Ucraina: nel monastero di San Michele a Kiev cerimonia in ricordo di 20 poliziotti

  • 10 anni fa
Cerimonia nel monastero di San Michele a Kiev per ricordare i venti agenti di polizia morti durante gli scontri di piazza avvenuti a febbraio in Ucraina. Il monastero è lo stesso che durante la rivolta di Maidan venne usato come ospedale da campo e da rifugio per gli oppositori. A tenere tra le mani le foto delle vittime i ragazzi della scuola superiore riservata ai figli dei poliziotti.

“Oggi – spiega Alina Sokor, una studentessa – sono venuti qui 20 studenti del liceo. Il numero non è casuale: 20 persone sono morte e in venti sono venuti qui per commemorarle”.

L’arciprete Dmytro Sadoviak, che ha officiato il rito, ha pregato perché le parti riescano a perdonarsi reciprocamente: “I poliziotti non erano là perché lo volessero, erano là semplicemente perché stavano obbedendo alla legge ucraina e dovevano comportarsi secondo gli ordini impartiti”.

Lo Stato intanto ha deciso la somma che verserà ai parenti dei poliziotti che hanno perso la vita. “A ogni famiglia delle vittime – spiega Anatoliy Onishuk a capo del sindacato dei lavoratori del ministero dell’Interno – verrà versato circa un milione di Grivnia (67mila euro). Per quel che riguarda i feriti, la somma dipenderà dalla gravità della ferita”.

Secondo le forze dell’ordine decine di poliziotti sarebbero ancora ricoverati in ospedale. Alcuni di loro, che hanno riportato gravi lesioni, avranno bisogno di cure mediche all’estero.

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