La Storia di Liliana Segre e la Sua Stellina - presentazione del libro - 16 aprile 2014
  • 4 anni fa
LILIANA E LA SUA STELLINA ho raccolto con piacere l'invito di Mirella Moretti e Luciano Dolcini e della Banca dell'Adriatico nella persona del direttore Roberto Dal Mas di montare e raccogliere in un unico dvd le immagini da me girate nel corso della presentazione ufficiale presso la sala congressi di Banca dell'Adriatico a Pesaro.

Mercoledì 16 aprile 2014, alla Banca dell’Adriatico sarà presentato il fumetto “Liliana e la sua stellina” realizzato dalla classe V B della scuola primaria Giansanti. Ospite d’onore Liliana Segre.

Il fumetto “Liliana e la sua stellina” ambientato negli anni 1938-1943 della vita di Lilian Segre, una delle ultime testimoni del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, è stato realizzato dalla classe V B della scuola Primaria Giansanti dell’Istituto Comprensivo G. Gaudiano diretto da Angela De Marchi, per partecipare al concorso ministeriale “I giovani ricordano la Shoah” e selezionato dal MIUR delle Marche per accedere alla fase finale del concorso.

Un fumetto, composto da oltre cento tavole, eseguite a più mani da tanti disegnatori, per questo nel fumetto si trovano tante “Liliana” ognuna con delle connotazioni diverse ma con la stessa identità grafica: ad esempio i capelli. Fino a dieci anni di età Liliana nel fumetto avrà sempre le treccine raccolte con i fiocchi. Dai dieci anni in poi i capelli saranno sciolti e questo stratagemma rende Liliana sempre riconoscibile al lettore e ha permesso a tutti i bambini di essere protagonisti.

“Come insegnante – dice Mirella Moretti – sento il dovere di educare alla memoria perché la Storia non sia passata invano e ho scelto di realizzare il percorso di memoria attraverso la tecnica operativa del fumetto che, per la facilità di lettura e comprensione, ha consentito agli alunni di comunicare al meglio le proprie capacità espressive. Il vissuto autobiografico di Liliana Segre, così doloroso ma anche di salvezza, l’immagine di speranza rappresentata dalla stellina in cielo, sinonimo di libertà, ha permesso agli alunni – ha concluso l’insegnante- di guardare la realtà con gli occhi di bambino, la loro immedesimazione e partecipazione emotiva alle vicende narrate, la conoscenza attraverso la storia di quella bambina, della grande Storia che in quegli avvenimenti si intreccia”.

Liliana Segre arrivata a Pesaro da alcuni giorni ha voluto incontrare in maniera riservata i bambini della V B arrivando a scuola nel momento della ricreazione con pizzette e dolcetti presentandosi ai piccoli studenti della V B come “la nonna di Auschwitz “. “È molto difficile per me raccontare la mia storia ai bambini così piccoli -– ha detto Liliana Segre – e per questo sono rimasta ammirata da come la maestra sia riuscita a guidare i piccoli studenti in un percorso così tortuoso.
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