Siria: a Ginevra trattative a distanza tra regime e opposizione

  • 10 anni fa
Il futuro di Bashar al Assad è un macigno sui fragili equilibri su cui si gioca la partita diplomatica siriana.

Ginevra 2 oggi entra nel vivo, dopo il primo faccia a faccia e i colloqui separati di Lakhdar Brahimi con regime e opposizione. Il mediatore di Onu e Lega araba ha affrontato le questioni relative allo scambio dei prigionieri e all’apertura di un corridoio umanitario.

Il dialogo sarà “un lungo processo”, sostiene la Coalizione, che chiede una transizione senza Assad. Ipotesi esclusa dalla Russia che continua a sostenere il regime siriano.

Dal Forum di Davos, rimasto fuori dalle trattative, anche l’Iran di Hassan Rohani sostiene che il problema non sia Assad, ma i gruppi terroristici all’interno dell’opposizione. Mentre per l’Alto commissario Onu per i rifugiati, António Guterres: “Non è così difficile stabilire ciò che deve essere fatto. È una questione di buona volontà, di leadership e di iniziativa di quei leader politici che davvero possono cambiare le sorti della crisi siriana”.

Difficile, vista la divergenza totale sul futuro di Bashar al Assad, che le due parti torneranno a sedersi allo stesso tavolo. Probabile una trattativa a distanza.