Quarto (NA) - Cittadini in marcia contro la camorra (09.11.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Quarto (Napoli). "Ora basta, denunciateli!". È un grido che vuole abbattere il muro dell'omertà, quello dietro cui probabilmente, in queste ore, si nascondono decine e decine di uomini che sanno, ma che non denunciano per paura. È la città di Quarto ad alzare la voce. A chiedere ai commercianti di collaborare con le forze dell'ordine affinché storie come quella in cui è stato inghiottito il povero Luigi Polverino, l'imprenditore 45enne aggredito selvaggiamente la notte del 30 ottobre nella cittadina flegrea, non vengano mai più raccontate.

Più di cinquemila persone marciano dalla parrocchia di San Castrese sino alla chiesa di Santa Maria: pochi chilometri, tante fiaccole in testa alla fiumana. Ed uno striscione con su scritto "Luigi siamo con te", a dimostrare la solidarietà di una intera comunità verso un imprenditore pestato a sangue per un probabile suo diniego agli estorsori al soldo della camorra. Camorra che a Quarto continua ad imporre il pizzo ai commercianti. Spesso nel silenzio, in un clima d'omertà che le chiese della cittadina dell'hinterland di Napoli, assieme alle associazioni antiracket e alle associazioni, intende scacciare via per sempre. "Quarto non deve essere mai più terra di camorra -- tuona padre Fabio de Luca, uno degli organizzatori della fiaccolata -- Siamo soddisfatti per l'enorme partecipazione di cittadini a questa manifestazione, ma bisogna fare di più. In questa città non funziona niente, è tutto fermo. Siamo noi a dover fare e chiedere di più, altrimenti non cambierà mai nulla".

Autodeterminazione, ma anche impegno civico. Quello che auspica Domenico Brescia, presidente dell'associazione antiracket di Quarto, nel suo invito a creare una rete solidale. "Bisogna essere vicini ai commercianti -- afferma -- e denunciare per abbattere questo clima d'omertà. Chi sa denunci, non possiamo aspettare ancora". in testa al corteo, oltre al coordinatore regionale di Sos Impresa, Luigi Cuomo, anche il vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella, il quale è stato abbracciato dalla moglie e dalla figlia del povero Luigi. - Fonte ilDesk - www.ildesk.it (09.11.13)

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