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  • 11 anni fa
Era stato proprio l’assessore Minervini a chiedere ufficialmente che Procacci si dimettesse dalla direzione regionale del partito democratico. I nomi di Procacci, padre e figlio, compaiono – ma senza che siano indagati – in una intercettazione dell’inchiesta condotta dalla Procura di Bari su presunti favori nell’assunzione di docenti universitari. Inchiesta corroborata da intercettazioni ambientali. Era per me impensabile – sostiene Procacci nella nota in cui comunica la decisione di autosospendersi – che un amico con cui ho condiviso tante cose potesse strumentalizzare una vicenda del 2009 che non mi vede minimamente coinvolto né sul piano giudiziario né su altri piani attinenti le questioni dell’Università.

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