A come Alba

  • 17 anni fa
Mi accorsi che per me fino ad allora non c’era stata che
l’ Alba.
Un pasticcio di pensieri e colori, potenza, vite possibili che mai avrebbero convissuto.
Ogni tanto dipingevo di nero le pareti e sognavo di addormentarmi all’incanto del tramonto.

Non conoscevo riposo nè tregua, ma avevo paura.

La mia sacca era troppo piccola per accogliere ogni principio.
Le ore avanzavano senza di me.
Non potevo, non volevo seguirle. Ferma contavo e le vite in embrione e perdevo il conto.
Temevo la sera, temevo la vita? Se fossi avanzata?
Mi sarei accomodata nel dolce torpore del sonno? Mi accoccolavo nell’alba.

Venne un pensiero a dirmi che era già notte. Mi scossi.