SUI SASSI DI BREST (Giorgio Faletti e Milva)

  • 7 anni fa
Io ti sentivo salire le scale col passo lento che altrui saluta
quando l'assenzio mi addormentava già... la mia bocca era muta
e tu con occhi che il cuore rallenta nel rivederli in sogno
soffiavi su una candela già spenta
perché è di te che ho bisogno
è di te che ho bisogno... è di te che ho bisogno...
E ogni volta che sa di vaniglia il vento caldo dell'est
si fa salnitro sui muri sbrecciati sui sassi di Brest.
Io ti parlavo e parlavo da solo oppure davo la tua voce al buio
quando la luce mi risvegliava già la mia pelle era cuoio
ed tu nascosta dai lunghi capelli come per farne un bagno
alla tua guancia che affila i coltelli
perché è di te che ho bisogno
è di te che ho bisogno... è di te che ho bisogno...
se una coperta di lana e ciniglia si asciuga al vento dell'est
non sarà quello il tappeto che vola lontano da Brest.

Cuore mio cuore mio cuore mio che non si spezza ancora
e che conta un minuto ed un altro finchè diventa un'ora
e che batte il suo tempo di ghiaccio al caldo delle vene
cuore mio cuore mio cuore mio che non ti ha mai scordato
che ho riempito di te ad ogni costo finchè si è vendicato
e se m'illudo che il passo che sento sia più vicino
e solo il diavolo dentro alla sveglia sul comodino.
Non son sicura che giorno sia questo
se sarà lungo di un tempo breve
e se il ruscello è una traccia di sporco nel bianco della neve
o se i carri trascinano a terra un indolente polveroso segno
se sarà un giorno di pace o di guerra
perché è di te che ho bisogno
è di te che ho bisogno... è di te che ho bisogno,,,
Quando ammantato di nuvole e vele verrai col vento dell'est
sarò la sola figura in attesa nel porto di Brest
io sarò la sola figura in attesa.