"WalkMan", il robot italiano che cammina e guida l'auto

  • 8 anni fa
Immaginate un robot umanoide che potrebbe intervenire in caso di disastri per salvare vite o evitare conseguenze ancora più gravi. Non è fantascienza, Walk-man è un progetto in via di sviluppo all’Istituto Italiano di Tecnologia a Genova. In futuro Walk-Man potrebbe essere impiegato in situazioni pericolose al posto dell’essere umano, e proprio dall’uomo Walk-Man sta imparando a muoversi e a camminare.

Questo robot un giorno potrebbe salvare anche la vostra vita. Certo al momento ha ancora bisogno delle istruzioni da parte degli uomini, ma in futuro dovrà essere in grado di valutare eventuali pericoli e situazioni particolari e da solo. Il team di Walk-Man sta ancora lavorando sul software per migliorare la capacità di questo robot di camminare su superfici instabili.

Meet the humanoid bot made to tackle emergency situations: https://t.co/byAgccRyhx— WALK-MAN (@WalkmanRobot) 23 mars 2016

Un robot simile a un uomo

Claudio Rosmino, euronews “Lei è il responsabile del progetto Walkman, può dirci di più sul futuro di questo progetto?”

“Il robot, come potete notare, è antropomorfo, è dotato di diverse articolazioni e parti mobili, in poche parole è equivalente ad un corpo umano. Si può notare la mano con cinque dita, in pratica è stato progettato con lo scopo di eseguire manovre anche molto potenti”, ci fa notare Nikolaos Tsagarakis, Senior Researcher presso l’Istituto Italiano di Tecnologia.

euronews: “Avete preso a modello proprio un essere umano per progettare questo robot.”

“Tutti gli oggetti che usiamo nella nostra vita sono stati progettati tenendo in considerazione la configurazione del corpo umano. Un robot con tale configurazione sarà in grado di eseguire compiti simili ma in un modo migliore”, prosegue Nikolaos Tsagarakis.

*Controllo di movimento, equilibrio e movimento *

Walk-Man, sviluppato nell’ambito di un progetto di ricerca dell’Unione europea, è dotato di un sistema di visione stereo e di uno scanner laser rotante 3D che gli ha anche permesso di superare la prova il test di guida di un’auto. In caso di situazioni estremamente difficili o particolari, un operatore umano, da remoto, potrà prendere il controllo.

La sfida più dura per i progettisti è quella di controllare la locomozione, l’equilibrio e la manipolazione degli oggetti. “All’interno delle articolazioni ci sono dei sensori di posizione in grado di dirci la posizione di ogni giunzione. Ha bisogno anche di una coppia di sensori di forza per la valutare l’impatto che riceve dall’ambiente esterno”, sottolinea l’Ingegnere dell’IIT Ioannis Sakoglou.

Un robot con la potenza di uno scooter 50

Tradotto in poche parole: qual è la potenza del robot? “In termini di potenza è molto simile ad una macchina di medie dimensioni. Ogni giunto del robot, ad esempio del ginocchio o dell’anca, che deve fare degli sforzi notevoli, è simile alla potenza di uno scooter 50”, prosegue Sakoglou.

Negli spazi normalmente utilizzati dagli uomini, questi robot potrebbero agire m

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