Paesi Bassi alle urne tra euroscetticismo e rischio astensione

  • 10 anni fa
Sono stati i Paesi Bassi ad inaugurare la maratona delle europee. L’Olanda, a cui spettano 26 eurodeputati nel Parlamento di Strasburgo, è il primo tra i 28 Stati membri dell’Unione dove si sono aperti i seggi. Anche nei Paesi Bassi, che sono stati tra i fondatori dell’Unione, si teme un’avanzata delle forze populiste ed antieuropeiste, il cui principale esponente è Geert Wilders leader del Partito per la Libertà.

“Oggi è un grande giorno per la democrazia dichiara Geert Wilders leader del Partito per la Libertà. Ma queste sono anche elezioni storiche, perché per la prima volta, in tanti paesi europei, non solo nei Paesi Bassi, si fanno sentire gli elettori euroscettici, che sono una parte importante.”

Gli olandesi devono scegliere tra i due principali partiti liberali, tra il partito euroscettico, quello dei laburisti e quello anti-immigrati e populista di Wilders.

“Io la penso in un modo completamente diverso. Si può naturalmente pensare e dire quello che si vuole, ma è un peccato che ci sia un così grande fetta di elettori che condivide le sue opinioni”

“Ci sono molti problemi, e lui ne parla senza mezzi termini. Se avesse anche la soluzione, allora uno potrebbe avere un’opinione diversa su di lui.”

A pesare sul voto la crisi economica e la situazione dei conti pubblici nazionali. Senza contare la possibilitá di una scarsa affluenza ai seggi, come racconta l’inviato di euronews. Si prevede infatti che meno di un terzo degli elettori olandesi esprimerá il proprio consenso.”

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