SOOTHSAYERS live @ Main Stage 2006
  • 8 years ago
Con il collettivo inglese Soothsayers ci discostiamo per un po’ dal suono giamaicano e ci dedichiamo ad un altro versante delle radici musicali africane, e cioè quello dell’ afro-beat, il miscuglio di tradizione, jazz, funk e soul popolarizzato da personaggi come Fela Kuti e Manu Dibango e portato in giro per il mondo dagli anni settanta da innumerevoli bands. Nel caso dei Soothsayers, il reggae è una delle influenze principali: oltre ad essersi occupati appunto di reggae, come turnisti di lusso della scena inglese nelle bands di personaggi come Junior Delgado e Rico Rodriguez, il sassofonista Idris Rahman ed il trombettista Robin hanno riunito vari musicisti in questo vitale progetto che ha visto quest’anno la pubblicazione del secondo CD ‘ Tangled roots’, in cui le parti vocali sono affidate a vari cantanti di svariate provenienze. Il termine Soothsayers definisce gli stregoni che sono in grado di predire il futuro e questa definizione, presente nella home page del sito della band, è un chiaro riferimento alla solida radice africana della loro musica. Nella stessa home page la band si definisce anche come un insieme di musicisti che suona una miscela di nu afro beat e dub. Il tipico suono afro-funk retto dalle continue chiamate e risposte della sezione fiati, reso popolare dal leggendario sassofonista nigeriano, è infatti impreziosito nel nuovo ‘Tangled roots’ da echi jazz e da richiami alla tradizione del dub giamaicano classico di personaggi come Lee Perry, Augustus Pablo o King Tubby.
Entriamo nel dettaglio di questo CD: la funkeggiante ‘Do you want to know’ in apertura ci porta subito sulle coordinate sonore di Fela Kuti anche grazie alla voce del cantante nigeriano di AfroCelt Sound System Adesose Wallace. Un potente groove di sax introduce poi ‘Freedom’: la voce di Keziah Jones è perfettamente a suo agio sull’andamento funk di uno dei brani meglio riusciti di ‘Tangled roots’. Il ritmo si attenua e le influenze dub si fanno più marcate in ‘We must return’ e soprattutto in ‘Never give up’, in cui Rikki Ranking di Roots Manuva dà vita ad una superba performance vocale. Il cuore di ‘Tangled roots’ è più meditativo e rarefatto: Maxi Jazz dei Faithless si unisce alla voce ai Soothsayers in una riuscitissima cover di ‘Instant hit’ degli Osibisa, mentre nelle successive ‘In the beginning’ e ‘Blinded souls’, la band inglese torna con grande eleganza sulla lunghezza d’onda di Fela Kuti. Nella conclusione la giovane cantante afro-soul Netasayi incanta in ‘Love and money’ ed il party si scatena di nuovo con il remix dei 419ers di ‘Follow your path’, uno dei brani migliori del precedente CD. Dopo il magnifico concerto delle Zap Mama dello scorso anno, siamo sicuri che i Soothsayers stimoleranno positivamente la curiosità musicale del popolo del Rototom Sunsplash.

13* Rototom Sunsplash 2006 Respect!
Jul 07-15 Osoppo Italy
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