Prato - Ditta di trasporti evade tasse per 6 milioni di euro (12.10.16)
- 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Prato - Da circa 5 anni aveva attuato un meccanismo fraudolento che gli avrebbe consentito di evadere le tasse per circa 6 milioni di euro fra Iva ed Ii.dd. Ad accertarlo i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato al termine di un’attività di verifica fiscale avviata nel mese di giugno scorso nei confronti di una S.r.l. avente sede operativa a Prato ed operante nel settore dei trasporti eccezionali.
Il meccanismo evasivo scoperto dai finanzieri prevedeva, in sintesi, l’utilizzo di 56 lavoratori dipendenti mascherati da lavoratori autonomi, ciascuno provvisto di una Partita Iva, tramite la quale fatturavano alla società verificata prestazioni di servizio, comprensive del compenso personale e dei relativi costi di noleggio dei furgoni, schede telefoniche, carburanti, assicurazione dei mezzi etc.
La società con il predetto sistema deduceva sostanzialmente due volte i costi in quanto in primis come datrice di lavoro ed contestualmente come fruitrice di servizi creandosi così con un considerevole risparmio di imposta.
Gli importi delle fatture in esame sono stati disconosciuti dai finanzieri in toto essendo i lavoratori inquadrati in un rapporto di lavoratore dipendente e subordinato. Il titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Prato per infedele dichiarazione avendo superato i limiti di imposta evasa pari a 150mila euro per gli anni 2011, 2012,2014 oltre i quali scatta l’azione penale.
L’operazione fa seguito ad un’intensificazione dei servizi a presidio delle entrate tributarie da parte della Finanza di Prato che nei giorni scorsi ha concluso ulteriori quattro indagini di P.T. nei confronti di imprese gestite da cittadini di etnia cinese contestando un totale di ricavi non dichiarati per più di 2 milioni di euro ed un’evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto non versata per circa 500mila euro. (12.10.16)
Il meccanismo evasivo scoperto dai finanzieri prevedeva, in sintesi, l’utilizzo di 56 lavoratori dipendenti mascherati da lavoratori autonomi, ciascuno provvisto di una Partita Iva, tramite la quale fatturavano alla società verificata prestazioni di servizio, comprensive del compenso personale e dei relativi costi di noleggio dei furgoni, schede telefoniche, carburanti, assicurazione dei mezzi etc.
La società con il predetto sistema deduceva sostanzialmente due volte i costi in quanto in primis come datrice di lavoro ed contestualmente come fruitrice di servizi creandosi così con un considerevole risparmio di imposta.
Gli importi delle fatture in esame sono stati disconosciuti dai finanzieri in toto essendo i lavoratori inquadrati in un rapporto di lavoratore dipendente e subordinato. Il titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Prato per infedele dichiarazione avendo superato i limiti di imposta evasa pari a 150mila euro per gli anni 2011, 2012,2014 oltre i quali scatta l’azione penale.
L’operazione fa seguito ad un’intensificazione dei servizi a presidio delle entrate tributarie da parte della Finanza di Prato che nei giorni scorsi ha concluso ulteriori quattro indagini di P.T. nei confronti di imprese gestite da cittadini di etnia cinese contestando un totale di ricavi non dichiarati per più di 2 milioni di euro ed un’evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto non versata per circa 500mila euro. (12.10.16)