È stata una notte di scontri, quella tra domenica e lunedì, a Kiev.
Le strade della capitale ucraina hanno visto, al termine di un’altra lunga giornata di proteste, cominciata con una marcia pacifica davanti ai palazzi del governo, violente azioni compiute dalla polizia e risposte dello stesso tono dei manifestanti dell’opposizione.
Gli agenti hanno fatto uso di manganelli e di fumogeni. La replica è stata a suon di pietre e molotov.
Il risultato sono almeno 160 feriti, secondo le fonti locali.
I capi dell’opposizione hanno preso le distanze da questi episodi, accusando comunque il presidente Yanukovic e i suoi uomini di esserne gli ispiratori, allo scopo di delegittimare la protesta e giustificare l’uso della forza.