Israele non rispetterà risoluzione Onu, Trump "a gennaio le cose cambieranno"

  • 7 anni fa
Richiamati gli ambasciatori di Nuova Zelanda e Senegal, gelo con l’amministrazione Obama. Israele reagisce con rabbia all’approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu della risoluzione che chiede lo stop all’espansione delle colonie nei Territori palestinesi.

I coloni sono convinti – come annuncia il governo – che la decisione non sarà rispettata: “La risoluzione? Credo che l’ONU non abbia mai rappresentato lo Stato di Israele – dice Shlomo Levi, residente nell’insediamento di Har Homa – È sempre stato contro Israele. Noi continueremo, come sempre, a fare quello che riteniamo giusto, per il bene di Israele e del popolo di Israele”.

Entusiasta Hamas, l’organizzazione che controlla la Striscia di Gaza. La Giordania parla di decisione storica, ma a Ramallah la notizia viene accolta con prudenza: “Non cambierà nulla. È solo una questione politica – sostiene Khalil Jemzawi, abitante di Ramallah – Speriamo che possa almeno aiutare la nostra gente. Tuttavia, non ci aspettavamo questo voto. Ora però non deve rimanere solo sulla carta. Aspettiamo di vedere quando sarà concretizzato sul campo”.

La risoluzione, approvata con l’astensione di Washington, chiede l’alt immediato agli insediamenti e la creazione di uno Stato palestinese. È la prima risoluzione di condanna a Israele dal 1979.

Ma Donald Trump già promette un cambiamento delle cose, appena entrerà in carica, e il primo ministro Benjamin Netanyahu dice di guardare già al lavoro del presidente eletto il quale – si legge in un comunicato – “negherà gli effetti di questa risoluzione”.

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