Leucemie, AIL: nel 2022 investiti 20 mln in ricerca e assistenza

  • 11 mesi fa
Roma, 20 giu. (askanews) - In Italia circa 500mila persone convivono con un tumore del sangue e 30mila sono le nuove diagnosi. Da oltre 50 anni al fianco dei pazienti e dei loro familiari c'è l'AIL, l'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma con 83 sezioni sparse nella penisola, 15mila volontari, importanti investimenti nella ricerca i cui risultati possono davvero fare la differenza. Alla vigilia della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma che si celebra il 21 giugno, l'AIL ha organizzato un evento per raccontare i progressi della ricerca scientifica e le nuove terapie contro i tumori del sangue."La Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma è l'occasione per AIL di presentare al Paese le attività svolte nel corso dell'anno. Nel 2022 - dichiara ad askanews Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL - sono stati oltre 20 milioni gli euro investiti da AIL nella ricerca e nel sostegno ai reparti di ematologia. Queste risorse sono state utilizzate dai nostri ricercatori e dagli ematologi per far sì che la leucemia diventi sempre più un male curabile. I risultati oggi ci dicono che oltre il 70% di queste patologie vengono risolte o quanto meno cronicizzate. L'impegno di AIL è naturalmente di arrivare a vincere definitivamente questo male".Novità di quest'anno l'assegnazione da parte di AIL di cinque premi per un totale di 150mila euro a Società scientifiche ed enti per contribuire alla realizzazione di specifici progetti di ricerca."L'AIL, che ha alle spalle una storia di oltre 50 anni, è dedicata al paziente e ai suoi familiari in termini di assistenza ma - spiega ad askanews William Arcese, Presidente del Comitato Scientifico AIL - ha anche una particolare attenzione alla ricerca in ambito ematologico. Il suo interlocutore preferenziale è il Gimema, il Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto ma l'AIL è un'associazione trasversale a tante altre società scientifiche presenti in Italia. Quest'anno in particolare, proprio per dare un segnale di collaborazione rivolto a tutte le società scientifiche, è stata stabilita una sovvenzione di 150mila euro per progetti presentati e selezionati dalle singole società scientifiche".OUT: 00.01.53.12Proprio gli investimenti in ricerca hanno consentito di mettere a punto cure innovative, come le terapie cellulari Car-T che, per alcune patologie ematologiche, si stanno rivelando un salvavita."Sono nate da qualche anno, non tantissimo. Sono terapie - spiega Paolo Corradini, Presidente SIE-Società Italiana di Ematologia - che sono state sviluppate per la leucemia acuta linfoblastica, per i linfomi, per il mieloma multiplo in un contesto dove il paziente non ha proprio più nessun tipo di alternativa terapeutica, ha già fallito anche il trapianto, ha fallito anche altri nuovi farmaci. E nell'ambito delle leucemie del bambino e del giovane adulto ne guarisce circa il 50%. Sono proprio di pochissime settimane fa i dati di uno dei primi studi con le Car-T cell per i linfomi aggressivi dove è vivo, a oltre 5 anni, il 40% dei pazienti. Quindi 4 pazienti su 10 che non sarebbero riusciti a sopravvivere oggi sono guariti e prendono la pastiglia della pressione se la prendevano, non fanno neanche un tipo di terapia di mantenimento".

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