Orani (NU) - Disputa tra allevatori e tentato omicidio: 29enne in arresto (29.07.20)
- 4 anni fa
https://www.pupia.tv - Arrestato un allevatore di Orani per un tentato omicidio avvenuto il 15 marzo 2020 ai danni di un altro allevatore di 40 anni in località Nurdole. A finire in manette un 29enne. Prese di mira la vittima al crepuscolo, mentre a bordo del suo fuoristrada stava rientrando in paese dall'ovile, percorrendo una strada sterrata che costeggia la 131 Dcn. Il 29enne sparò tre colpi di fucile a pallettoni che raggiunsero il veicolo, uno attraversò il parabrezza passando a pochi centimetri dal volto della vittima.
I carabinieri nel corso dei riscontri sulla scena del crimine hanno repertato un bossolo calibro 12 esploso durante l'attentato e il 30 aprile hanno effettuato vaste perquisizioni e rastrellamenti su aree rurali e boscate nella zona del tentato omicidio, e in particolare nelle proprietà della famiglia del 29enne. Di qui il ritrovamento e il sequestro di due fucili calibro 12 con matricola abrasa e l'arresto del fratello del 29enne, di 37 anni, che li stava occultando nella vegetazione. All'esito degli accertamenti uno dei fucili è risultato essere quello che ha sparato nell'attentato all'allevatore. Il movente, come spesso accade, è riconducibile a vecchie liti giudiziarie e a questioni attinenti terreni e pascoli della vittima appetibili per i fratelli.
Il 29enne è così finito in carcere per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma clandestina nonché possesso illegale di munizioni. Si trova ora nel carcere di Badu e Carros. Il fratello, arrestato per il possesso di armi illegali clandestine il 30 aprile, è ancora ai domiciliari. (29.07.20)
I carabinieri nel corso dei riscontri sulla scena del crimine hanno repertato un bossolo calibro 12 esploso durante l'attentato e il 30 aprile hanno effettuato vaste perquisizioni e rastrellamenti su aree rurali e boscate nella zona del tentato omicidio, e in particolare nelle proprietà della famiglia del 29enne. Di qui il ritrovamento e il sequestro di due fucili calibro 12 con matricola abrasa e l'arresto del fratello del 29enne, di 37 anni, che li stava occultando nella vegetazione. All'esito degli accertamenti uno dei fucili è risultato essere quello che ha sparato nell'attentato all'allevatore. Il movente, come spesso accade, è riconducibile a vecchie liti giudiziarie e a questioni attinenti terreni e pascoli della vittima appetibili per i fratelli.
Il 29enne è così finito in carcere per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma clandestina nonché possesso illegale di munizioni. Si trova ora nel carcere di Badu e Carros. Il fratello, arrestato per il possesso di armi illegali clandestine il 30 aprile, è ancora ai domiciliari. (29.07.20)