato riguarda invece le politiche comunitarie. "L'altro tema - ha aggiunto Pierini - è il grande dibattito che in Europa stiamo vedendo, e qui siamo anche noi coinvolti, sul regolamento dei rifiuti da imballaggio, che prevede un modello industriale distributivo non compatibile con quello del nostro Paese, penso ad esempio alla plastica riutilizzabile mentre noi siamo andati nella reazione della plastica riciclata e riciclabile con centinaia di milioni di euro di investimento fatto dalle industrie negli ultimi anni".All'evento milanese hanno partecipato, in collegamento sia il sottosegretario al Ministero dell'Econonia, Federico Freni, che ha voluto sottolineare il "lavoro immenso" fatto per ridurre lo zucchero nelle bevande, sia il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida che ha confermato il sostegno del governo al settore delle bevande analcoliche. Ma l'assemblea è stata pure l'occasione per presentare la ricerca "Bevande analcoliche: immagine, valore, tradizione e significato", realizzata da Euromedia Research."È emerso - ci ha spiegato Alessandra Ghisleri, direttrice dell'istituto di ricerca - che le bevande analcoliche sono sinonimo di bei momenti della vita di ciascuno, della convivialità, di festa, momenti di gioia, di spensieratezze, stare con gli amici, stare al mare in relax, un volere condividere, una passione anche, un celebrare un qualcosa. È emerso anche che sono interessanti e importanti per lo sviluppo del Made in Italy e per la tutela del nostro territorio".Soprattutto in relazione a produzioni tipiche, come per esempio il chinotto o la cedrata, bevande che sono profondamente radicate nel territorio e nel costume del nostro Paese.

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