Mantova - Blitz in laboratori tessili cinesi a Marmirolo (01.07.20)
- 4 anni fa
https://www.pupia.tv - Blitz dei carabinieri di Marmirolo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Mantova, con il supporto delle compagnie del comando provinciale dei carabinieri di Mantova, in un paio di laboratori tessili di Marmirolo, di proprietà di due cinesi.
Nel complesso i militari si sono trovati di fronte 16 lavoratori di nazionalità cinese, di cui 5 privi di documento di riconoscimento, tutti intenti a lavorare alle macchine da cucire. Il sopralluogo dei 20 militari intervenuti nel blitz ha permesso di verificare che gli ambienti di lavoro, per entrambe le situazioni finite sotto la lente dei carabinieri, sono apparsi precari e con evidenti carenze igienico sanitarie. Nella fattispecie, sono stati trovati letti, materassi e mense improvvisate "in piena commistione - si legge nella nota stampa inviata dal comando provinciale dei carabinieri - con i luoghi di lavoro oppure, dove possibile, separati da mura in polistirolo".
I carabinieri sottolineano anche come le attività lavorative fossero svolte senza rispettare alcuna normativa sulla sicurezza e, men che meno, sul contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Le attività imprenditoriali sono state immediatamente sospese e, oltre alla denuncia penale nei confronti per dei due titolari cinesi dei laboratori ritenuti responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nel territorio italiano di connazionali, sono state elevate contravvenzioni per 25mila euro. (01.07.20)
Nel complesso i militari si sono trovati di fronte 16 lavoratori di nazionalità cinese, di cui 5 privi di documento di riconoscimento, tutti intenti a lavorare alle macchine da cucire. Il sopralluogo dei 20 militari intervenuti nel blitz ha permesso di verificare che gli ambienti di lavoro, per entrambe le situazioni finite sotto la lente dei carabinieri, sono apparsi precari e con evidenti carenze igienico sanitarie. Nella fattispecie, sono stati trovati letti, materassi e mense improvvisate "in piena commistione - si legge nella nota stampa inviata dal comando provinciale dei carabinieri - con i luoghi di lavoro oppure, dove possibile, separati da mura in polistirolo".
I carabinieri sottolineano anche come le attività lavorative fossero svolte senza rispettare alcuna normativa sulla sicurezza e, men che meno, sul contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Le attività imprenditoriali sono state immediatamente sospese e, oltre alla denuncia penale nei confronti per dei due titolari cinesi dei laboratori ritenuti responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nel territorio italiano di connazionali, sono state elevate contravvenzioni per 25mila euro. (01.07.20)