Il giorno della vittoria russo, senza gran parte del mondo

  • 9 anni fa
Settanta anni dalla vittoria sul nazismo. Quella che per il resto del mondo è la Seconda guerra mondiale, per i russi è il trionfo nella “Grande guerra patriottica”, nella quale prima respinsero l’Operazione Barbarossa: l’avanzata tedesca sul loro territorio. Poi furono i liberatori di Auschwitz e arrivarono a Berlino.

Sulla Piazza Rossa 16mila soldati, circa un decimo dei quali provenienti da altri Paesi. Manifestazioni simili ci sono state in altre 27 città.

“Questa grande vittoria rimarrà per sempre un apice di eroismo nella storia del nostro Paese” ha detto dal palco il presidente russo Vladimir Putin. “Ma ricordiamo anche i nostri alleati nella coalizione contro Hitler. Siamo grati ai popoli di Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti per il loro contributo alla vittoria”.

Putin ha, però, anche avuto parole contro la “visione unipolare” dell’occidente, grande assente per via dei freddi rapporti dovuti alla crisi Ucraina.

C’erano, invece, il presidente cinese Xi Jinping e quello

Consigliato