Napoli - Rischio mortalità per obesi operati, i chirurghi: "E' minimo" (19.12.14)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli. Campania in sovrappeso. Sono 50mila gli obesi nella regione che ogni giorno combattono con la morte, perché la vita da obesi comporta grandi rischi.

Lo hanno sottolineato i medici della Società Napoletana di Chirurgia in un incontro-dibattito a Napoli sugli standard di sicurezza e la pratica clinica.

Bandite le pillole per dimagrire dai docenti di Chirurgia dell’obesità dell’Università “Federico II” che chiariscono come bisogna trattare il problema con la consapevolezza che non è solo una questione di fattori estetici ma l’obesità è una patologia vera e propria che mortifica la qualità della vita.

“Visto che troppo spesso a fare notizia è la mortalità per la chirurgia dell’obesità vogliamo lanciare un messaggio di equilibrio rispetto ai reali rischi e benefici di questa chirurgia se viene eseguita da mani esperte e in centri qualificati – afferma il professor Mario Musella, docente di Chirurgia Generale alla Federico II – e, secondo dati scientifici, il rischio di mortalità per interventi di questo tipo intorno si attesta intorno allo 0,3 per cento dei casi trattati quindi è un dato accettabile, molto inferiore a tanti interventi di cardiochirurgia vascolare o chirurgia oncologica”.

Cosa succede nei pazienti che hanno altre patologie correlate all’obesità? “Bisogna valutare una enorme percentuale di risoluzione di quelle che sono le patologie che accompagnano il paziente obeso – aggiunge il professor Musella – come il diabete , l’ipertensione arteriosa, le artropatie da carico, il reflusso gastroesofageo, la calcolosi della colecisti, tutte patologie che hanno un beneficio enorme dal dimagrimento e che spesso portano il paziente ad abbandonare tutti quei farmaci che solitamente prende (antidiabetici e antiipertensivi) per curare questa serie di patologie correlate all’eccesso di peso”.

Ecco alcuni dati presentati dalla Società Napoletana di Chirurgia: In Italia su 60 milioni di abitanti, circa il 10 per cento è obeso, 50

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