L'ultima spiaggia dei Navigator, le testimonianze: "Una follia disperdere la nostra esperienza"

  • anno scorso
Degli oltre 3000 che avevano vinto il concorso pubblico, a distanza di tre anni ne restano tra i 1000 e i 1500. Sono quei navigator nati per sostenere le politiche attive del lavoro insieme al varo del reddito di cittadinanza e il cui contratto è scaduto lo scorso 31 ottobre. Adesso si ritrovano disoccupati e senza un lavoro. Molti di loro si sono perciò dati appuntamento a Roma con un presidio di protesta mentre i rappresentanti sindacali venivano ricevuti al ministero del Lavoro. Tra di loro c'era chi per inseguire il sogno di "aiutare la propria comunità" ha smesso di fare l'imprenditore, come Antony Fava. Scelta di vita analoga a quella del siciliano Graziano Garofalo, che è rientrato in Italia lasciando un posto di lavoro in una multinazionale in Irlanda. "Ci hanno formato e fatto fare esperienza per tre anni e ora tutto questo patrimonio di conoscenze si interrompe. Ditemi voi se è una cosa da Paese normale", attacca Graziano. "Io vengo dal privato e secondo me - aggiunge Antony - nella pubblica amministrazione mai è entrato un capitale umano di questo valore. Disperderlo è una follia".di Francesco Giovannetti

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