Israele al voto: Netanyahu più debole, ma resta uomo da battere

  • 9 anni fa
Bibi resta sempre al centro della scena. Volute dal primo ministro Benyamin Netanyahu, le elezioni anticipate in Israele sono diventate un referendum su di lui. Alla vigilia del voto, è testa a testa tra il partito conservatore del premier, il Likud, e il blocco dell’opposizione di centro-sinistra, Unione sionista, dato in vantaggio.

La novità delle elezioni 2015 è l’alleanza tra i laburisti di Isaac Herzog e il partito centrista di Tzipi Livni. La loro campagna elettorale ha toccato i temi del costo della vita e dei prezzi degli alloggi, cercando di attirare gli elettori stanchi di un dibattito politico caratterizzato solo dall’emergenza sicurezza.

Perché la politica liberale del premier uscente ha migliorato gli indicatori macroeconomici, ma non è riuscita, nel quotidiano, a frenare l’impennata dei prezzi degli immobili. Tra il 2008 e il 2013 gli aumenti hanno toccato quota 55%.

“La persone in Israele sono preoccupate per la loro sicurezza – spiega la docente dell’Università d

Consigliato