Cina, svalutazione record della moneta per difendere l'export
  • 9 anni fa
Alla banca centrale cinese la definiscono una “misura una-tantum”. Pensata nientemeno che per dare maggior peso alle forze di mercato.

Ma la mossa di Pechino di martedì, che ha spiazzato i mercati, sembra tutto fuorché all’insegna del libero scambio: una svalutazione pilotata di poco meno del 2% della propria valuta.

Per le autorità si tratta di una mossa propedeutica al nuovo sistema di fissazione del cambio, ma è difficile non vedere sullo sfondo il tentativo di ridare slancio all’export.

“Il risultato dello yuan forte, che è legato all’andamento del dollaro statunitense, è stato che le esportazioni cinesi sono diventate molto costose”, spiega Francis Lun, analista della Geo Securities Limited.

“Gli studi affermano che in dieci anni i costi cinesi sono cresciuti di otto volte e mezzo, per cui attualmente i costi di produzione cinesi sono solo leggermente più bassi di quelli statunitensi”, aggiunge.

A luglio le esportazioni cinesi sono calate di oltre otto punti percentua
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