Civili disperati e ospedali al collasso. Racconto fra bombe di Gaza

  • 10 anni fa
Nuovi attacchi, frustrazione dei civili e ospedali al collasso. Fra bombe, detonazioni e inviti a sgombrare il campo, il punto da Gaza della corrispondented’euronews Valérie Gauriat.

Didier Burnod, euronews
“L’intensità dei bombardamenti non sembra ridursi dopo una giornata di domenica che ha già fatto segnare livelli di violenza senza precedenti. Qual è la reazione dei civili palestinesi, come provano a cavarsela giorno per giorno?”.

Valérie Gauriat, euronews
“Prima ancora di rispondere alla tua domanda, non so se avete sentito le detonazioni alle mie spalle. E’ davvero impressionante. Qui a Gaza sono ripresi i bombardamenti. Abbiamo visto dense colonne di fumo bianco e nero anche dal quartiere di Chagaya, che era stato attaccato nella notte fra sabato e domenica. I bombardamenti stanno lì riprendendo con grande intensità e gli operatori dello studio televisivo che ho accanto, mi fanno cenno che dobbiamo sbrigarci ed andarcene. Tra gli abitanti posso dire che ci sono sicuramente tanta frustrazione e tanta rabbia. Questa mattina abbiamo fatto un giro al mercato, che era affolato ma ci raccontano lo fosse meno del solito. Le famiglie qui dicono di non vivere più, i bambini non vivono più. Si accontentano di sopravvivere. In questa enclave che, come ripetono gli slogan che rimbalzano per le vie di Gaza, per loro è diventata una prigione, manca ormai tutto: il cibo, i medicinali, ma soprattutto la libertà”.

Didier Burnod, euronews
“Con un bilancio che si aggrava di ora in ora qual è la situazione negli ospedali dell’enclave di Gaza?”.

Valérie Gauriat, euronews
“Gli ospedali sono ormai chiaramente al collasso. Ieri abbiamo visitato quello di Chifa, che è il più importante di Gaza e a regnare era il caos. C’era una folla impressionante sia all’interno che fuori, i medici erano in allerta, ma spossati, inermi di fronte a quanto sta accadento. Sono a corto di mezzi, di medicine e purtroppo dobbiamo attenderci a un ulteriore peggioramento, dopo i bombardamenti a cui abbiamo appena assistito”.