• 7 anni fa
I Caschi bianchi sono i volontari di un’organizzazione siriana che opera nelle zone controllate dai ribelli. “I caschi bianchi” è il titolo di un documentario candidato all’oscar, uscito su Netflix, montato dal britannico Orlando von Einsiedel con video delle operazioni di soccorso girate dal 21enne Khaleed Khateeb, un casco bianco.

Piu’ di due anni fa dopo un nuovo attacco aereo su Aleppo una loro squadra si precipito’ a soccorrere le vittime rimaste sotto le macerie. Appoggiando un orecchio ad un muro un soccorritore senti’ un bambino piangere. Dopo 16 ore di scavi il bambino venne ritrovato vivo, si chiamava Mahmud, aveva due settimane. Le restrizioni dei visti statunitensi adesso colpiscono anche questi soccorritori che ripongono nell’ America molte speranze.

L’ ordine esecutivo di Trump che sbarra l’ingresso negli Stati Uniti per i cittadini provenienti da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen per 90 giorni colpisce molto il settore cinema. Questo documentario tenta di fornire una panoramica del funzionamento dell’organizzazione dei Caschi bianchi che in Siria sostiene di aver salvato più di 60.000 persone.

E non solo loro sono esclusi, anche il regista iraniano Asghar Farhadi e l’attrice Taraneh Alidoosti (autori del film straniero nominato all’Oscar “The Salesman”) hanno dichiarato di voler boicottare l’Academy Awards per protestare contro le restrizioni ai viaggi imposte da Trump.

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