Scuola e Shoah, fino al 15 febbraio i viaggi della memoria diventano una mostra

  • 10 anni fa
Ricordare per non dimenticare. E' il titolo di una mostra fotografica sulla Shoah allestita nell'atrio della scuola media Angelo Battelli di Novafeltria e curata dagli studenti della 3A. Il lavoro è stato sviluppato durante le ore scolastiche, sotto la supervisione della coordinatrice del progetto, la professoressa Simona Agostini, affiancata dall'insegnante di lettere Cecilia Tomei. La mostra, inaugurata lo scorso 28 gennaio, sarà visitabile tutte le mattine dei giorni feriali, fino al 15 febbraio. Le guide saranno proprio i ragazzi della 3A, che hanno curato la presentazione in tre lingue diverse, avvalendosi della collaborazione dell'insegnante di spagnolo Sabrina Cenni e dell'insegnante di inglese Roberta Canditelli.

La ricerca iconografica si è basata sulle riproduzioni delle foto conservate nello Yad Vashem, il museo di Gerusalemme dedicato alla memoria di uno degli eventi che ha segnato il XX secolo. Una mostra, "Ricordare per non dimenticare", sviluppata da ragazzi il cui compito è proprio quello di continuare a tramandare, alle future generazioni, l'orrore e la crudeltà della deportazione e dello sterminio di un intero popolo. Una sezione della mostra è dedicata anche ai "giusti", a coloro che hanno agito per salvare gli Ebrei dalla "Shoah". Perchè, citando Italo Calvino, è giusto "cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio". Tra i nomi di Perlasca e Schindler, ci sono anche quelli di due riminesi: i bellariesi Ezio Giorgetti e Osman Carugno. Il primo, proprietario di una pensione, ospitò una trentina di ebrei, con la collaborazione del secondo, un maresciallo dei Carabinieri. I due provvidero poi anche al loro successivo trasferimento a Madonna di Pugliano, salvandoli dalla deportazione nazista.

Consigliato