Nissan, nuovi modelli anti-crisi, con un'attenzione all'elettrico

  • 2 anni fa
Forlì, 20 lug. (askanews) - Lo scenario è poco incoraggiante per il settore dell'auto, con la crisi dei semiconduttori, l'incremento dei costi delle materie prime e ora l'inflazione. Una formula per superare questa fase l'ha trovata Nissan che ha proseguito nel lancio di nuovi prodotti anche in questi mesi. I primi risultati sono già arrivati, con un aumento delle vendite in Italia del 10% rispetto all'anno scorso.Il presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, Marco Toro: "Dal punto di vista delle immatricolazioni il mercato segna una sofferenza a causa di una indisponibilità del prodotto. Invece dal punto di vista delle vendite come Nissan siamo in crescita a doppia cifra rispetto all'anno precedente proprio perché stiamo aggiungendo sul mercato auto nuove e per il momento non stiamo vedendo una fase di flessione e pensiamo, con il lancio di nuovi prodotti, di continuare in questa traiettoria".A Forlì, per festeggiare i 25 anni di partnership con la concessionaria Comac, Nissan Italia ha portato due modelli simbolo dell'era dell'elettrificazione del marchio: Juke Hybrid e Qashqai e-Power, un veicolo a trazione completamente elettrica quest'ultimo ma la cui energia è generata da un motore endotermico e adibito alla ricarica delle batterie. E' il modo per poter attrarre qualche cliente in più.Il presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, Marco Toro: "Non si arriva al 100% in due, tre, cinque o dieci anni, dobbiamo però far conoscere l'elettrico. E secondo noi la soluzione dell'elettrico senza spine è la migliore che consente al cliente di capire cosa sia l'elettrico e quali siano i vantaggi in termini di guida, senza l'assillo della ricarica alla colonnina".Un impegno sottoscritto dalla famiglia Carpeggiani che ha festeggiato a Forlì traguardi importanti della concessionaria. Elena Carpeggiani, di Nissan Comac: "La storia è fatta insieme. Sicuramente la tappa fondamentale è stata l'uscita di Qashqai che per noi è stata la svolta. E' stato un mezzo rivoluzionario che ci ha permesso di avere un approccio differente perché i volumi hanno cominciato a crescere e quindi anche la nostra professionalità ha cominciato a crescere. Per noi è stato veramente importante".

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