Cile: corsa rosa alla presidenza

  • 11 anni fa
Sfida rosa in Cile chiamato domenica alle urne. Due donne si contendono la poltrona presidenziale: Michelle Bachelet, ex presidente socialista, contro la candidata del centrodestra Evelyn Matthei. “Trionfo al primo turno”: è il ritornello nel comitato elettorale di Bachelet, la grande favorita. Arrestata e torturata durante la dittatura di Pinochet, negli ultimi tre anni è stata responsabile dell’agenzia Onu per le donne. Storia diversa quella della sua principale sfidante Evelyn Matthei, che ha militato in un partito che sosteneva Pinochet. Le sue speranze di arrivare almeno al ballottaggio sono sfumate, anche a cause delle divergenze interne all’Alianza, la coalizione conservatrice che la sostiene.

Bachelet e Matthei: profili e storie delle due sfidanti

I cileni al voto, se vogliono. Per la prima volta potranno scegliere se recarsi o meno al seggio per scegliere il prossimo presidente del Paese. Prima il voto era obbligatorio. Sono 9 i candidati alla Moneda, la maggior parte dei quali propone una riforma della Costituzione redatta da Pinochet e una rottura con il modello neoliberista, motore di una crescita giudicata troppo diseguale.

Michelle Bachelet e Evelyn Matthei sembrano le due candidate più forti: Michelle è la figlia del generale Alberto Bachelet, fedele a Salvador Allende, ucciso dai propri commilitoni. Evelyn è anch’essa figlia di un generale Fernando Matthei, comandante in capo delle Forza aerea durante il regime di Pinochet.

Michelle Bachelet, 62 anni, torna con la stessa coalizione di centro-sinistra con cui aveva governato tra il 2006 e il 2010 a cui si è aggiunto il Partito Comunista. In campagna elettorale ha promesso la modifica della Costituzione, una tassazione più equa e soprattutto la riforma del sistema scolastico, dalla scuola materna all’università. “Una riforma’‘, ha detto, ‘‘che assicuri un’istruzione pubblica di qualità, gratuita e senza profitto, inclusiva. Nella certezza che l’istruzione è un diritto sociale, non una merce”.

Evelyn Matthei, 59 anni, ingegnere e pianista, è la candidata di ‘Alianza’, la coalizione di destra attualmente al potere. Con uno stile mordace ha risposto così al programma della rivale: “Il nostro programma assomiglia alla Germania della Merkel. Il loro a quello della Germania del Muro di Berlino”. Ex ministro del lavoro del presidente uscente Sebastián Pinera, Evelyn Matthei non crede sia necessario modificare la Costituzione, propone invece più continuità nella politica economica favorevole alle imprese che aveva portato a una crescita del 6%, ora ferma al 4%.

Malgrado un tasso di disoccupazione molto basso, il presidente uscente lascia in eredità una situazione sociale esplosiva, con i funzionari che denunciano la precarizzazione dei loro salari. Secondo il presidente della federazione degli studenti universitari il modello neoliberista in Cile ha fallito. “Quattro anni fa, parlare di istruzione gratuita sarebbe stato da folli mentre ore è vista come qualcosa di necessario per il Cile”.