Roma-Ucraina e ritorno, la navetta di Emanuele per salvare i profughi: "Code di oltre 20 ore"

  • 2 anni fa
Ventisette anni, romano, lavora nel mondo della comunicazione, ed ha già avuto esperienza in campi profughi in Siria, Libano, Kosovo e Sudafrica. Emanuele Ranucci fa parte di un gruppo di volontari "non organizzati", come specifica più volte, "un gruppo di amici che ha deciso che era il momento di fare qualcosa per l'Ucraina". Hanno preso una macchina e sono partiti verso il confine polacco: l'1 marzo, proprio agli inizi della guerra, sono arrivati a Leopoli e hanno cominciato a fare un servizio navetta dall'Ucraina alla Polonia, aiutando quei profughi che non sapevano come altro scappare. Da allora non hanno mai smesso: tornano in Italia, si danno il cambio e poi ripartono. Tutto documentato sui social, che sono stati il vero motore di questa solidarietà spontanea. "Mi scrivono in tanti perché vogliono venire con noi, alcuni li carichiamo durante il percorso. Non ci aspettavamo tutto questo". .  .di Camilla Romana Bruno .  .Segui gli aggiornamenti dall'Ucraina .  .La newsletter quotidiana