Ruoppolo Teleacras - Omicidio Romeo
  • 11 anni fa
I servizi di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/#!/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 12 e 13 gennaio 2010. Omicidio nel corleonese. Ucciso Nicolò Romeo. Forse si è rotta una tregua. (per il video in alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco i testi:
Quando il cadavere è stato scoperto si è ipotizzato che si trattasse di un incidente stradale. L' automobile schiantata, e lui, il morto, profondamente ferito al volto, disteso sullo sterzo. Poi, invece, si è capito. Nicolò Romeo, 72 anni, è stato ucciso. I killer gli hanno sparato, forse con un fucile, e lo hanno colpito in faccia. L' automobile di Romeo è schizzata fuori strada, prima lo schianto contro un palo della Telecom, poi il muro di una casa rurale. Il delitto lungo la strada provinciale tra Corleone e Monreale, nel borgo "Schirò". Una telefonata anonima. L' allarme. I Carabinieri. La Procura di Palermo interroga i familiari. Un fratello della vittima, Pietro Romeo, imprenditore, sarebbe stato vittima della lupara bianca nel 97. Il nome di un altro fratello di Nicolò Romeo, Salvatore, è scritto in uno dei pizzini scoperti nel covo di Bernardo Provenzano, in contrada "Montagna dei cavalli", a Corleone. Romeo, tramite il boss Nino Rotolo, avrebbe invocato al Capo di Cosa nostra uno sconto sul pizzo. I fratelli Romeo, originari di Altofonte, sono titolari di un noto mangimificio. La sede centrale è a Palermo, ed uno stabilimento è in attivita nella stessa zona dove Nicolò Romeo è stato ucciso. Le parole degli inquirenti: "un delitto molto inquietante" . E poi ancora, "si è rotta una tregua" . Sì, infatti: gli ultimi omicidi di Cosa nostra nella zona, il feudo dei corleonesi, risalgono ad oltre 15 anni addietro. Nel 95 Giovanni Riina, figlio primogenito del Capo dei Capi, uccise Giuseppe e Giovanna Giammona, ed il marito di lei Francesco Saporito. Poi nel 97 muore Giuseppe La Franca, e nel 98 è assassinato Emanuele Di Maggio, fratello del pentito Balduccio.
Guerre di mafia, morti ammazzati, indagini e pentiti. Le faide della Valle dello Jato. Lo scontro tra Mimmo Raccuglia, il "Veterinario" , e Balduccio Di Maggio, il pentito della cattura di Riina con le armi in tasca. Il fratello di Nicolò Romeo, ucciso lunedì scorso, Salvatore Romeo, 70 anni, lo stesso che ha chiesto lo sconto sul pizzo a Provenzano tramite Nino Rotolo, ha raccontato che il fratello Pietro è stato affiliato alla cosca di Altofonte. Poi, quando si è scatenata la guerra tra Raccuglia e Di Maggio, lui, Pietro Romeo, si è ritirato, non si è schierato con nessuno dei due. Mimmo Raccuglia ha interpretato male il comportamento di Romeo ed ha pensato che lui, Romeo, appoggiasse il gruppo di Di Maggio. Pietro Romeo è stato vittima della lupara bianca, nel 1997 . La moglie di Romeo ha ricordato che quando il marito è uscito l' ultima volta da casa è stato diretto ad un appuntamento con Mimmo Raccuglia, per gli auguri di Pasqua. Adesso, dopo l' arresto di Raccuglia, chi comanda nel mandamento di San Giuseppe Jato ? Secondo il pentito Gaspare Pulizzi, già fedelissimo di Salvatore Lo Piccolo, il loro referente a San Giuseppe Jato è Giuseppe Caiola. Il 10 giugno del 2007 è stato ucciso Salvatore Vassallo, e sarebbe stato un delitto ordito dal clan Lo Piccolo contro lo strapotere di Mimmo Raccuglia. Gaspare Pulizzi ricorda che dell' omicidio Vassallo si è discusso nel covo di Giardinello, a Carini. Raccuglia e Lo Piccolo sono in carcere, e forse altri sono in movimento perchè si capisca chi comanda.