L'irruzione delle stampanti 3D

  • 10 anni fa
Le stampanti 3D adesso permettono agli appassionati di realizzare quello che si vuole in 3 dimensioni.

Ma intanto la questione del diritto d’autore e la relativa regolamentazione dei brevetti diventa un tema caldo del settore. Sentiamo il parere di una specialista legale.

JULIE SAMUELS, ESPERTA LEGALE DELLA ELECTRONIC FRONTIER FOUNDATION:
“I copyright di cui disponiamo in relazione ai libri sono quelli che risalgono agli anni Settanta. Sono del tutto inefficaci per la situazione di adesso”.

I café 3D come questo di Buenos Aires spuntano un po’ ovunque nel mondo. Consentono al pubblico di accedere direttamente alla creazione del loro originale design.

Visto che la tecnologia è del tutto nuova anche negli Stati Uniti bisogna affrontarla alla base.
Samuel teme che validi legislatori male informati possano prendere decisioni sbagliate.

JULIE SAMUELS:
“ L’attuale legislazione e le persone che vogliono far rispettare il diritto d’autore fino a garantire le licenze potrebbero avere un impatto sulla gestione delle stampanti 3D. La cosa potrebbe rendere difficile potersi stampare le cose in privato, potrebbe risultare difficile per gli utenti normali poter disporre a casa della tecnologia di stampa in 3 D”.

Ma non solo i professionisti determinano questa situazione complicata. Ci sono molti website che consentono agli utenti di condividere legalmente i contenuti che hanno creato. Un accesso piu’ facile ai file digitali è una soluzione che altre industrie hanno sperimentato. Ma intanto i produttori di giocattoli vogliono proteggere i loro design.

CYDNI TETRO, CONSULENTE DELLA DISNEY: “Le aziende temono sempre di perdere brevetti e design esclusivi cosi’ si ragiona sempre su come muoversi nel mondo delle fonti aperte e delle comunità di fan e sul come proteggere il proprio brand”.

La rivoluzione 3D è in marcia in diversi settori non solo sul grande schermo. Adesso spetterà al legislatore mettersi al passo con i tempi.