Golan: decine di caschi blu minacciati dai ribelli anti-Assad

  • 10 anni fa
Per la terza volta in poco più di un anno caschi blu dell’Onu sono fatti prigionieri al confine fra Siria e Israele. 43 soldati delle Figi, membri della forza di disimpegno presente nell’area dal 1974, sono detenuti da un gruppo armato in territorio siriano. È accaduto dopo che ribelli qaedisti, tra cui quelli del fronte al-Nusra, avevano annunciato la conquista del valico di frontiera di Quneitra, sulle altura del Golan al confine proprio con Israele.

Membri dell’Undof erano stati fatti prigionieri già nel marzo e nel maggio 2013 e poi rilasciati senza conseguenze. L’Undof vigila dal 1974 sull’accordo tra Siria e Israele dopo la guerra del 1973.

Altri 81 caschi blu filippini son stati circondati nella loro base di Rwihinah. Avrebbero rifiutato di consegnare le armi. A Manila le autorità cercano gettare acqua sul fuoco: “I nostri soldati sono preparati a queste situazioni e hanno il diritto di difendersi secondo quelli che sono i dettami delle Nazioni Unite”. In realtà quale siano questi dettami non è chiaro.

In tutto questo le truppe israeliane sul confine non sono intervenute. Troppa la tensione dopo lo scambio di artiglieria con l’esercito siriano appena due giorni fa quando durante un bombardamento contro i ribelli anti Assad, dei colpi sono caduti in territorio israeliano.

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