Cuba. La Russia torna ad aiutare lo storico alleato

  • 10 anni fa
Tiri di cannone per salutare Chabanenko, il primo antisommergibile da guerra russo che entrò nel porto dell’Avana dopo la caduta dell’Unione Sovieta nel 1991.

Nel dicembre del 2008 la nave ammiraglia attraversò il Canale di Panama, attraccando a Cuba. Era la prima volta dalla fine della Guerra Fredda.

Nel 1962 Cuba fu un punto strategico non solo per Mosca ma anche per gli Stati Uniti. Lo spettro di una terza guerra mondiale aveva tenuto per quasi due settimane il mondo con il fiato sospeso. Sull’isola erano stati posizionati missili nucleari sovietici che puntavano direttamente sulla Florida.

Per anni Cuba, soggetta all’embargo statunitense, sopravvisse grazie agli appoggi e agli aiuti dell’alleato russo. Scambi commerciali tra i due paesi per un valore di 9 miliardi di dollari l’anno. Con la fine dell’Unione Sovietica nel ’91 e l’ascesa al potere di Gorbaciov la situazione è cambiata. Per l’economia cubana è stato un disastro, con il PIL in calo anche del 30%. E un debito che pesa ancora sulle spalle dell’Avana.

Ora la Russia ha deciso di correre di nuovo in aiuto del suo alleato storico, cancellando il 90% del debito, circa 23,3 miliardi di euro. Il restante 10% Cuba lo pagarà in 10 anni. In pratica ora saranno rimborsati 3,5 miliardi di dollari circa, che però Mosca reinvestirà nell’economia cubana

Uno dei progetti su cui il Cremlino investirà è il porto di Mariel, quello più vicino agli Stati Uniti. Situato di fronte alla costa della Florida, una volta terminato l’ampliamento del Canale di Panama, potrebbe trasformarsi in un importante hub. Attualmente la Russia è solo il decimo partner commerciale di Cuba, ma nei piani di Mosca ci sono in programma accordi importanti. Recentemente la nave spia Viktor Leonov ha ottenuto il permesso di attraccare nel porto della capitale. Un primo passo per futuri accordi con Venezuela e Nicaragua.