Distrusse i mausolei di Timbuctù. La Corte dell'Aja condanna jihadista

  • 8 anni fa
Ahmad Al Mahdi Al Faqi , ex capo della polizia islamica del gruppo armato Ansar Din , è stato condannato all’Aja per la distruzione dei Mausolei di Timbuctù .

Per la prima volta la Corte penale internazionale giudica e condanna un jihadista, ma si mostra clemente viste le circostanze attenuanti, elencate dal giudice Raul Pangalangan :

L’iniziale riluttanza dell’imputato a commettere il crimine e le azioni intraprese per limitarne le conseguenze. Il buon comportamento in detenzione, malgrado la situazione familiare. Prendendo in conto tutti questi fattori la Corte condanna l’imputato a 9 anni di reclusione.

Per la prima volta la Corte dell’Aja emette una condanna per un atto contro il patrimonio storico-artistico dell’umanità, che dai giudici viene assimilato a crimine di guerra.

I fatti risalgono al 2012, quando il gruppo armato islamista Ansar Din , legato ad Al Qaeda , spadroneggia nel nord del Mali e ordina la distruzione dei monumenti giudicati non conformi alla ‘vera religione’ .

Nel corso del procedimento Al Faqi si era dichiarato colpevole e aveva anche chiesto scusa per il suo gesto.

Tra il XIV e il XVI secolo, Timbuctù fu un importantissimo polo culturale e commerciale del mondo arabo. In particolare sotto la guida del sultano Mansa Musa , fine letterato e amante della scienza.

Fu lui a far erigere molte delle meraviglie architettoniche della città.

Fatte le dovute proporzioni fra le varie epoche, un sito specializzato statunitense lo ha dichiarato l’uomo più ricco della storia.