Acerra (NA) - Il vescovo contro lo spot sull'inceneritore (20.08.14)

  • 10 anni fa
http://www.pupia.tv - Acerra (Napoli). A quasi un anno di distanza Monsignor Antonio Di Donna, il pastore originario di Ercolano, fa sentire la sua voce contro lo slogan utilizzato dalla A2A, società che gestisce il termovalorizzatore di Acerra. "Stiamo scrivendo un'altra storia", questa la frase scelta dall'azienda bresciana che tenta di placare le polemiche circa l'impatto sanitario e ambientale dell'impianto, l'unico in Campania, di cui ha acquisito la gestione per 15 anni nel 2008, a seguito della vittoria della gara di appalto indetta dal Consiglio dei Ministri. Il vescovo, durante l'omelia della festa dell'Assunta, denominata la Pasqua dell'Estate, ha voluto fare il punto circa l'emergenza ambientale in questi primi mesi del suo incarico pastorale. Nell'occasione non ha risparmiato parole dure contro lo spot.

"Andate a dire alla mamma di Nello - facendo riferimento a un giovane di venti anni morto a seguito di un tumore allo stomaco - che stiamo scrivendo un'altra storia".

Elencando gli allarmanti dati provenienti dall'Istituto Superiore della Sanità il vescovo ha reputato legittimo il tentativo che A2A compie per "accreditarsi presso i cittadini di Acerra dopo il tormentato percorso che ha visto soccombere gli acerrani alla costruzione dell'impianto loro malgrado.

Ha poi proseguito aggiungendo: "Non è accettabile che di fronte al dramma di tanti morti per tumore vengano usate espressioni al limite della provocazione come quella usata nei manifesti".

La risposta di Giovanni Valotti, da poco nominato al vertice della società lombarda, non si è fatta attendere. Con una nota ha espresso condivisione circa i valori espressi dal pastore cattolico e ha ribadito la voglia di A2A di impegnarsi per il benessere della cittadinanza e del territorio. Intanto il mese di agosto è stato segnato per la cittadinanza da un nuovo impegno onde evitare un ennesimo dramma ambientale.

L'Associazione "Volontari per Francesco", dedicata a un'altra vittima del disastro ambientale sta infatti tenendo una campagna per impedire la costruzione nella zona di un impianto di trattamento degli scarti liquidi. (20.08.14)

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